lunedì 17 ottobre 2011

CARLO GIOVANARDI


Giovanardi: non si cura un malato con altri veleni che hanno controindicazioni pericolose

“Quale medico può curare un malato con altro veleno? Cosi’ si cronicizza il paziente e si espongono gli altri al pericolo di una persona sotto l’effetto di sostanze”. Con queste parole, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, con delega alle politiche antidroga, Stefano Giovanardi, intervistato dalla ‘Stampa’, commenta la sperimentazione avviata dal Centro per la prevenzione delle dipendenze della Provincia di Bolzano, che prevede la distribuzione di sostanze stupefacenti a persone che hanno già sviluppato una tendenza, restando pero’ all’interno di un percorso sanitario per ridurne il bisogno.

“Non mi sembra una grande novita’ – osserva Giovanardi – la terapia scalare del metadone parte dalla stessa teoria”. E si dice dunque contrario a dare “dosi di veleno della mutua”, ricordando: “Le neuroscienze hanno ormai accertato i danni cerebrali che provoca il consumo di droghe. Presenteremo un documentario sugli effetti della cocaina: cervelli a gruviera, palati con i buchi, nasi rifatti dalla chirurgia perche’ finiti in putrefazione”.
Per l’esponente di governo, “la strada maestra nella lotta alle droghe restano la prevenzione e la dissuasione dei giovani. E infatti – riferisce il sottosegretario alle politiche antidroga – le rilevazioni dimostrano che c’e’ stato un calo del 25% dell’uso di droghe in Italia”.
Ho voluto riportare questa recente intervista a Giovanardi pubblicata da: La Stampa. 
Caro Giovanardi stimo il tuo coraggio nell'affrontare un compito piuttosto difficile. Non mi schiero con nessuna fazione politica e (come ho già detto in altri post) resto indifferente e neutrale nei confronti della liberalizzazione o meno della cannabis. Però sei il Sottosegretario alle Politiche Antidroga come puoi dichiarare cose come : 
“Quale medico può curare un malato con altro veleno? Così si cronicizza il paziente e si espongono gli altri al pericolo di una persona sotto l’effetto di sostanze”.
Carlo lo fanno quotidianamente, e da anni, i medici dei SerT italiani!!! Molto ma molto frequentemente lo fanno i medici condotti, psicologi, specialisti vari, psichiatri. Va bene che sei laureato in giurisprudenza e prima del tuo mandato alle Politiche Antidroga non hai avuto un incarico legato alle dipendenze o sanità, ma cazzo almeno la parola Farmaco potevi prenderti la briga di studiarla su un buon dizionario. Siamo pieni di cure che propinano farmaci a basi di veleni. Questa è la base della farmacologia!
Visto le tue frequenti apparizioni sulle testate giornalistiche nazionali, spero bene che hai un addetto alle Relazioni Pubbliche che ti scrive le interviste e questo articolo sia un suo errore. Non oso pensare che queste dichiarazioni siano farina del tuo sacco. Si, sarà sicuramente così. Oppure, come spesso accade, il giornalista di turno ha alterato o si è inventato l'intervista. 
Se fosse una tua dichiarazione sarebbe come avere un commercialista che ha studiato da metalmeccanico che non sa cos'è l'IVA e sino a pochi mesi fa faceva l'imbianchino.

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