martedì 31 dicembre 2013

AUGURI

Carissimi Amici,
anche il 2013 è giunto al capolinea. Voglio ringraziare tutti coloro che collaborano con l'Associazione Gli Amici della Vita. Amici, soci, studenti, insegnanti, medici, poliziotti, mamme e gente comune. Grazie al vostro impegno ogni anno l'associazione continua ad ottenere sempre più risultati. Siete persone che stimo moltissimo e vi voglio un'infinità di bene. 
Un abbraccione forte e 2014 baci ad ognuno di voi.
Con Affetto Rico

domenica 29 dicembre 2013

EFFETTO DELLA CANNABIS

Spesso consiglio a genitori di cercare informazioni su internet con una sola raccomandazione: attenzione a siti non ufficiali. Magari fare riferimento a quelli delle comunità di recupero. 
Dopo aver visionato il sito del progetto EDU della Regione Veneto - Dipartimento delle Dipendenze... - www.droganograzie.it - chiedo scusa a tutti quei genitori che posso aver indirizzato ad un sito così privo di informazioni utili o veritiere. Nei crediti del sito leggo poi che la direzione è stata affidata a Giovanni Serpelloni. Poi ci chiediamo perché il nostro governo fa poco (o meglio, non fa quasi nulla di efficace) per assistere o prevenire le dipendenze? Non si tratta di mancanza di volontà ma un'estrema ignoranza ai vertici. Guarda la foto qui sotto, dovrebbe indicare come vede la strada una persona che guida sotto l'effetto della cannabis?!? Non ho parole! Continuate a sperperare i soldi dei contribuenti per cose futili ed inutili! Continuate ad affidarvi ad esperti solo per la pomposa e ricamata laurea che appendono nei loro uffici. Continuate a proporre attività di prevenzione che non interessano ai giovani se non per saltare qualche ora di lezione. Continuate a parlare male degli ex-tossicodipendenti che fanno prevenzione senza mai aver partecipato ad una sola lezione di questi ex. Caro ministro e collaboratori vari vi consiglio di partecipare a qualche incontro di ex tossicodipendenti... forse imparerete qualcosa sulle droghe.


mercoledì 27 novembre 2013

ITALIA - ANTIDEPRESSIVI - PROZAC

La ricerca della felicità! Per Will Smith è stata dura ma nella vita reale la si vuole subito a tutti i costi! Come? ANTIDEPRESSIVI! Socialmente accettati, facilmente prescritti in certi ambienti vanno quasi di moda.
Le farmaceutiche hanno investito parecchio per farle diventare così accettate. Sappiamo che in Italia non possono essere pubblicizzati come un qualunque prodotto commerciale. Ma, se si tratta di una band musicale a chiamarsi “Prozac +”. O di una scrittrice di fama internazionale come Elizabeth Wurtzel che scrive un bestseller dal nome Prozac Nation. Oppure della nota serie televisiva: “I Soprano” dove si sente nominare MOLTO frequentemente il marchio Prozac. In questi casi la pubblicità indiretta potrebbe essere molto più incisiva di quella diretta. Non dimentichiamoci che la farmaceutica produttrice, la statunitense Eli Lilly vanta 40 milioni di consumatori di Prozac al mondo.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce agli antidepressivi la paternità di circa 800 mila suicidi all'anno. Pare che un italiano su 2 abbia comprato almeno una confezione di antidepressivi all'anno. Nel 2011 le farmacie italiane, hanno venduto 34,5 milioni di "pezzi" a carico del Sistema sanitario nazionale.
Ovvio, la ricerca della "medicina perfetta" non ha subito battute d'arresto, anzi, le case farmaceutiche sono scatenate, eccitate da un business sempre più appetitoso.
Alcuni esperti sono scettici.
Gianlorenzo Masaraki, celebre psichiatra e psicogeriatra: «basta con l'antidepressivo prescritto al telefono o dal medico di base. Quante volte è definita depressiva una situazione che è in realtà un'altra patologia, psichiatrica o organica. L'apatia, spesso segnale di un disturbo organico, vedi l'insufficienza tiroidea, non è la depressione, l'apatico pare depresso, magari si è autodiagnosticato su Internet, magari l'hanno "visitato" parenti o vicini di casa, ma, al contrario del depresso, non ha perso il piacere di far le cose, non è pervaso da sensi di colpa atroci... La depressione richiede moltissima esperienza, non è la settimana storta. Masaraki specifica: «Non c'è alcun altro medicinale "sicuro". Pensiamo al Valdoxan, è pericolosissimo, mi rifiuto di prescriverlo, aumenta le transaminasi, in alcuni casi ha richiesto il trapianto di fegato, pensiamo alla venlafaxina, la cui "doppia" ricaptazione ha raddoppiato gli effetti collaterali, i rischi per la vista, la vescica, pensiamo al Citalopram, pubblicizzato per gli anziani ma oggi associato a rischi di anomalie del ritmo cardiaco... Meglio esser chiari: occorre un ritorno alla medicalizzazione del trattamento, ai controlli regolari, e, più che attendere novità miracolose».
Giusto la scorsa settimana parlavo con una cara amica. Aveva da poco partecipato ad un incontro sul tema dell’Iperattività infantile. Gli oratori promuovevano l’utilizza del noto Ritalin (Anfetamine). Lei mostrandosi scettica e dubbiosa si è inimicata non solo gli “esperti” oratori (sicuramente pagati dalla farmaceutica di turno) ma anche le stesse mamme che hanno ritenuto attendibile la parola di uno sconosciuto con il “camice bianco”. Tutto ciò è una sistematica e minuziosa manipolazione dell’opinione pubblica per pubblicizzare un farmaco indirettamente. Il mondo sta andando a rotoli perché siamo pieni di persone che guardano prevalentemente il proprio portafoglio e non considerano il male e sofferenza che procurano agli altri. Dipendenti di banche che sanno di proporre investimenti che truffano il risparmiatore ma gli permettono di raggiungere il bonus premio. Venditori porta a porta che fanno firmare contratti ad anziani dicendo loro che non sono contratti ma dichiarazioni di soddisfazione del servizio energia erogato. Venditori di libri che ti fanno firmare: “per ricevuta” e poi ti vedi recapitare mensilmente libri che mai avrei acquistato ed ora devi pagare profumatamente. Istituti bancari che non ti dicono che investono denaro in armi e guerre, l’importante è guadagnare.
FARMACEUTICHE CHE PENSANO SOLO AI LORO GUADAGNI E NON TI DICONO CHE VENDONO DROGHE! SI DROGHE! SOSTANZE CHE AGENDO SUL CORPO E SULLA MENTE CAUSANO UN MOMENTO DI SOLLIEVO MA IN REATA’ DEVASTANO L’ORGANISMO E CREANO UNA FORTE DIPENDENZA.
Se tuo figlio inizia a prendere antidepressivi e psicofarmaci da piccolo sarà per sempre un consumatore di farmaci. Le farmaceutiche lo sanno benissimo siamo noi che non lo sappiamo e pensiamo di aiutarli con la pastiglietta. L’iperattività non è una malattia. Un brutto voto a scuola non rende felice nessuno come una delusione d’amore. Il rimedio non lo si trova in una pastiglia.

