giovedì 13 ottobre 2011

EFEDRINA

L’efedrina è la principale sostanza attiva nelle piante del genere efedra che vengono usate tradizionalmente a scopi medicinali. Si presenta sotto forma di tisane, polveri o capsule e viene solitamente ingerita.

In generale, l’efedrina stimola la circolazione, motivazione, rendimento e diminuisce l’appetito. Il suo effetto si produce dopo circa 20-60 minuti e può durare fino a 8 ore.

Non è una droga diffusa in Italia. Attualmente trova applicazione nella preparazione di alcuni farmaci.

L’efedrina produce palpitazioni, agitazione e disturbi del sonno. Sotto il suo effetto si possono avvertire sentimenti d’oppressione, aumento della pressione sanguigna, perdita d’appetito, vertigini, disturbi del ritmo cardiaco fino a provocare un infarto in caso di overdose. Sono inoltre state constatate confusione e manie di persecuzione. Può provocare dei forti dolori allo stomaco.
A lungo termine, nel caso di un consumo ininterrotto, memoria e concentrazione sono danneggiate e si sviluppano irritabilità, nervosismo, comportamenti aggressivi, disturbi del ritmo cardiaco, ipertensione cronica, deterioramento dei denti, danni al fegato e ai reni così come problemi psichici diversi. Nel caso di un consumo regolare causa una forte dipendenza fisica.

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