giovedì 1 maggio 2014

TEODORICO MOTTA

Vuoto a rendere?!

Tra effimere righe 
pagine intrecciaron vite
Sull'orlo d'un bicchiere ricordi...
Un tuffo 
per perdersi nel profondo
per bersi il buio
Il vuoto...
D'un fiato.


Teodorico Motta


Grazie caro Teo per avermi fatto condividere questi splendidi versi.

venerdì 25 aprile 2014

ENRICO COMI - SPETTACOLO STUPEFATTO

Non mancare alla prossima replica:
STUPEFATTO  ...avevo 14 anni, la droga molti più di me...
Sabato 26 Aprile ore 21:00 - Teatro San Marco - Cologno Monzese.


EROaZERO di ENRICO COMI

Mi avevano parlato di lei. Mi era stata presentata come una serpe. Una Vanda Marchi all’ennesima potenza. Pensavo: “stronza non mi avrai mai”. Avevo 17anni quando inaspettatamente ha bussato alla mia porta. Non mi sembrava così malvagia. Poi, forse per un momento di debolezza condita con un pizzico di noia e curiosità… sono uscito con lei. Fu amore.
Devo ammetterlo l’ho amata alla follia. Con lei sentivo di poter fare tutto. Adulta, saggia, matura ed esperta. Voleva continuamente possedermi ed io, inconsapevolmente accecato dalla sua sensualità, non facevo altro che assecondare ogni suo desiderio.
Ho cercato di rispettarla ma, con il passar del tempo, lei non ha rispettato me. Iniziava a negarsi. A volte era scontrosa ed io impazzivo. Usciva con altri e ciò mi faceva impazzire. Ma poi… poi la perdonavo. Ero uno schiavo che perdonava e venerava la sua Regina.
Ha invaso e permeato i miei sogni. Mi ha quasi strappato l’anima non facevo altro che pensarla. Con il passare degli anni ho finto per odiarla. Ma alla fine ero sempre li. Mi bastava un suo sguardo… un sorriso… anche una smorfia.
Dopo anni di fuggiaschi e clandestini incontri mi abbandonò. L’oblio, il vuoto ed io li al centro. Privo d’ogni sensibilità emotiva. Incapace di reagire e vedere un timido spiraglio di luce.

PROGETTO NO ALLA DROGA

Istituto Floriani. Un progetto che sta dando enormi risultati. L'educatore Raffaele Rufo ha saputo coinvolgere gli studenti che si stanno dimostrando degli eccellenti primi attori. Il messaggio? Più forti senza droga.

domenica 2 marzo 2014

VUOI FUMARE... DEVI PAGARE

Forse il XXI° secolo apparirà sui libri di storia come il secolo della manipolazione finanziaria mondiale. Il secolo del monopolio delle multinazionali petrolifere, farmaceutiche, belliche e dei biechi giochi finanziari.
Cosa centra la cannabis con tutto ciò? Nel 1941, proprio mentre i magnati del petrolio stavano costruendo le basi del loro impero, eliminando chiunque poteva indebolire o minare i loro gadagni, Henry Ford costruiva un innovativo prototipo di auto: La “Hemp Body Car” (trad. Auto di Canapa). Si tratta di un’auto costruita utilizzando materiale plastico derivante dai semi di soia e canapa. Il carburante stesso era derivato dai semi di canapa. 
Questo ha dimostrato che la cannabis poteva essere utilizzata ad uso industriale come carburante, matere plastiche oltre a stoffe e molto altro ancora. 
Qualche anno più tardi, nel 1950, succede un fatto alquanto strano: La cannabis viene vietata in Italia perché considerata una droga. 
Perché è strano questo fatto? Solitamente, quando una sostanza viene vietata o una legge vieta comportamenti considerati non etici per la società, si tratta di decisioni basate sull’esperienza. Nel 1950 in Italia ed in Europa erano pochissimi i consumatori di cannabis e non sussistevano evidenze di un reale danno al benessere comune. Inoltre diverse aziende manufatturiere e contadini stessi basavano la loro economia sulla produzione di tessuti e corde di canapa. Perché senza evidenze tangibili sulla pericolosità della cannabis, anzi con evidenze dimostrabili sulla potenzialità industriale della stessa, lo stato italiano la vieta? Quando una cosa sembra strana domandati: “Chi ci guadagna?” E spesso ciò che appare strano risulta immediatamente comprensibile. 
In questo caso a guadagnarci sono le multinazionali del petrolio! Multinazionali che nel 1950 avevano già conosciuto le aule dei tribunali italiani a causa delle loro corruzioni con importanti esponenti politici.
A riconferma di tutto ciò basta pensare che droghe ben più devastanti erano legali ed acquistabili in qualsiasi farmacia senza alcuna ricetta (morfina, anfetamine e barbiturici). Mentre la cannabis era bandita dalla legge. Soltanto nel 1972 le anfetamine vengono inserite nella tabella delle droghe e successivamente anche la morfina. 
Ad oggi il business legato all’uso della cannabis non passa inosservato a chi controlla le “stanze dei bottoni” internazionali. Se il mercato della cannabis terapeutica e ricreativa tornasse ad essere liberalizzato, il business passerebbe dalle mani dei trafficanti a quelle delle farmaceutiche licenziatarie. 
In conclusione, non pensate che legalizzando la cannabis terapeutica o ricreativa la legge vi consenta di coltivarla in casa. La contivazione in ambito familiare sarà sempre proibita. Mina il guadagno delle lobby ed il nostro governo non potrà estorcervi il pizzo (tasse) pertanto... Se vuoi fumare devi pagare.
Non ci credi? Nel 2013 alcune regioni italiane approvano l’utilizzo della cannabis terapeutica. Una di queste è la Toscana. Il testo riporta anche la decisione di aprire un centro locale per la contivazione e sperimentazione della cannabis terapeutica. Il giorno successivo il nostro governo interviene per effettuare una correzione sul decreto toscano. Indovina cosa è stato modificato? L’apertura del centro di coltivazione sperimentale OVVIO!
Quando verrà legalizzata la coltivazione sarà affiliata a società legate al nome del magnate finanziario internazionale George Soros. Così come è successo in varie nazioni europee. 
La cannabis è una sostanza tossica e come tutte le sostanze tossiche ha la caratteristica di stimolare, sedare (a seconda delle quantità somministrate) o agire come analgesico (antidolorifico). Con questi suoi effetti trova applicazione nel campo farmaceutico ma non curativo. Tutte le altre sostanze tossiche sono state usate o vengono usate in ambito farmacologico: Morfica, coca, LSD, anfetamine e via via tutte le altre. Il petrolio stesso è una sostanza tossica e prima di essere conosciuto come carburante, era un farmaco!