venerdì 1 novembre 2013

ENRICO COMI - STUPEFATTO

Stupefatto si sta trasformando. Da un'idea è diventato un libro. Da un libro un'importante opera teatrale e nel futuro un romanzo ed un lungometraggio.
Cos'è Stupefatto?
Enrico Comi, ex tossicodipendente, inizia a dedicare la propria vita ad un'importante opera di volontariato. Infatti da oltre 15 anni opera nel sociale. Più precisamente svolge attività di prevenzione droghe ed alcool. L'impegno e la costanza lo portano a tenere lezioni a decine di migliaia di giovani ogni anno. 
Fonda l'Associazione di Promozione Sociale: Gli Amici della Vita. 
Ben presto si accorge che ben poche strutture in Italia, come del resto in quasi tutto il territorio europeo, sono dedite ad attività di prevenzione. O meglio, alcuni enti lo fanno ma la totalità degli interventi fatti è decisamente inferiore a quanto è necessario fare per ottenere risultati tangibili. 
Al fine di incrementare le attività scrive il suo primo libro: Stupefatto. Successivamente pubblica un DVD distribuito gratuitamente nelle scuole.
Il libro viene letto con successo da migliaia di giovani. Intere scolaresche lo utilizzano come materiale didattico. Il DVD si rivela di parziale successo. O meglio, ottenere ottimi riscontri se mostrato a giovani di età inferiore ai 14anni. Giunti alle scuole superiori gli studenti preferiscono stimolare il loro interesse con argomentazioni maggiormente articolate e un semplice DVD di 30 min non basta. Riesce a coinvolgere positivamente circa il 60% ma il 40% non lo apprezza considerandolo elementare nelle esposizioni. 
Nel 2012 inizia un'importante collaborazione con la compagnia teatrale Itineraria www.itineraria.it. In collaborazione con un grande artista, il poliedrico Fabrizio De Giovanni, è autore dell'opera che prende spunto dal libro, dalla vita e dall'esperienza che Enrico ha maturato nel campo della prevenzione. Messa in scena per la prima volta nel 2012 trova plauso e successo nel 2013. Novembre 2013 l'opera riceve un importante riconoscimento dalla più alta carica dello stato. Una medaglia al valore sociale conferita da Presidente della Repubblica.
Prossimi obbiettivi: la produzione di un vero e proprio lungometraggio ed un romanzo. L'obiettivo è quello di realizzare questi importanti strumenti preventivi entro la fine del 2015.
Enrico è sempre aperto a ricevere idee, consigli, aiuti e supporto: rico@enricocomi.com

mercoledì 16 ottobre 2013

COLTIVAZIONE CANNABIS


Lo scorso 10 ottobre, come succede da qualche anno a questa parte, appare sui media e parallelamente online, la notiza: “L’Italia depenalizza la coltivazione della Cannabis” e subito un boato di “festeggiamenti”.
La notizia è scorretta! Se stai coltivando Cannabis, anche una sola piantina in casa, ti aspettano le patrie galere. Giusto o sbagliato che sia, se lo scorso venerdì 10 hai pensato bene di ordinare online qualche seme di Cannabis Sensimilla (una delle migliori qualità) per darti al giardinaggio, puoi pure disdire l’ordine.

Capiamo esattamente ciò che è successo lo scorso 10 ottobre. Praticamente, mentre noi “comuni mortali” veniamo fuorviati dalle solite notizie di cronaca, sulla crisi finanziaria e bisticci vari fra politici, ci sono persone che impegnano attivamente il suo tempo per fare ben altro. Infatti, è stato presentato un emendamento alla Commissione Giustizia che richiede due emendamenti (correzzioni) alla legge che penalizza la contivazione della Cannabis. Più precisamente gli emendamenti 18 e 31 inerenti la coltivazione. Il 31 (riguarda la coltivazione autorizzata all uso industriale farmaceutico e di ricerca ) è passato, mentre il 18 che avrebbe sancito la depenelalizzazione per la coltivazione ad uso personale non è passato. 
Anche se il 18 fosse stato approvato, rimane un disegno di legge e non una legge! Deve passare per l’approvazione delle camere per diventarlo.

Titolo informativo, gli emendamenti sono firmati: Giuseppe Lumia - Presidente Commissione Parlamentare Antimafia - PD

mercoledì 9 ottobre 2013

BIANCANEVE E I 7 NANI - COCAINA


Non commento e riporto:
In “Biancaneve e i sette nani” ci sarebbero dei chiari riferimenti all’abuso di cocaina. Non solo il nome della principessa Disney “snow white” che potrebbe essere attribuito proprio alla celebre polvere bianca dagli effetti stupefacenti, ma anche i nomi dei nani sarebbero riferiti agli effetti dati dall’uso della droga. A spiegare questa tesi è Mitchell Stephens docente di storia della televisione all’Università di New York. Ecco secondo il ricercatore quali sarebbero gli effetti stupefacenti raccontati in ognuno dei nomi dei nani del celebre film Disney:
Cucciolo (in inglese “Doopey”, sfatto) Ovvero la prima sensazione provata con l’uso di cocaina, spossatezza fisica e psichica.
Brontolo (in inglese “Grumpy”, irritabile) Il tipico sintomo dell’astinenza. Irritabilità e fastidio cosmico.
Eolo (in inglese “Sneezy”, che fa starnuti) Naso che cola e i fastidi alla gola, tipici sintomi di chi assume questa droga.
Gongolo (in inglese “Happy”, allegro) Lo stato di gioia euforica tipiche delle prime sniffate.
Mammolo (in inglese “Bashful”, schivo) Il senso di disagio sociale che proviene dall’uso costante di coca. Quando non si è fatti si evitano i rapporti umani
Dotto (in inglese “Doc”, dottore) Tra le sensazioni di euforia anche la saccenza, la volontà di emergere dicendo la propria.
Pisolo (in inglese “Sleepy”, assonnato) Stanchezza e dolori diffusi, ultimo stadio del tossicodipendente da coca.
Fonte: http://cinema.fanpage.it

venerdì 27 settembre 2013

IL PROIBIZIONISMO HA FALLITO


A prescindere dal fatto che non sono ne contro ne a favore della legalizzazione o penalizzazione, evidenzio il fatto che: alcuni politici, pensando di racimolare voti, si fanno portavoce di questa campagna con dichiarazioni del tipo:

- Il proibizionismo ha fallito.
- Le mafie gestiscono il commercio di cannabis. Va resa legale e tassata per uscire dalla crisi.

Tutto discutibile:

Il proibizionismo ha fallito?
Prima del 1974, 39anni fà, era tutto legale (tutto tranne la cannabis resa illegale nel 1950). Si acquistava morfina ed anfetamine in farmacia. Siamo passati al proibizionismo 39anni fà perché il liberalismo aveva fallito. Ora torniamo al liberalismo pensando che apporterà benefici. farmaci sostitutivi per le droghe pesanti esistono già e vengono quotidianamente somministrati dalle nostre Aziende Sanitarie Locali attraverso i SerT. Metadone, Subutex e molti altri...
Togliere introiti alle mafie?
Pensate veramente che le mafie verrebbero neutralizzate o sensibilmente indebolite se gli si toglie il mercato della Cannabis? Illusi! Il problema delle mafie non è fare soldi ma riciclarli. Investono in armi, gioco d’azzardo, costruzioni e molto altro ancora. Allora per “colpire” le mafie dobbiamo liberalizzare anche le armi? 
Poi, ricordiamoci che le mafie raramente “commerciano” cannabis. Si concentrano sulle droghe che danno un guadagno molto ma molto più ingente della cannabis. Quindi, legalizzando la cannabis non cambierebbe assolutamente niente per le mafie.
La cocaina è una loro grossa fonte di reddito. Legalizziamo la coca?

martedì 24 settembre 2013

CI STAI CONTRO LA DROGA E LE MAFIE?


