Libri sulla Droga

Il presente elenco non è completo, tratta solo letture che reputo interessanti. 

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NOI I RAGAZZI DELLO ZOO DI BERLINO
Christiane F.
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Berlino, anni Settanta, quartiere dormitorio di Gropiusstadt. Christiane F. ha dodici anni, un padre violento e una madre spesso fuori casa. Inizia a fumare hashish e a prendere Lsd, efedrina e mandrax. A quattordici anni per la prima volta si fa di eroina e comincia a prostituirsi. È l'inizio di una discesa nel gorgo della droga da cui risalirà faticosamente dopo due anni. La sua storia, raccontata ai due giornalisti del settimanale "Stern" Kai Hermann e Horst Rieck, è diventata un caso esemplare, una denuncia dell'indifferenza della nostra società verso un dramma sempre attuale. Una testimonianza cruda, la fotografia di un'epoca.

ALICE I GIORNI DELLA DROGA



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Alice è una quindicenne che appartiene al ceto medio. Sta a dieta e ha una vita amorosa normale. Ottiene buoni voti a scuola e pensa che un giorno le piacerebbe sposarsi. Quando, durante un party, Alice fa un 'viaggio' con la droga, la sua vita cambia radicalmente. I genitori non sanno cosa le stia accadendo, non capiscono e pensano che Alice, precipita in una serie di esperienze seducenti ma disgregatrici, sia 'legata alla gente sbagliata'. La differenza tra Alice e molti altri giovani che si drogano sta nel fatto che Alice teneva un diario. Questo diario, in realtà anonimo, si presenta ora come un documento esemplare - sottolinea lo psichiatra Max Beluffi nella prefazione - per chi voglia cogliere "i fattori storici e culturali che hanno facilitato questo particolare stile di evasione collettiva dalla realtà".


STUPEFATTO
Enrico Comi

Alle soglie del quattordicesimo compleanno decide di provare a fumare cannabis. Nell’arco di poche ore passa dalla totale certezza che non lo avrebbe mai fatto alla convinzione che si tratti di un innocuo gesto. 
La vita di Rico si complica. 
Un viaggio andata e ritorno nell’ambiguo mondo dello droghe con varie “fermate” nei pensieri, vicende e riflessioni di Rico.
Una lettura semplice seppur cruda e diretta, adatta a tutti, dal più giovane all’adulto. 
Perché un giovane decide di usare droghe? La cannabis è veramente innocua? Causa meno danno della comune sigaretta? Perché molte persone non riescono più a smettere?


VITA IN POLVERE
Angelo langè
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Oggi, nelle nostre città, la droga è dappertutto. Non è più come una volta, quando a farsi erano solo gli emarginati e i balordi o i ricchi e i vip. No, adesso la coca è per tutti, sballo alla portata di tante persone comuni. Poi continua a girare l'ero, ed è sempre più facile caderci dentro, perché non devi più per forza iniettartela, puoi anche fumarla o tirarla. È dappertutto, parola di Angelo, sbirro milanese che, da ventanni, ogni giorno batte le strade per dare la caccia agli spacciatori. In questo libro racconta in prima persona la sua quotidianità da brivido come un film d'azione. Lo seguiamo negli interventi con la squadra, per cogliere in flagrante spacciatore e cliente, solo così possono scattare le manette. Le sue parole ci calano in un mondo tanto reale quanto cupo, presentandoci i protagonisti: gli spacciatori divisi in gruppi con abitudini e modalità differenti: italiani, "marocchi', neri - e i consumatori, quelli invece diffusi in ogni ambiente, prigionieri di un incubo e impigliati in una rete inestricabile di bugie a parenti, amici, colleghi. La squadra di Angelo lavora duro da anni, gli arresti sono all'ordine del giorno. Però, bloccare lo spaccio a Milano è come svuotare il mare con un cucchiaino. Perché allora uno come lui continua a lavorare per tutti noi? Perché, per Angelo, il poliziotto antidroga è un mestiere che si può fare anche con umanità, parlando con chi arresti o con chi consuma, nella pur fragile speranza di fargli capire di cambiare.


