martedì 29 maggio 2012

DROGHE VENETO

Splendida serata dedicata alla prevenzione delle sostanze stupefacenti. Organizzata dall'Associazione Alvise da Mosto con il patrocinio del comune di Torre di Mosto. 
Nella splendida cornice della piazza comunale di Torre, decine di cittadini hanno partecipato all'incontro con Enrico Comi. Abbiamo cercato di dare delle risposte concrete alle domande più comuni legate al mondo della droga: Perché un giovane inizia? Perché piace così tanto? Cosa possiamo fare per arginare il fenomeno? Come posso capire se mio figlio usa sostanze stupefacenti?
L'invito di Enrico è quello di organizzare sempre più incontri. L'informazione e la conoscenza sono l'unico "antidoto" per combattere le droghe. Per informazioni: info@prevenzionedroghe.org

lunedì 28 maggio 2012

DROGHE VENEZIA


Cosa fare per arginare il problema droga? Abbiamo le "mani legate"? Assolutamente NO! Possiamo parlare con i giovani e spiegare loro le trappole ed insidie che si celano dietro l'abuso di droghe, alcool e sostanze psicotrope. 
Possiamo solo parlare ai giovani non esiste e non esisterà mai il siero o la pastiglia della prevenzione.
Un giovane, girovagando su internet o parlando con amici adolescenti viene bersagliato da informazioni contorte e confuse: Con certe droghe smetti quando vuoi; Non fanno male; Sono naturali; La sigaretta uccide non la canna ecc... Ricevendo queste informazioni confuse è come se viene fatta una continua pubblicità a favore dell'uso di droghe. Dobbiamo stimolarli a ragionare su questi  preconcetti esternati come fossero verità scientifiche da chi abusa e magari spaccia determinate sostanze. Devono sapere che l'alcool uccide una persona ogni 26 minuti (in Italia) il fatto che sia legale non lo rende innocuo. 

FAI QUALCOSA ANCHE TU! Organizza una lezione di prevenzione nella tua scuola! Per informazioni scrivi a: info@prevenzionedroghe.org

mercoledì 23 maggio 2012

DROGA A SCUOLA


Ho conosciuto Enrico Comi ad un corso di aggiornamento per docenti. Ha rappresentato per me “l’anello mancante” tra i molti studi di chimica, medicina e farmacologia sostenuti all’università e la realtà nella sua cruda e drammatica verità; la voglia di capire cosa porta tanti giovani con la vita in mano a lasciarsela scappare come brezza tra le dita.
L’informazione riguardo alle droghe è spaventosamente carente. La scuola non sempre è capace di affrontare, con le proprie forze, un tema così delicato e le famiglie spesso non hanno “strumenti” per fronteggiare adeguatamente il problema. 
Nell’Aprile 2012 Enrico raccontava la sua storia nell’Auditorium della scuola dove insegno. Un silenzio inaspettato avvolgeva i duecento ragazzi radunati per ascoltarlo e permeava i loro respiri. Una chiave segreta era stata donata loro, un’esperienza di vita messa a disposizione con il cuore in mano, con il desiderio di informare, oltrepassare i muri, restituire nella sua integrità la cosa più bella che ci è stata donata: la vita.
Abuso di farmaci e droghe sono una faccia della stessa medaglia: alcool, antidepressivi, oppiacei e derivati della morfina, acido lisergico (LSD), cocaina, cannabis (una qualsiasi delle diverse droghe che derivano dalla canapa indiana, come hashish e marijuana) sono tutte sostanze in grado di alterare, profondamente, il delicato equilibrio del nostro corpo. Anche quando l’effetto sembra limitato ad un breve periodo di tempo in realtà, spesso, si sta minando in modo irreversibile la funzione di un organo o di un tessuto che non tornerà mai più quello di prima.
Prof.ssa E. Zini

Cosa fare per arginare il problema droga? Abbiamo le "mani legate"? Assolutamente NO! Possiamo parlare con i giovani e spiegare loro le trappole ed insidie che si celano dietro l'abuso di droghe, alcool e sostanze psicotrope. 
Possiamo solo parlare ai giovani non esiste e non esisterà mai il siero o la pastiglia della prevenzione.
Un giovane, girovagando su internet o parlando con amici adolescenti viene bersagliato da informazioni contorte e confuse: Con certe droghe smetti quando vuoi; Non fanno male; Sono naturali; La sigaretta uccide non la canna ecc... Ricevendo queste informazioni confuse è come se viene fatta una continua pubblicità a favore dell'uso di droghe. Dobbiamo stimolarli a ragionare su questi  preconcetti esternati come fossero verità scientifiche da chi abusa e magari spaccia determinate sostanze. Devono sapere che l'alcool uccide una persona ogni 26 minuti (in Italia) il fatto che sia legale non lo rende innocuo. 