La nuova iniziativa promossa dal DPA e MIUR per la sensibilizzazione dei giovani contro droghe, alcol e mafie.
http://www.cistaicontroledroghe.dronet.org.
Questo nuovo progetto viene presentato dai nostri massimi esponenti in faccende di prevenzione.
In sintesi la realizzazione di opere creative ed artistiche quali la musica, pittura, il canto, danza o disegno. Il tutto teso a sviluppare messaggi educativi contro la droga, alcol e mafie.
Una bella idea, sicuramente carina ed indirizzata al campo artistico. Ma vorrei porre una semplice domanda:
Pensi che questa iniziativa possa fungere da strumento preventivo? Che un giovane osservando l’opera d’arte realizzata possa decidere di non usare droghe?
Una quantità esorbitante di studenti utilizzano droghe anche in ambienti scolastici e sprechiamo energie in iniziative futili e inefficaci? 
Capisco le enormi difficoltà nel decidere quali progetti approvare e proporre alle istituzioni scolastiche. Comprendo che l’impegno del DPA e MIUR c’è ed ogni anno è sempre più imponente. Ciò non toglie che dobbiamo renderci conto che da oltre 40anni il fenomeno droga ha abbondantemente sorpassato la soglia di allarme. Coinvolge centinaia di migliaia di giovani ed uccide molte più persone di quante ne ha uccise la seconda guerra mondiale. Non possiamo sprecare tempo ed energie con progettini carini e simpatici. Sarebbe come andare in giuerra e, mentre il nemico spara bombe e cannonate, noi rispondiamo armati ramoscelli d’ulivo. L’ulivo è bello ed è un importante segno di pace ma questi sparano cazzo!
Cari alti papaveri, iniziate a pensare che ogni mattina diversi giovani iniziano ad usare droghe per la prima volta, magari proprio nei bagni o nel cortile della scuola. Pensate che anche voi siete responsabili di ciò. Pensate che oggi quel giovane potrebbe essere vostro figlio!
Le conclusioni che traggo continuano ad essere le stesse: Abbiamo degli “esperti” che sono allo sbando e non sanno cosa fare. Al contrario le mafie ed i trafficanti internazionali pianificano e si impegnano attivamente per raggiungere i propri fini. Questo è e resta l’unico motivo per cui loro, da quasi mezzo secolo, continuano a vincere le battaglie di questa, ad oggi apparentemente interminabile, guerra fredda.

martedì 17 settembre 2013

Art. 75 PERQUISIZIONI, SEQUESTRO DI SOSTANZE


INTERVISTA AL TENENTE COLONNELLO ALESSANDRO PARISI, COMANDANTE DEL NUCLEO INVESTIGATIVO DEL COMANDO PROVINCIALE DEI CARABINIERI DI FIRENZE
 
Di cosa si occupa il vostro Nucleo?
Oltre ai compiti di carattere militare (l’Arma dei Carabinieri è la IV Forza Armata in seno al Ministero della Difesa ed è quindi Forza militare di Polizia in servizio permanente di Pubblica Sicurezza) e l’assicurazione dei servizi di scorta e sicurezza a personalità e collaboratori/testimoni di giustizia, il Nucleo Investigativo, quale “servizio di polizia giudiziaria” alle dipendenze funzionali dell’Autorità Giudiziaria, svolge – in via prioritaria – i compiti di polizia giudiziaria dettati dall’art.55 del Codice di Procedura Penale (funzioni della polizia giudiziaria):
La polizia giudiziaria (Ufficiali ed Agenti di P.G.) deve, anche di propria iniziativa, prendere notizia dei reati, impedire che vengano portati a conseguenze ulteriori, ricercarne gli autori, compiere gli atti necessari per assicurare le fonti di prova e raccogliere quant’altro possa servire per l’applicazione della legge penale. Svolge ogni indagine e attività disposta o delegata dall’autorità giudiziaria.
 
PERQUISIZIONI
In quale caso si viene segnalati ai sensi dell’art.75 del D.P.R.309/90?
Se una persona, a seguito di un controllo da parte dei Carabinieri, viene trovata in possesso di sostanze stupefacenti per “uso personale” viene segnalata al NOT (Nucleo Operativo Tossicodipendenze) della Prefettura del luogo di residenza.
La sostanza stupefacente viene sequestrata ed inviata al competente L.A.S.S. (Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti) che provvede a determinare la qualità e l’esatto quantitativo di principio attivo. Il Comando Carabinieri che ha operato, ricevuto l’esito degli esami tossicologici effettuati dal Laboratorio, redige un verbale di contestazione dell’illecito amministrativo che viene contestualmente notificato all’interessato e trasmesso al Prefetto, per l’avvio del conseguente procedimento amministrativo.
 
In quale circostanza scatta la perquisizione personale e/o la richiesta di seguirvi in caserma? Sono necessarie prove o estremi specifici per farlo (Art.103 DPR 309/90)?
Quando i Carabinieri, nell’ambito di operazioni di polizia per la prevenzione e la repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti, hanno fondato motivo di ritenere che possano essere rinvenute sostanze stupefacenti o psicotrope.
La legge sugli stupefacenti consente infatti agli Ufficiali di Polizia Giudiziaria di procedere a perquisizione quando ricorrano motivi di particolare necessità ed urgenza che non consentano di richiedere l’autorizzazione al Magistrato competente.
 
In quali casi al fermo può seguire anche una successiva perquisizione domiciliare? Viene richiesta sempre la presenza di un legale? Cosa viene fatto firmare?
Al rinvenimento sulla persona anche di una modica quantità di sostanza stupefacente, verificati i precedenti penali del soggetto e considerate le circostanze di tempo e luogo (sempre quindi nell’ambito di servizi di polizia finalizzati alla prevenzione e repressione del traffico di sostanze stupefacenti) può senz’altro seguire una successiva perquisizione domiciliare finalizzata al rinvenimento di ulteriore sostanza stupefacente presso l’abitazione in uso.
Trattandosi di atti c.d. garantiti, viene sempre data facoltà all’interessato di farsi assistere da un legale (di fiducia o d’ufficio), purchè prontamente reperibile e disponibile, che viene comunque avvisato circa le operazioni in atto. L’assenza fisica del legale non pregiudica per l’interessato il poter farsi assistere, nel corso della perquisizione, da persona di sua fiducia.
Al termine delle operazioni viene redatto, e fatto firmare alla persona interessata, il verbale di perquisizione e quello di eventuale sequestro. In caso si venga denunciati a piede libero o in stato di arresto anche il verbale di identificazione ed elezione di domicilio.
 
