giovedì 20 ottobre 2011

COFFEESHOP


I coffee-shop sono quei locali dei Paesi Bassi autorizzati a vendere al dettaglio modesti quantitativi di droghe “leggere”.
All'interno di questi locali è possibile acquistare e consumare diverse varietà e qualità di cannabis e hashish. Questi locali sono spesso dotati di vari accessori per il consumo: pipe, bong, cilum, narghilè, cartine varie ed altro. Assieme ad una vasta gamma di cannabinoidi  naturali, vengono talvolta venduti dolci e dessert a base di queste sostanze.
Nel 1985 esistevano pochissimi coffee-shop e solo ad Amsterdam. Nel 1995 una spropositata apertura di coffee-shop sino ad oltre 1500, in seguito ridimensionata sino ad oggi dove si registrano 702 licenze. Amsterdam è divenuta sinonimo di luogo in cui svolgere vacanze trasgressive, anche per il fatto che in città è presente la prostituzione legalizzata.
Negli ultimi anni i governi olandesi hanno attuato una serie di limitazioni ai coffee-shop. La quantità massima di droghe che può essere venduta è di 5 grammi a persona per giorno. I funghi allucinogeni, in passato venduti in questi locali, sono ora vietati dalla legge, quindi illegali. Tutte le sostanza a base di cannabinoidi e tutti i preparati che ne contengono traccia devono essere opportunamente ed inequivocabilmente segnalati per evitare che possano essere acquistati e consumati inconsapevolmente.
Le droghe “pesanti” sono illegali in tutti i Paesi Bassi. Però, camminando per Amsterdam, nella zona dove sono maggiormente concentrati i coffee-shop e la prostituzione, si è molto frequentemente avvicinati da figure (spesso anche italiani) che propinano ogni tipo di sostanza. I proprietari di coffee-shop devono comunque evitare ogni tipo di pubblicità al proprio locale, vietare l'ingresso ai minorenni, se non accompagnati e vanno incontro alla revoca immediata della licenza se al proprio interno viene consumata droga pesante.
Nei coffee-shop è vietato servire bevande alcoliche.
Molti giovani asseriscono che legalizzare le droghe sia di per sè un deterrente dato che il trasgredire è considerato (da loro) un incentivo a farlo. Infatti citano l’Olanda come esempio ovvero: è legale e registra una delle percentuali europee più basse di giovani consumatori. Teniamo presente che in Olanda esiste veramente una massiccia campagna nazionale di prevenzione. Sin dalla scuole elementari i giovani vengono ben informati e preparati a questo fenomeno. Prova a fare un piccolo sondaggio fra studenti di quinta superiore per vedere quanti di loro, dopo minimo 13 anni di scuola, hanno mai partecipato ad un incontro di prevenzione. Mediamente solo il 10% ha fatto prevenzione ed evita di chiedere cos’era stato fatto dato che la maggior parte di loro è stata istruita in modo MOLTO approssimativo.

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