FAI QUALCOSA ANCHE TU! Vuoi organizzare una lezione di prevenzione? Scrivimi: rico@enricocomi.com

martedì 22 maggio 2012

STUPEFATTO ENRICO COMI

Ho preparato la nuova edizione di StupeFatto. Avrà una nuova prefazione a cura della Dott.ssa E. Zini.
Eccola qui:


Ho conosciuto Enrico Comi ad un corso di aggiornamento per docenti. Ho incontrato il suo sguardo e non l’ho lasciato più.
Enrico ha rappresentato per me “l’anello mancante” tra i molti studi di chimica, medicina e farmacologia sostenuti all’università e la realtà nella sua cruda e drammatica verità; la voglia di capire cosa porta tanti giovani con la vita in mano a lasciarsela scappare come brezza tra le dita.
L’informazione riguardo alle droghe è spaventosamente carente. La scuola non sempre è capace di affrontare, con le proprie forze, un tema così delicato e le famiglie spesso non hanno “strumenti” per fronteggiare adeguatamente il problema. Si stima che 208 milioni di persone in tutto il mondo fanno uso di droghe illegali. In Italia l’Istituto Nazionale di Ricerca sulla Salute e sulla Tossicodipendenza ha stimato che il 20% della popolazione tra i 12 e i 15 anni fa uso di droghe illegali. E i giovani di oggi sono sempre più fragili, frastornati dalle nuove tecnologie e dalla velocità dell’informazione, priva di riflessioni personali. 

Nell’Aprile 2012 Enrico raccontava la sua storia nell’Auditorium della scuola dove insegno. Un silenzio inaspettato avvolgeva i duecento ragazzi radunati per ascoltarlo e permeava i loro respiri. Una chiave segreta era stata donata loro, un’esperienza di vita messa a disposizione con il cuore in mano, con il desiderio di informare, oltrepassare i muri, restituire nella sua integrità la cosa più bella che ci è stata donata: la vita.
Abuso di farmaci e droghe sono una faccia della stessa medaglia: alcool, antidepressivi, oppiacei e derivati della morfina, acido lisergico (LSD), cocaina, cannabis (una qualsiasi delle diverse droghe che derivano dalla canapa indiana, come hashish e marijuana) sono tutte sostanze in grado di alterare, profondamente, il delicato equilibrio del nostro corpo. Anche quando l’effetto sembra limitato ad un breve periodo di tempo in realtà, spesso, si sta minando in modo irreversibile la funzione di un organo o di un tessuto che non tornerà mai più quello di prima.

“Stupefatto” è un libro che si legge in un fiato. Enrico Comi, con una semplicità disarmante, mette a nudo la sua esperienza di vita regalando la sua drammatica storia a tutti coloro che hanno la fortuna di ascoltarla. Chi fa uso di droghe crede sempre di avere la situazione sotto controllo, la vita al sicuro da possibili danni irreparabili, ma non è così.
Come docente, quotidianamente a stretto contatto con le vite di giovani adolescenti, come chimico, come farmacista ma soprattutto come persona consiglio questo libro a tutti come strumento per una efficace prevenzione: ai ragazzi affinché il racconto di Enrico diventi uno scudo capace di proteggerli dalle falsità e dal pericolo reale della droga, ai genitori perché possano meglio comprendere e aiutare i loro figli prima che sia troppo tardi e agli insegnanti affinché siano sempre vicini, umanamente, ai loro studenti.