In caso di rifiuto di firmare il verbale di contestazione dell’illecito, cosa succede?
Non succede nulla di sostanziale. I Carabinieri daranno atto nel verbale del rifiuto di sottoscrizione consegnandone comunque copia all’interessato.
 
Ci sono delle conseguenze se non è stato accertato niente?
Assolutamente no.
 
In quali circostanze possono essere utilizzate immagini registrate o intercettazioni telefoniche e in quali casi costituiscono una prova dell’utilizzo di sostanze?
Nell’ambito di indagini specifiche in materia di stupefacenti e nel corso dei servizi di polizia finalizzati alla repressione dei traffici relativi.
Le immagini registrate e le intercettazioni telefoniche costituiscono, per il Magistrato inquirente, le fonti di prova per acclarare le attività penalmente rilevanti poste in essere dagli indagati. Solo nell’ambito del dibattimento penale tali fonti di prova, opportunamente valutate dal Magistrato giudicante, assurgeranno o meno al rango di prova.
 
Possono essere richiesti esami specifici per la verifica dell’uso di sostanze in assenza di prove testimoniali del consumo? 
(ad esempio “il mio numero telefonico risulta dai tabulati di un individuo che è poi stato trovato con 1 kg di hashish, in caserma il Carabiniere che mi ha interrogato mi ha minacciato di farmi fare un test del capello per vedere se sono un consumatore”).
Sì, in determinate circostanze (ad esempio nel caso di persona che alla guida di un veicolo ha causato un incidente stradale con feriti).
Non certo nel caso dell’esempio citato in premessa, atteso anche che i Carabinieri non minacciano l’esecuzione di un provvedimento limitativo della libertà personale ma procedono ad adottare tali provvedimenti solo ed esclusivamente nei casi in cui siano previsti dalle norme di natura penale (Codice di Procedura Penale; Leggi speciali).
 
In cosa si differenzia la prassi operativa se il fermato è minorenne o maggiorenne?
Il minorenne è – come giusto che sia – più tutelato. E’ prevista infatti per esso una speciale Giurisdizione (Tribunale per i Minorenni – Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni). Attesa quindi l’incapacità di intendere – assoluta per gli infra 14enni – relativa per i minori da 14 a 18 anni -, oltre a tutte le garanzie previste per una qualsiasi persona maggiorenne, nel caso in cui i carabinieri procedano nei confronti di un minore, dovranno dare immediato avviso alla competente Autorità Giudiziaria oltre all’esercente la patria potestà (genitore/tutore).
Null’altro è pregiudicato in termini di prassi operativa per ciò che concerne quindi segnalazioni ex art.75 DPR 309/90 oltre a perquisizioni e sequestri di sostanze stupefacenti.
 
Dove finiscono le sostanze sequestrate?
All’esito del procedimento penale o amministrativo (ovvero anche nel corso degli stessi procedimenti, quando la sostanza sia stata campionata e ne sia quindi stata accertata qualità e principio attivo) lo stupefacente, con provvedimento della competente Autorità, viene distrutto con il fuoco (normalmente attraverso gli inceneritori presenti sul territorio destinati allo smaltimento e trattamento dei rifiuti).
In presenza di sostanze stupefacenti che risultano non ancora specificatamente inserite nelle tabelle del Ministero della Salute, campioni delle stesse vengono inviati – previa autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria – presso i laboratori del Ministero anzidetto per il conseguente aggiornamento delle citate tabelle.
 
BANCA DATI
Che cos’è la Banca Dati del sistema interforze e che tipologia di dati raccoglie?
La Banca Dati del sistema interforze fornisce il supporto informatico per l’attività delle Forze di Polizia ed assicura la classificazione, l’analisi e la valutazione delle informazioni e dei dati significativi sia per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, che per la prevenzione e la repressione dei reati.
La nuova Banca Dati SDI (il cui acronimo significa Sistema Di Indagine) che è andata a sostituire il vecchio CED (Centro Elaborazione Dati), permette di esplorare anche banche dati esterne collegate, consentendo l’accesso ad una massa considerevole di informazioni.
Le informazioni e i dati raccolti fanno riferimento a notizie risultanti: da documenti conservati dalla Pubblica Amministrazione o da enti pubblici; da sentenze o provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria; da atti concernenti l’istruzione penale o da indagini di polizia.
La persona, sul cui conto sono stati raccolti dati, può rivolgersi al Garante per la protezione dei dati personali (www.garanteprivacy.it) per proporre eventuali reclami o ricorsi (ex art.141 D. Lgs. 196/2003), nel caso in cui ritenga sussistere violazioni della disciplina in materia di trattamento dei dati personali.
 
Chi riceve una segnalazione per detenzione per uso personale di sostanze stupefacenti, in futuro potrà avere problemi con concorsi lavorativi in ambito pubblico? 
Ovvero: si possono svolgere i concorsi per entrare a far parte del corpo dei Vigili del Fuoco (o Esercito o Forze di Polizia o Magistratura), anche se in passato si è stati segnalati per l’art.75?
I provvedimenti adottati ai sensi dell’art.75 DPR 309/90 (c.d. segnalazione) non risulteranno sui certificati penali, essendo esclusivamente di natura amministrativa. La segnalazione può essere usata quindi solo ai fini del procedimento amministrativo in corso, non avendo ripercussioni dirette rispetto al lavoro o alla partecipazione a concorsi pubblici.
D’altro canto, con particolare riferimento alla seconda parte della domanda, debbono essere necessariamente distinti dalla generalità dei concorsi pubblici quelli riferiti a Forze Armate, Forze di Polizia e Magistratura. Per questi è richiesto infatti il requisito essenziale della moralità e condotta incensurabile (art.26 Legge n.53/1989).
Ferma quindi la possibilità comunque di partecipazione a qualsiasi concorso pubblico, l’Amministrazione avrà cura di valutare la presenza o meno del requisito relativo alla condotta incensurabile. Tale valutazione, appartenente a una sfera di giudizio ampiamente discrezionale da parte dell’Amministrazione, pur supportata da elementi di fatto concreti, dovrà senz’altro fare riferimento alla particolarità e delicatezza delle funzioni che il candidato andrà a svolgere ove risultasse vincitore di concorso. Quanto appena detto alla luce delle recenti sentenze da parte della giustizia amministrativa intervenuta in merito (vds. ad esempio la sentenza nr.3929, datata 4 Luglio 2012, della IV Sezione del Consiglio di Stato).
 
E’ possibile chiedere la cancellazione della segnalazione ex art.75 e se sì, dopo quanto tempo e con quali modalità?
I dati acquisiti sono suscettibili di cancellazione ai sensi dell’art.10, comma 5°, della Legge 121/81, solo quando siano erronei o illegittimamente raccolti.
I provvedimenti adottati ai sensi dell’art.75 DPR 309/90 vanno inseriti in Banca Dati solo dopo che sono stati emessi i relativi decreti del Prefetto. I dati relativi alla c.d. segnalazione, nell’ambito dell’instaurato e quindi definito procedimento amministrativo, una volta inseriti nella Banca Dati non vengono più cancellati. Gli stessi transitano in una sottocartella, diventando fruibili, ai fini investigativi, soltanto a personale in possesso di elevati livelli di accesso.
Quando l’interessato abbia provveduto ad adempiere alle prescrizioni o ai divieti irrogati nell’ambito del procedimento amministrativo di cui all’art.75 DPR 309/90 (divieto di espatrio; divieto di conseguire il porto d’armi e di detenere armi, munizioni ed esplosivi; divieto di conseguire la patente di guida), le relative segnalazioni saranno revocate, affinchè non restino ingiustificatamente all’interno della Banca Dati.
 