UN VIAGGIO DENTRO
Linda Eleonora Russo
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Narra le vicissitudini di Giulia, una tossicodipendente degli anno 80'. Problemi familiari, una gran voglia di vivere portano Giulia a prendere delle decisioni importanti. In fondo era alla ricerca di un benessere interiore che come lei molti giovani pensano di trovare nel mondo delle droghe...il "viaggio dentro".


MANUALE DEL PERFETTO VENDITORE DI DROGA
Esposito Alessandro
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Questo è il diario lercio di uno spacciatore che vive nella periferia più malsana di Napoli, ai bordi di una metropoli violenta e immorale. Questa è la vita depravata di un ragazzo senza Un ragazzo che è un re magio in un presepe chimico illuminato da mille neon color piscio. Il ritmo delle sue giornate è scandito da coca da vendere e perversioni da consumare. La sua unica certezza è che dio te la manda buona, se sai scegliere il dio giusto. La salvezza forse arriva anche per lui sotto forma di un controverso manuale che fa del crimine un'arte. "Manuale del perfetto venditore di droga" è un romanzo che descrive un'Italia invisibile che giornali e televisioni non riescono a raccontare. Un libro - ispirato agli anni più oscuri dell'autore.


STAMMI VICINO. UNA MADRE, UN FIGLIO, UN NEMICO INVISIBILE: LA DROGA.
Cataldi Libby
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"Ero costretta ad affrontare la realtà: mio figlio era un tossico. Era incomprensibile. Dovevo accettarlo, ma come fa una madre ad accettare di perdere il figlio?" Questo il dolore che lacera Libby, educatrice di professione e genitore premuroso, quando vede il suo brillante Jeff trasformarsi nell'immagine sbiadita di ciò che era. Al principio la droga è solo una bravata da ragazzini, ma presto prende il sopravvento e mostra il suo volto più feroce: la dipendenza, la schiavitù. Combattente nata, non si perde d'animo: rivuole il suo Jeff. In un intenso percorso di scoperta personale e familiare, Libby si spinge fino alle sue radici e riscopre il legame con l'Italia: al primo viaggio ne seguono molti altri, per periodi sempre più lunghi, durante i quali entra in contatto con la comunità di San Patrignano. È qui che riceve l'insegnamento più prezioso: "Stagli vicino". Dopo quattordici anni di perdizione e sconforto, di disintossicazione forzata e inevitabili ricadute, le viene chiesto il sacrificio più grande: credere nel figlio al punto tale da lasciarlo andare. Solo Jeff può decidere di liberarsi. Con sincerità disarmante, Libby racconta la sua storia di madre ossessionata dai sensi di colpa e dall'impotenza, la sua lotta per salvare un figlio deciso a perdersi e la faticosa risalita che glielo restituirà forse meno perfetto ma degno di un amore ancora più grande.

13 commenti:

  1. io non so cosa si prova e non lo voglio scoprire perchè sto bene così e a me dispiace per tutti quelli che ci sono pasati; mi dispiace. :(

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    1. io ci sono passato e come una gran parte delle persone...mi sono divertito un sacco! certo che per tv non ti raccontano le esperienze belle che i giovani passano sotto l'effetto di stupefacenti. vanno usati con la testa e con consapevolezza, nel periodo giusto e con la giusta compagnia. Le droghe hanno fatto tanto per noi e molto altro faranno. non vediamole per forza come il male. (sia chiaro, non sto parlando di eroina e cocaina, quelle andrebbero debellate dall' universo)

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    2. solo dopo puoi sapere chi non cadrà nelle droghe pesanti,solo dopo farai la cernita tra chi come a te la racconta (e speriamo che sei onesto) e chi non la racconta in quanto l'unico ponte per arrivare alle droghe pesanti è l'uso delle cosiddette leggere (che comunque lasciano macchie al cervello che indicano una deficienza cronica). Comunque la lotta per noi giovani dovrebbe essere quella di vivere felicemente senza l'alienazione dello sballo.