Per ordinare una copia: www.enricocomi.com

mercoledì 16 maggio 2012

FUMA DI MENO

Voglio farti leggere questo post che un giovane ha messo ieri sul blog. Giusto per far capire quanto è fuso uno che fuma e le cazzate che va in giro a dire. Questo dice che il tabacco non fa male. Dice che è la cartina a far male ma solo quella usata per le sigarette. Dice che Bob Marley è stato assassinato?!? Ma quando mai! Osserva gli errori ortografici: non'è; chè; cuella. La punteggiatura. Questa gente continua a raccontare assurdità del genere. Facciamo prevenzione! Ma tanta!
ECCOLO QUI:
vorrei dire all'anonimo ribelle di fare delle statistiche prima di paragonare la sigaretta allo spinello in quanto, non'è il tabacco in se a far tanto male , ma bensi' la cartina prova a far analizzare i 2 tipi di cartina cuella di sigaretta che contiene più di 1000 composti chimici, mentre l'altra non contiene in proporzione un cazzo, ora mediamente chi fuma sigarette fuma quasi 1 pacco al giorno, invece chi fuma erba qualcuna ogni tanto durante la giornata con la conseguenza che l'unica cosa di chimica è la fame,il chè in ambito farmacologico e terapeutico potrebbe combattere l'anoressia, nel mio caso mi e servita ad ostacolare in parte l'epilessia. premesso che l'abuso accentuato può creare dei problemi sia nell'alimentazione,su gli sforzi fisici ecc.nota:bob marley non'è morto a causa della marjuana è stato assassinato solo x cause socio politiche. ps:caro anonimo ribelle ti do un consiglio prima aggiornati, dopo puoi sciogliere la lingua.

sabato 5 maggio 2012

PENSIERO DEL GIORNO


La vita sta diventando un sogno. Non capisco più se ciò che leggo e sento nei TG sia frutto della mia fantasia o la cruda realtà. Ultimamente si sta parlando molto di depenalizzazione e legalizzazione della Cannabis Terapeutica. Come ho già detto in più occasioni non sono ne a favore ne contro però preferisco vivere e far crescere i miei figli in un ambiente il più lontano possibile dal “mondo delle droghe”.
Si vuole modificare le leggi in merito di droghe per “alleggerire” la situazione delle carceri in Italia.
Le carceri sono piene? Cambiamo le leggi per mettere meno persone in carcere!!! 

Sembra un’eresia? Ma è quello che propongono giornalmente una serie di associazioni ben organizzate e finanziate in merito alle leggi sulle droghe.
Ovvero: La droga viene commercializzata dalle mafie. I drogati sono malati e devono essere curati. Finiscono in carcere. Rubano e distruggono cittadini onesti. 
Soluzione proposta: Creiamo le “stanze del buco” (somministrazione controllata da parte dello stato) così diamo siringhe sterili e non si ammalano; non devono rapinare per procurarsela; non sarà la mafia a venderla ma lo stato che produce e crea posti di lavoro onesti; i drogati non rubano e non vanno in carcere a spese del contribuente. 
Non sarebbe la stessa cosa se liberalizziamo la vendita di armi? Creiamo posti di lavoro alle armerie. Magari non penalizziamo le rapine così non si riempiono le carceri ed il crimine non incide sulla spesa pubblica. Poi, se le armi le vendono le armerie liberamente non vengono contrabbandate dalle mafie e togliamo introiti al crimine organizzato!
La fantasia non ha limiti! Quando sento queste cazzate abnormi mi domando: “Chi ci guadagna se queste leggi vengono modificate? E subito si capisce il perché, proposte di leggi che sembrano generate da idioti, in realtà hanno uno scopo specifico: GUADAGNARE DENARO!

PREVENZIONE DROGHE PAVIA


L'Associazione Gli Amici della Vita, organizza lezioni, incontri e dibattiti presso istituzioni scolastiche e pubbliche nella provincia di Pavia e su tutto il territorio nazionale.
L'unica via praticabile, al fine di ridurre l'abuso di sostanze tossiche è una corretta, efficace e capillare rete di prevenzione. Purtroppo la droga è un fenomeno che coinvolge un numero sempre maggiore di adolescenti. Il motivo per cui molti giovani decidono di utilizzare determinate sostanze è legato prevalentemente al fatto che, contrariamente a ciò che si può pensare, i giovani vedono alcune di queste sostanze come un qualcosa di innocuo ed in certi casi addirittura salutare. L'obiettivo principale degli incontri di prevenzione deve essere quello di mettere in discussione tali preconcetti e stimolare i giovani a ragionare sulla veridicità degli stessi.
Per informazioni: info@prevenzionedroghe.org