RILASCIO PORTO D’ARMI
Con una segnalazione per detenzione di sostanze stupefacenti è possibile poter prendere il porto d’armi?
Chiunque sia sottoposto al procedimento amministrativo scaturente dall’art.75 DPR 309/90 potrà subire anche la sanzione amministrativa relativa alla sospensione della licenza di porto d’armi o del divieto di conseguirla per un periodo non inferiore ad un mese e non superiore ad un anno. E’ il Prefetto che, valutata l’entità dell’episodio, determina la durata della misura.
In relazione alla possibilità di poter ottenere – ex novo – il porto d’armi, in presenza di una c.d. segnalazione ex art.75, assume comunque valenza l’aspetto discrezionale di cui gode l’Autorità Amministrativa (Prefetto/Questore) circa il diniego dell’autorizzazione. L’art.43 del R.D. nr.773/31 cita, infatti, tra l’altro: “La licenza può essere ricusata ai …omissis… e a chi non può provare la sua buona condotta o non dà affidamento di non abusare delle armi”.
L’ampia sfera di discrezionalità di cui gode in materia la Pubblica Amministrazione, espressa in un giudizio sintetico–valutativo relativo al complesso della condotta di vita dell’interessato ed alla valutazione prognostica circa l’affidamento che questi darà in futuro sul corretto uso delle armi, ha rilevanza in ordine al preponderante interesse da tutelare, ovvero la salvaguardia dell’ordine e della sicurezza pubblica.
 
In caso di sanzione con sospensione del porto d’armi, si può successivamente riprenderlo?
Vale quanto già detto nella risposta precedente, relativamente al rilascio ex novo del porto d’armi.
Rimane fermo, infatti, l’ampio potere discrezionale del Prefetto o del Questore, relativo alla valutazione prognostica sull’affidabilità circa un corretto uso delle armi in possesso dell’interessato.
 
Fonte: Sostanze.info

martedì 3 settembre 2013

UBRIACONE

Cari Amici Alcolisti Anonimi. Non me ne vogliate per questo post. Lo considero una citazione come tante che mi limito a riportare come sarcastica.

BERLUSCONI E LEGALIZZAZIONE


Lo scorso Sabato Silvio Berlusconi ha sottoscritto una serie di referendum proposti dai Radicali tra i quali l'abrogazione del carcere per i fatti di lieve entità in ambito di sostanze stupefacenti.
Ad esempio:
Ad oggi in Italia è vietata la coltivazione di sostanze stupefacenti fra cui la Marijuana. Chiunque coltivi anche una sola pianta viene incriminato per spaccio.
È giusto? Oppure sbagliato?
Sono subito comparsi articoli di giornale che criticano aspramente l'atto del Premier come se ieri il Pdl si pavoneggiava per aver creato la famosa Fini-Giovanardi ed oggi inserisce la retro. 
A quanto pare il Premier ha dichiarato che personalmente non condivide tutti i referendum ma li approva come tali per dare la possibilità ai cittadini di esprimersi a riguardo. 
Nel frattempo, con tutti i veri problemi che abbiamo in Italia, nasce una polemica mediatica che riempie giornali e da "lavoro" ad alcuni politici ed addetti ai lavori capaci solo di fare le prime donne ed apparire sui media. Penso che in fatto di polemiche inutili e mal interpretate noi italiani deteniamo un guinness insormontabile. 
Come finirà questa storia? Come il classico copione dei referendum proposti da Pannella... 

CANNABIS SINTETICA

Sempre più spesso, le analisi di laboratorio effettuate dalle forze dell'ordine rilevano la presenza di cannabinoidi sintetici in composti vegetali commercializzati come sostanze stupefacenti al posto dei prodotti a base di cannabis.
Uno studio realizzato in Germania ha voluto caratterizzare meglio la tossicità acuta dei cannabinoidi sintetici in base alle esperienze di pazienti ricoverati nei pronto soccorso in seguito a intossicazione acuta causata dall'assunzione di miscele di erbe contenenti tali droghe sintetiche.
Tra il 2008 e il 2011, sono stati dunque selezionati 29 pazienti (25 uomini e 4 donne di età compresa tra i 14 e i 30 anni) ricoverati presso il centro antiveleni di Friburgo in Germania. Sono stati analizzati i livelli di presenza nel sangue di diversi cannabinoidi sintetici.
I disturbi riportati più di frequente sono stati
  • tachicardia,
  • agitazione,
  • allucinazioni,
  • ipertensione,
  • bassi livelli di glucosio nel sangue,
  • carenza di potassio,
  • dolori al torace,
  • attacchi epilettici,
  • spasmi muscolari,
  • psicosi acute.
Alcuni di questi sintomi sono simili a quelli causati dall'assunzione di cannabis, ma l'agitazione, gli attacchi epilettici, l'ipertensione, il vomito e la carenza di potassio sembrano essere causati solo dai cannabinoidi sintetici.

Ricevo come mail informativa dagli amici del centro Narconon Astore i quali riportano come fonte:
Hermanns-Clausen M., Kneisel S., Szabo B., Auwarter V., Acute toxicity due to the confirmed consumption of synthetic cannabinoids: clinical and laboratory findings, Addiction, Volume 108, Issue 3, March 2013, Pages: 534–544 

giovedì 22 agosto 2013

I COLORI DELLA VITA


Tu sei l’unico disegnatore della tua vita, sei il pastello che colora la tua strada, l’acqua che rinfresca la tua giornata, sei il musicista della tua colonna sonora, lo scrittore della tua storia, il pittore del quadro in cui vivi, tu sei tutto quello che ti circonda, la vita è tua, il resto è solo un contorno.
Osho

DOLORE E FELICITA'


Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la stessa stanza d'ospedale.
A uno dei due uomini era permesso mettersi seduto sul letto per un'ora ogni pomeriggio per aiutare il drenaggio dei fluidi dal suo corpo.
Il suo letto era vicino all'unica finestra della stanza. L'altro uomo doveva restare sempre sdraiato.
Infine i due uomini fecero conoscenza e cominciarono a parlare per ore. Parlarono delle loro mogli e delle loro famiglie, delle loro case, del loro lavoro, e dei viaggi che avevano fatto.
Ogni pomeriggio l'uomo che stava nel letto vicino alla finestra poteva sedersi e passava il tempo raccontando al suo compagno di stanza tutte le cose che poteva vedere fuori dalla finestra.
L'uomo nell'altro letto cominciò a vivere per quelle singole ore nelle quali il suo mondo era reso più bello e più vivo da tutte le cose e dai colori del mondo esterno.
La finestra dava su un parco con un delizioso laghetto.
Le anatre e i cigni giocavano nell'acqua mentre i bambini facevano navigare le loro barche giocattolo.
Giovani innamorati camminavano abbracciati tra fiori di ogni colore e c'era una bella vista della città in lontananza.
Mentre l'uomo vicino alla finestra descriveva tutto ciò nei minimi dettagli, l'uomo dall'altra parte della stanza chiudeva gli occhi e immaginava la scena.
In un caldo pomeriggio l'uomo della finestra descrisse una parata che stava passando.
Sebbene l'altro uomo non potesse sentire la banda, poteva vederla con gli occhi della sua mente così come l'uomo dalla finestra gliela descriveva.
Passarono i giorni e le settimane.
Un mattino l'infermiera del turno di giorno portò loro l'acqua per il bagno e trovò il corpo senza vita dell'uomo vicino alla finestra, morto pacificamente nel sonno.
L'infermiera diventò molto triste e chiamò gli inservienti per portare via il corpo.
Non appena gli sembrò appropriato, l'altro uomo chiese se poteva spostarsi nel letto vicino alla finestra.
L'infermiera fu felice di fare il cambio, e dopo essersi assicurata che stesse bene, lo lasciò solo.
Lentamente, dolorosamente, l'uomo si sollevò su un gomito per vedere il mondo esterno.
Si sforzò e si voltò lentamente per guardare fuori dalla finestra vicina al letto.
Essa si affacciava su un muro bianco.
L'uomo chiese all'infermiera che cosa poteva avere spinto il suo amico morto a descrivere delle cose così meravigliose al di fuori da quella finestra.
L'infermiera rispose che l'uomo era cieco e non poteva nemmeno vedere il muro.
"Forse, voleva farle coraggio" disse.
Vi è una tremenda felicità nel rendere felici gli altri, anche a dispetto della nostra situazione.
Un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata. 
Non so chi abbia scritto tutto ciò. L'ho trovata sul web. Mi è piaciuta tanto.

domenica 18 agosto 2013

ASSOCIAZIONE GLI AMICI DELLA VITA

Anche quest'anno l'Associazione Gli Amici della Vita riprende le sue attività con l'inizio dell'anno scolastico.
L'intento? Quello di parlare di droghe. Di capire, discutere, sviluppare momenti di riflessione. 
Con i giovani si tende a disquisire sui luoghi comuni: "la canna fa meno male della sigaretta - smetto quando voglio - io non sono uno stupito - bevo consapevolmente - la cocaina è gestibile, l'ero no." Ed altri ancora.
Anche molti adulti possiedono lacune enormi. Diversi pensano che fuori dalle scuole ci siano gli spacciatori intenti a regalare dosi, magari sotto forma di caramelle. Oppure che nella discoteca qualcuno ponga la dose nel bicchiere a scapito dell'ignaro bevitore. Ma quando mai qualcuno ti regala delle dosi? 
Il problema dello spacciatore non è quello di procurarsi la clientela. Quella non manca. Il problema dello spacciatore è quello di non farsi arrestare e l'ultimo dei suoi pensieri è quello di regalare dosi a chi non le vuole e potrebbe riconoscerlo e denunciarlo. 
Il modo migliore per aiutare i nostri figli è quello di informarli correttamente e poi decideranno loro cos'è giusto o sbagliato.
Per maggiori informazioni visita il sito web www.prevenzionedroghe.org

domenica 4 agosto 2013

CANNAIOLI

Trattando l’argomento droghe continuo ad impattermi in cannaioli convinti che sputano sentenze, trattano male chiunque possiede un’idea contraria e molto altro ancora.
Questa mattina è il turno dell’ennesimo: “La cannabis viene usata in medicina per fini terapeutici in molti stati. Bla...bla... Il tutto condito con insulti vari”.
1° Caro cannaiolo, rendiamoci conto che al mondo esistono 6 miliardi di persone. Potresti accettare l’idea che qualcuno la pensa diversamente da te senza essere per forza un ignorante? Tutti con le stesse idee politiche? Musicali? Ecc... Che tristezza! 
Se sei convinto che chi non la pensa come me sia un coglione ignorante, mi sorge il terribile dubbio che i coglioni ignoranti non siano loro.
2° È da oltre un secolo che la Farmaceutica mondiale utilizza sostanze tossiche per fini terapeutici: Oppiacei, Cocaina, Anfetamine ed altro ancora. Molte di queste sono sostanze di derivazione naturale. Secondo te le parole: Terapeutico - Utilizzo Farmaceutico - Fa bene - Salutare, sono tutti sinonimi? Se sono sinonimi significa che la Morfina, ansiolitici ed antidepressivi sono salutari e fanno benissimo! Prova a cercare su internet gli effetti collaterali di queste sostanze.
3° Effettivamente esistono persone che traggono enormi benefici assumendo il principio attivo della cannabis (THC). Vaporizzandolo, prendendolo in tisane o pastiglie. Chi se la vuole fumare per sballare senza avere alcuna patologia specifica, come lui non vuole che gli altri gli rompano i coglioni, esistono altri che preferirebbero non ascoltare le sue patetiche giustificazioni.
Coprirsi e giustificarsi dietro chi la cannabis la usa per riuscire ad alzarsi da una sedia a rotelle è ignobile e vergognoso.
Capisco che esistono diversi “falsi esperti” che parlano a vanvera e dicono cazzate assurde ma non sono tutti come loro.
Se vuoi fumare fuma. Sono felice per te. Hai il diritto di decidere cosa fare o non fare nella tua vita e pretendere che gli altri rispettano la tua decisione. Se vuoi avere dei diritti, impara a rispettare quelli degli altri.

domenica 14 luglio 2013

PETIZIONI ONLINE


Hai firmato una petizione online? Se è la prima volta che lo fai, ti sei accorto che hai iniziato a ricevere nuove mail promozionali da siti porno, gioco d’azzardo oppure da multinazioni come banche, assicurazioni, settore alimentare ecc...?
Ora ti spiego cosa succede.
La petizione o sondaggio d’opinione non ha alcun valore legale. Serve soltanto a sensibilizzare l’opinione pubblica e/o valutare la popolarità o accettazione di determinate situazioni, leggi, decreti ecc...
Legalmente un sondaggio, petizione o petizione online è carta straccia.
O meglio, a qualcuno serve. Serve a chi amministra il sito per raccimolare milioni di indirizzi mail per fini ben differenti da quelli dichiarati.
La costituzione italiana, attraverso gli Art. 138 e 75 autorizza ogni cittadino a proporre un referendum.
L’Art. 138 permette di richiedere modifiche di legge a leggi pubblicate ufficialmente. Questo tipo di referendum possono essere richiesti soltanto nei tre mesi successivi alla pubblicazione della legge.
L’Art 75 estende l’utilizzo del referendum anche ad altre situazioni come la modifica di vecchie leggi o l’abrogazione di atti di varia forma. Pertanto è l’Articolo Maggiormente utilizzato.
Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto o di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.
La Legge n° 352 del 25 maggio 1970 specifica le procedure amministrative per richiedere ed effettuare un referendum.
Art. 7.
Al  fine  di raccogliere le firme necessarie a promuovere da almeno 500.000  elettori  la richiesta prevista dall'articolo 4, i promotori della  raccolta, in numero non inferiore a dieci, devono presentarsi, muniti  di  certificati  comprovanti  la  loro iscrizione nelle liste elettorali  di  un  comune  della  Repubblica, alla cancelleria della Corte  di  cassazione,  che  ne da' atto con verbale, copia del quale viene rilasciata ai promotori. Di  ciascuna  iniziativa  e' dato annuncio nella Gazzetta Ufficiale del  giorno  successivo  a  cura dell'Ufficio stesso; in esso vengono riportate le indicazioni prescritte dall'articolo 4. Per la raccolta delle firme devono essere usati fogli di dimensioni uguali a quelli della carta bollata ciascuno dei quali deve contenere all'inizio  di  ogni  facciata,  a  stampa  o  con stampigliatura, la dichiarazione  della  richiesta  del  referendum,  con le indicazioni prescritte dal citato articolo 4. Successivamente   alla   pubblicazione   nella  Gazzetta  Ufficiale dell'annuncio  di  cui  al  primo  comma,  i fogli previsti dal comma precedente  devono  essere  presentati  a  cura  dei  promotori, o di qualsiasi elettore, alle segreterie comunali o alle cancellerie degli uffici  giudiziari.  Il  funzionario  preposto  agli  uffici suddetti appone  ai  fogli il bollo dell'ufficio, la data e la propria firma e li restituisce ai presentatori entro due giorni dalla presentazione.