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    3. ci sono passato e ci sto ancora sotto. Non riuscirei mai a vedere tutti gli anni passati ad assumerle, dalle droghe leggere agli allucinogeni, anni buttati. Chi assume droghe, di qualsiasi genere, solo per farsi il grande davanti alle altre pecorelle si dovrebbe sentire un fallito (e credo fermamente che anche a causa di essi e di chi esagera perchè non sa vedere un limite, la gente vede le droghe in malo modo.) Personalmente parlando ho assunto droghe per il 90% del tempo da solo. Con ciò non dico che farsele in compagnia sia errato, qualche cannetta in compagnia ci sta sempre dai :)
      Però scrivendo questo messaggio, con la speranza che qualcuno lo legga, do un consiglio:
      "se ne fate già uso e avete intenzione di continuare, esplorate il più possibile la vostra mente, troverete risposte, meraviglie sconosciute, nuovi "mondi", ma soprattutto troverete voi stessi."
      Non finisco questa "letere" dicendo "aboliamo l'eroina e la cocaina" perchè ci sarebbero così tante altre droghe che fanno peggio che quasi nessuno cita mai, ad esempio: crack, shaboo, e tutti i derivanti di queste.
      ma anche su quest'ultime non posso dire di abolirle, chi fa uso serio di qualsiasi tipo di droga, in solitudine il più delle volte, è perchè ha avuto una sofferenza tanto grande che l'unica cosa che può placare essa è la droga, non dico "dimenticare" o "almeno non ci pensa", perchè quando stai sotto effetto, ci pensi ancora più intensamente.

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    4. scusatemi tutti ma io a leggere i vostri commenti mi sento su un altro pianeta.
      ho 21 anni, un padre tossicodipendente da una decina di anni.
      Sono andata a trovarlo in comunità per anni, ho fatto incontri pilotati con lui per altrettanti anni, abbiamo ricostruito un rapporto e sembrava andare tutto bene fino a quando non ho scoperto che aveva una ricaduta. passo con lui quasi tutto il mio tempo, lo accompagno al sert ogni 3 gg, gli preparo il pranzo e la cena e partecipo ai gruppi di auo mutuo aiuto ogni settimana per cercare di saperne abbastanza. non ci dormo la notte, sono completamente assorta dai brutti pensieri e sembra non succedere mai nulla di nuovo.
      io non mi permetto di giudicare quello che uno fa, mi permetto solo di dire che è troppo facile pensare solo alla vostra posizione, chi assume perchè soffre o chi per divertimento.voi non potete capire come distruggete la vita a chi vi sta vicino e non può lasciarvi andare.

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  2. manca Aldous Huxley - Le porte della percezione

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    1. manca anche hoffman - LSD il mio bambino difficile

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  3. non devi essere dispiaciuta. la realtà è quella che è e se la gente avesse più criterio nell' uso di queste sostanze sono certo che potrebbero apportare benefici al pensiero dell'uomo.
    in fondo l'uomo in quanto essere razionale e irrazionale trova conforto nella droga come risposta razionale alla follia.

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  4. Se qualcuno vuole drogarsi è una sua decisione ma deve tener conto che quella non è "la prima e l'ultima" ma la prima di un lungo percorso. Se si vuole uscire (io penso sia impossibile) ci vuole coraggio! Nessuno (o pochi) ce l'hanno.. Ed è proprio questo il danno. Ma noi, o i veri diretti interessati saranno sempre fermati da forze maggiori che fanno uso di queste sostanze ed hanno poteri quasi assoluti come i politici.

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  5. il migliore e + onesto certamente GLI INTERESSI IN COMUNE (Feltrinelli)

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  6. ..in un milione di piccoli pezzi- James Frey

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  7. gli interessi in comune!

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  8. Non fatevi prendere dalla curiosità o quanto altro perché non c'è nulla di interessante nelle droghe.È solo puro veleno.Non rovinatevi con le vostre stesse mani. L'intera vita è molto più importante di un 'fottuto momento'...

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