venerdì 4 maggio 2012

TEMA SUL DOPING


La morte improvvisa di qualche atleta nel corso di una competizione o i decessi di sportivi ancora in giovane età, magari soltanto dopo qualche anno dall'interruzione dell'attività agonistica, richiamano dolorosamente l'attenzione di tutti noi su un fenomeno che sembra offuscare la bellezza dello sport: il doping.
Non si tratta di assumere una posizione pro o contro nei confronti del “fenomeno” doping nello sport, ma di analizzarne i motivi e le conseguenze.
La vita contemporanea sottopone tutti noi a richieste, prestazioni, ritmi spesso incompatibili col normale funzionamento del nostro corpo. E di fronte alle performance che lo studio o il lavoro ci chiedono, può succedere che molti di noi, prima o poi, ricorrano a qualche, più o meno blando, aiuto naturale o chimico. La molla psicologica che scatta in noi è sempre la stessa: queste sostanze danno la sensazione di migliorare una situazione indesiderata o comunque di raggiungere un obiettivo ambito.
Nel caso degli atleti, le sostanze e le procedure impiegate per ottenere prestazioni artificialmente elevate, sono fortemente tossiche. Inoltre, il loro impiego è spesso massiccio e continuato. L'abuso di tali sostanze produce sul corpo danni immediati o ritardati.
Alcuni antidolorifici, per esempio, se da un lato non fanno sentire la fatica della gara, dall'altra aumentano il rischio di traumi sportivi; gli steroidi determinano modificazioni preoccupanti a livello muscololare ed osseo, nonché lo sviluppo abnorme e patologico di vari organi; l'uso prolungato di vari stimolanti causa gravi scompensi a carico dell'apparato circolatorio, nervoso e cardiaco. L'ormone della crescita favorisce lo sviluppo di tumori; la pratica dell'emoautotrasfusione a fini sportivi non è esente da pericolose complicanze.
Avviene il più delle volte che i danni prodotti da queste sostanze illecite siano a carico di più funzioni e apparati, non trascurando gli effetti patologici, difficilmente prevedibili, prodotti da più sostanze tossiche assunte contemporaneamente.
Attualmente sembra che il tasso di calciatori che si ammala di una gravissima e letale forma di paralisi progressiva, sia significativamente superiore a quello del resto della popolazione.
Tutto questo va contrastato, nell'interesse stesso degli atleti.
Lo sport, con i suoi valori di leale competizione, deve continuare a costituire un valore e un modello per le giovani generazioni.
Dietro lo sport, oggi, si agitano interessi economici e di potere pazzeschi.
La vittoria è spesso l'unico risultato accettato da sponsor e dirigenti e viene interiorizzato come valore assoluto anche da allenatori e atleti.
Per la vittoria e il riconoscimento economico, sociale e persino politico che ne consegue, non si guarda più a nulla.
La solidarietà, la lealtà, la salute, lo stare insieme, la creatività, la collaborazione, l'intelligenza, il lavoro duro e motivato, l'abilità, la competenza, la fantasia, lo sviluppo armonioso del corpo passano in secondo ordine.
Troppo spesso conta soltanto il risultato, non importa con quali mezzi lo si raggiunga.
Ben vengano, tutti quei controlli che impediscono agli atleti di abusare di sostanze tossiche, purché ciò avvenga a livello internazionale, sulla base di norme condivise.
Ma occorre soprattutto, a mio avviso, che proprio coloro che si occupano di sport: dirigenti, tecnici, allenatori, campioni, sappiano trasmettere ai più giovani la ricchezza di valori che lo sport rappresenta e sappiano illustrarne in maniera convincente, prima di tutto con l'esempio, la bellezza.
Esistono ancora molte società dove lo sport giovanile è gestito per il bene dell’atleta e la sua miglior formazione educativa. È altrettanto vero che purtroppo si vedono squadre dei settori giovanili dove sono proprio i dirigenti ed aimè i genitori dare esempio di maleducazione o atteggiamenti antisportivi che denotano assoluta povertà di spirito. ho addirittura visto giovani atleti richiamare i propri genitori in preda all’imbarazzo e la vergogna. insistere perché lo sport sia solo per i vincitori è di per sè un attaggiamento antisportivo e diseducativo ed invoglia ad imboccare qualsivoglia strada al fine di raggiungere il fine ambito.
Mi sono ritrovato spesso a discutere con atleti professionisti e mi sono reso conto che in molti sport, l’abuso di sostanze dopanti, non è così tanto diffuso. Al contrario di altri nei quali si è arrivati a considerarlo una “normalita”.