Se non servono le petizioni online, perché vengono fatte?
Firmando una petizione online sui pomposi siti come petizioni.it, petizionepubblica.it o avaaz.org hai dato la tua mail ed hai cliccato sull’accettazione della privacy. Immagino senza leggere la legge sulla privacy.
Ad esempio, se hai firmato su petizionepubblica.it hai approvato:
(N.B. Gli errori di battitura sono effettivi errori riportati dal sito in questione. Mi sono limitato a fare un copia-incolla)
4)  Cookies

O site Petizione Pubblica Il sito puo installare e inviare cookies Petizione Pubblica al computer del visitatore registrato, purché questa opzione sia attiva sul computer utilizzato per navigare.
Gli sponsor o altre società presenti sul sito Petizione Pubblica possono raccogliere e usare le tue informazioni, su questo e altri siti, per mostrarti annunci pubblicitari su prodotti e servizi di tuo interesse.
Oppure:
Le Informazioni Utente inviateci tramite il Sito web Firmiamo saranno utilizzate per gli scopi descritti in questo documento sulla privacy o inrilevanti parti del Sito web Firmiamo.it
Potremo utilizzare le Informazioni Utente per:
inviarvi la nostra newsletter ed altre comunicazioni di marketing relative alla nostra attivita o alle attivita di terzi accuratamente selezionati che potremo ritenere di vostro interesse, attraverso email o simile tecnologia; qualora decideste di completare la registrazione per i nostri servizi firmando una petizione, sara obbligatorio autorizzarci temporaneamente all’invio di email di informazioni di marketing da parte nei nostri sostenitori, nei termini sopra descritti, in quanto cio ci consente di sostenere le spese per il servizio a Voi reso;
Nel caso di firmiamo.it il proprietario e detentore dei dati è la londinese Digitalgraund LTD. Guarda chi sono i loro clienti direttamente dal loro sito: http://digitalground.co.uk/customers.html
Se hai firmato una loro petizione stai ricevendo mail promozionali da queste multinazionali. Li hai autorizzati tu!
Avaaz.org ad oggi ha 24.500.000 utenti registrati in tutto il mondo. Come da legge sulla privacy istalla cookies anche sulla posta elettronica del tuo computer ed il fondatore fa parte del Consiglio Consultivo della Rockfeller Fundation e non solo. Il nome Rockfeller non ti dice niente? Fai un giro su internet.

martedì 18 giugno 2013

AFGHANISTAN LA GRANDE BUGIA

Il 20 Settembre 2001 un'imponente forza armata coordinata dalle Nazioni Unite parte alla volta dell'Afghanistan. Qualcuno ha stabilito che Bin Laden è l'autore dell'attacco al World Trade Center. Uno degli scopo principali è quello di debellare la produzione di Oppio così da "tagliare" una delle più importanti fonti di reddito per i Talebani.
Le Nazioni Unite, utilizzando sofisticati sistemi satellitari, misurano gli ettari di terreno che i contadini afghani destinano alla produzione di papavero da oppio. Il risultato è che nel 2000 venivano utilizzati 82000 ettari e nel 2001 soli 8000. 
Un'importante vittoria delle forze armate! Urlano ancora oggi le testate giornalistiche. 
Domanda: Com'é possibile che siano stati i contingenti di pace a far crollare la produzione di oppio se sono arrivati soltanto alla fine di Dicembre 2001? Infatti le cause sono da ricercarsi altrove. 
Una domanda sorge spontanea: Se la produzione di oppio è calata del 90% senza i contingenti militari, nel 2002 sarà scesa ancora di più? SBAGLIATO! Nel 2002 sono stati coltivati 74000 ettari e nel 2003 80000. 
I contingenti militari hanno una scusante: Sino alla fine del 2003 hanno operato soltanto nell'area limitrofa a Kabul e non erano in grado di influenzare positivamente la produzione di oppio su tutto il territorio nazionale. 
Sicuramente non hanno più scusanti nel 2004 dove si intensificano le operazioni.
RISULTATO? 131000 ettari. 

Praticamente dal 2001 al 2004 un incremento del 163%. MENO MALE CHE DOVEVANO CONTRASTARE LA PRODUZIONE DI OPPIO! 
Non voglio criticare l'operato dei militari. Voglio denunciare chi manipola le guerre dichiarando falsi intenti umanitari. Nessuna guerra ha mai posseduto intenti umanitari ma tutte sono state falsamente dichiarate umanitarie. 
Per alcune persone le guerre sono una grossa fonte di denaro. Non a caso le banche investono enormi quantità di denaro in armi. Alcune nazioni possiedono l'oro nero. Interessano particolarmente a chi gestisce e controlla il mercato del petrolio. L'Afghanistan è una di queste. 
La verità è che stiamo finanziando un contingente di pace per fini privati e commerciali. La produzione di oppio ed il debellare il potere Talebano sono solo delle scusanti. 

sabato 15 giugno 2013

DROGA RUSSA - KROKODIL


Nell’ultimo anno ha fatto scalpore la “nuova” droga chiamata Krokodil - Coccodrillo. La droga divenuta famosa in Italia per un servizio del programma: Le Iene. 
Come TUTTE le sostanze tossiche il Krokodil non è una nuova droga. NON ESISTONO NUOVE DROGHE. Le sostanze tossiche sono già state sperimentate e quasi tutte commercializzate dalle industrie farmaceutiche prima di essere etichettate droghe, dannose ed illegali.
La base del Krokodil è la desomorfina. Una sostanza oppiacea inventata nel 1932 negli Stati Uniti. Fu commercializzata in Svizzera con il nome di Permonid - Roche. Quella che ora viene prodotta clandestinamente in russia non è altro che desomorfina fatta clandestinamente in casa sintetizzando alcune sostanze.
Il Krokodil produce gravi danni ai tessuti. Le autorità russe sono da tempo a conoscenza del problema ma ancora oggi non esiste alcuna soluzione adeguata.
Mi correggo, una soluzione ci sarebbe ed è anche molto semplice: Per produrre il Krokodil serve la codeina e l’unico sistema per procurarla è acquistare farmaci a base di codeina come ad esempio: il Terpincod, il Codelac e il Pentalgin, tutti prodotti dalla Pharmstandard, la principale compagnia farmaceutica russa. 
BASTA VIETARE IL COMMERCIO DI QUESTI FARMACI!
Sembra semplice ma come sappiamo alcune farmaceutiche sono molto potenti e poco propense ad avvallare qualsiasi legge o normativa che influenzi negativamente i loro profitti.
Vietare questi farmaci perché muoiono delle persone? Ma siamo matti - Si mettono a repentaglio le nuove Mercedes per i dirigenti Pharmastandard? Gli utili caleranno dello 0,2%! Fanculo i tossici - Lunga vita al portafoglio!
Intanto anche in Germania si inizia a registrare casi di decessi per uso di Krokodil.

ADHD - BAMBINI IPERATTIVI


Confessione shock sul letto di morte dell'inventore dell'ADHD: "L'ADHD è una malattia fittizia"
La Commissione consultiva nazionale svizzera sull'etica biomedica (NEK, Presidente: Otfried Höffe) ha aspramente commentato l'uso del Ritalin, il farmaco per l'ADHD, nel suo scritto del 22 novembre 2011 intitolato "Il miglioramento dell'uomo mediante agenti farmacologici", in cui afferma che il consumo di agenti farmacologici altera il comportamento del bambino senza alcun contributo da parte sua: si ottiene, così, una interferenza nella libertà e nei diritti del bambino perché gli agenti farmacologici inducono cambiamenti comportamentali, ma non arrivano ad educare il bambino su come realizzare questi cambiamenti in modo autonomo. 
Il bambino viene così privato dell'essenziale esperienza di apprendimento su come agire autonomamente, con conseguente notevole limitazione della sua libertà e alterazione del proprio sviluppo della personalità.
I critici allarmati per il disastro Ritalin ricevono ora supporto da una fonte del tutto inaspettata: il settimanale tedesco Der Spiegel ha citato nella sua storia di copertina del 2 febbraio 2012 lo psichiatra americano Leon Eisenberg. Nato nel 1922, figlio di immigrati ebrei russi, era il "padre scientifico dell'ADHD" e ha affermato all'età di 87 anni, sette mesi prima della sua morte, nella sua ultima intervista: "L'ADHD è un ottimo esempio di una malattia fittizia".
Dal 40 anni, però, la "malattia" di Leon Eisenberg infesta i manuali diagnostici e statistici, prima come " reazione ipercinetica dell'infanzia", ora come "ADHD". L'uso di farmaci per l'ADHD in Germania è aumentato in soli diciotto anni da 34 kg (nel 1993) a un record di non meno di 1760 kg (nel 2011) – che è un aumento di 51 volte tanto nelle vendite! Negli Stati Uniti un ragazzo di dieci anni su 10 già ingoia un farmaco per l'ADHD su una base quotidiana. Con una tendenza crescente.

Cosa dire del "padre scientifico dell'ADHD"?

La sua carriera fu notevolmente ripida, e la sua malattia "fittizia" ha portato a un vertiginoso aumento delle vendite. Eisenberg ha servito nel "Comitato per il DSM V e per l'ICD XII, e nell'American Psychiatric Association" dal 2006 al 2009, e ha ricevuto il "premio Ruane per la ricerca psichiatrica su bambini e adolescenti". E' stato un leader in psichiatria infantile per più di 40 anni per il suo lavoro in studi farmacologici, ricerca, insegnamento e politica sociale e per le sue teorie sull'autismo e la medicina sociale...
E' stato un membro del "Organizing Committee for Women and Medicine Conference", alle Bahamas, dal 29 novembre al 3 dicembre 2006, per la Josiah Macy Foundation (2006)". La Josiah Macy Foundation ha organizzato conferenze con agenti dell'intelligence dell'OSS, e della CIA più tardi, come Gregory Bateson e Heinz von Foerster durante e molto tempo dopo la seconda guerra mondiale.
Tali gruppi hanno commercializzato la diagnosi di ADHD al servizio del mercato farmaceutico e fabbricato su misura per lui un sacco di propaganda e pubbliche relazioni. È questo ciò che lo psicologo americano Lisa Cosgrove e altri investigatori hanno trovato nel loro studio sui legami finanziari tra i membri del gruppo del DSM-IV e l'Industria farmaceutica.
Hanno trovato che dei 170 membri del pannello del DSM, 95 (il 56%) avevano una o più associazioni finanziarie con le aziende dell'industria farmaceutica. Il 100% dei membri dei pannelli sui 'Disturbi dell'umore', la 'schizofrenia e altri disturbi psicotici' avevano legami finanziari con le aziende farmaceutiche. I collegamenti sono particolarmente forti in quelle aree diagnostiche dove i farmaci sono la prima linea di trattamento per i disturbi mentali". E per la prossima edizione del manuale, la situazione è invariata. "Lo stesso vocabolario della psichiatria è ora definito a tutti i livelli dall'industria farmaceutica" ha detto il dottor Irwin Savodnik, assistente professore clinico di psichiatria presso l'Università della California di Los Angeles.
Questo è ben pagato. Un solo esempio: il vicedirettore dell'unità di psicofarmacologia pediatrica al Massachusetts General Hospital e professore associato di psichiatria presso la Harvard Medical School ha ricevuto "1 milione di dollari in guadagni dalle aziende di farmaci tra il 2000 e il 2007". In ogni caso, nessuno può facilmente aggirare la testimonianza del padre di ADHD: "L'ADHD è un primo esempio di una malattia fittizia".
Il compito di psicologi, educatori e medici non è quello di mettere i bambini sotto farmaci solo perché l'intera società non può gestire i prodotti delle teorie sbagliate di qualcuno, dandoli così in pasto alle società farmaceutiche. Ritorniamo piuttosto al principio di base che è quello di far acquisire al bambino responsabilità personale sotto una guida esperta – come la famiglia e la scuola: In questi campi, il bambino dovrebbe essere in grado di crescere, anche mentalmente.
Da un articolo di Moritz Nestor
Articolo originale: http://www.currentconcerns.ch/index.php?id=1608 (versione pdf)

giovedì 6 giugno 2013

CRISTIANA F. - PROTAGONISTI


CRISTIANA F. - Noi i ragazzi dello Zoo di Berlino.
Che fine hanno fatto i protagonisti?

Christiane vera Felscherinow (Alias Cristiana F.) le ultime notizie risalgono al 2009. Sempre tossicodipendente. La madre di Christiane dichiara che sta seguendo un programma di recupero a base di metadone nel vano tentativo di riacquistare l’affidamento del figlio da parte dell’assistenza sociale.

Detlef è riuscito a ricrearsi una vita sana. Anche se dichiara di aver ancora difficoltà di caratteri psichico legate all’uso di eroina.

Babsi è morta per overdose poco dopo l’uscita del film. Aveva solo 14anni.

Stella è morta nel 2004. Alcolismo.

Kessi, la compagna di liceo che portò Cristiana alla discoteca alla discoteca Sound. Di lei non si sa niente.

Atze, il primo fidanzato di Cristiana è morto per overdose nel 1977.

Axel anche lui muore per overdose nel 1977.