DOPING SPORT E DROGA

Il termine doping deriva dall'inglese to dope, drogare: esso è un'assunzione di sostanze che, per dose e composizione, permettono l'aumento non fisiologico delle prestazioni di un atleta danneggiando l'integrità psicofisica dello sportivo. L'uso di droghe mina l'idea fondamentale dello sport che si basa su una paritetica e leale forma di competizione,inoltre, se assunte in grande quantità o per tempi prolungati, le sostanze dopanti possono nuocere gravemente alla salute, arrecando in alcuni casi danni irreversibili, portando in alcuni casi anche alla morte. Per combattere l'uso del doping vengono effettuati, ultimamente, controlli scrupolosi alla fine di ogni gara, questi sono realizzati con l'ausilio di analisi fisico- chimiche di due campioni d'urina, chiamati campione A e campione B. In competizioni nazionali e internazionali i primi classificati, assieme ad altri atleti sorteggiati, devono consegnare i due campioni d'urina che sono poi sigillati. Nel caso il campione A contenga sostanze iscritte nella lista doping, viene effettuato un secondo controllo sul campione B, se possibile alla presenza dell'atleta e del suo allenatore. Gli atleti trovati positivi al doping vengono privati delle medaglie vinte, i loro record annullati e il caso viene affidato alla federazione sportiva d'appartenenza, che provvederà a squalificarli per un dato periodo di tempo o per sempre. Con i cavalli, il test antidoping si esegue analizzando campioni di saliva Sostanze proibite Si distinguono cinque gruppi di sostanze proibite: 1. stimolatori psicomotori (anfetamina, cocaina); 2. ammine simpatomimetiche (efedrina); 3. stimolatori del sistema nervoso centrale (aminofenazolo, stricnina); 4. narcotici e analgesici (eroina, morfina); 5. steroidi anabolizzanti (anabolica). In alcuni tipi di sport sono proibiti anche alcol e sedativi. Dal 1984 anche la caffeina rientra nella lista delle sostanze doping assieme ad alcuni diuretici che possono essere utilizzati per aumentare il rendimento sportivo. Un caso particolare è costituito dall'emodoping, o autoemotrasfusione, di cui viene fatto uso in sport come il ciclismo. Ad esempio gli atleti si trasferiscono per un certo periodo di tempo ad allenarsi in luoghi la cui altitudine supera i 2500 m; qui, la minore concentrazione di ossigeno stimola la produzione nel sangue dei globuli rossi che sono responsabili dell'ossigenazione dell'organismo. A questo punto si effettuano prelievi di sangue che, conservato, sarà trasfuso all'atleta prima dell'evento agonistico con effetti stimolanti. L'emodoping è assai pericoloso in quanto può comportare la formazione di trombi e generare problemi vascolari.

DROGA VARESE


L'Associazione Gli Amici della Vita, organizza lezioni, incontri e dibattiti presso istituzioni scolastiche e pubbliche nella provincia di Varese e su tutto il territorio nazionale.
L'unica via praticabile, al fine di ridurre l'abuso di sostanze tossiche è una corretta, efficace e capillare rete di prevenzione. Purtroppo la droga è un fenomeno che coinvolge un numero sempre maggiore di adolescenti. Il motivo per cui molti giovani decidono di utilizzare determinate sostanze è legato prevalentemente al fatto che, contrariamente a ciò che si può pensare, i giovani vedono alcune di queste sostanze come un qualcosa di innocuo ed in certi casi addirittura salutare. L'obiettivo principale degli incontri di prevenzione deve essere quello di mettere in discussione tali preconcetti e stimolare i giovani a ragionare sulla veridicità degli stessi.
Per informazioni: info@prevenzionedroghe.org

martedì 1 maggio 2012

DROGA BRESCIA


L'Associazione Gli Amici della Vita, organizza lezioni, incontri e dibattiti presso istituzioni scolastiche e pubbliche nella provincia di Brescia e su tutto il territorio nazionale.
L'unica via praticabile, al fine di ridurre l'abuso di sostanze tossiche è una corretta, efficace e capillare rete di prevenzione. Purtroppo la droga è un fenomeno che coinvolge un numero sempre maggiore di adolescenti. Il motivo per cui molti giovani decidono di utilizzare determinate sostanze è legato prevalentemente al fatto che, contrariamente a ciò che si può pensare, i giovani vedono alcune di queste sostanze come un qualcosa di innocuo ed in certi casi addirittura salutare. L'obiettivo principale degli incontri di prevenzione deve essere quello di mettere in discussione tali preconcetti e stimolare i giovani a ragionare sulla veridicità degli stessi.
Per informazioni: info@prevenzionedroghe.org

PREVENZIONE DROGHE GORDOLA

Serata per la prevenzione droghe ed alcool a Gordola CH. Ingresso libero.