In tutta questa storia chi vuole legalizzare evidenzia solo ciò che a lui interessa e chi vuole penalizzare e vietare fa lo stesso. Le due fazioni si alternano poi in uno stupido gioco di ragione o torto che alla fine giova solo agli speculatori. I quali, da esperti burattinai, contano il patrimonio che accumulano.

sabato 8 febbraio 2014

LOMBARDIA DEPENALIZZAZIONE CANNABIS

La Regione Lombardia respinge la depenalizzazione della Cannabis.
Appena una regione approva la depenalizzazione della Cannabis, la notizia fa eco fra i blog ed i social network. Questa volta ne parlano in pochi.
Martedì 4 febbraio il provvedimento è arrivato al vaglio della Regione Lombardia firmato: Lucia Castellano (Patto Civico di Sinistra).
L’esito delle votazioni è stato: 22 favorevoli (PD, Patto Civico e M5S) e 37 contrari (Fi, Ncd, Lega e Gruppo Maroni presidente) consiglieri astenuti 7.
Simona Bordonali, assessore regionale alla Sicurezza: "Sono assolutamente contraria perché non è questo il mezzo per risolvere il problema", ha subito messo in chiaro l'esponente della Lega, convinta che anzichè depenalizzare il consumo di cannabis sia "essenziale lavorare su politiche di prevenzione e formazione".

Fonte: repubblica.it

ARTICOLO ENRICO COMI

Mi piace trovare articoli scritti da studenti che partecipano agli incontri di prevenzione. Emozionanti e sinceri.
Clicca qui

venerdì 7 febbraio 2014

LA PREVENZIONE È LA SOLUZIONE

Ecco il testo di una delle tante mail che mi commuovono:
Sono una studentessa che ha assistito al suo incontro qualche settimana fa..
Le devo un enorme ringraziamento,è stata un'immensa fortuna ascoltarla.
Siamo stati in silenzio per due ore incantati dalle sue parole,così forti,sincere.
E la ringrazio per aver fatto questa sua scelta,di condivisione,di parlare a centinaia di ragazzi e di raccontare la sua esperienza,e di farlo in quel modo,caspita,conosco gente che non segue cinque minuti di spiegazione in classe e alla fine del suo incontro non aveva ancora aperto bocca!
Avrei voluto scendere a stringerle la mano ma mi imbarazzo abbastanza facilmente :)

lunedì 27 gennaio 2014

DEFINIZIONE DI GUERRIERO By TORO SEDUTO

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica se stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a se stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro Seduto

domenica 26 gennaio 2014

PANORAMA INTERVISTA A ENRICO COMI

Anche in Italia si inizia ad abusare dei farmaci prescritti. Panorama si interessa a questo fenomeno.

CLICCA QUI

venerdì 3 gennaio 2014

SISA LA NUOVA DROGA GRECA

Si chiama Sisa, la nuova droga che da tempo viene prodotta e spacciata in Grecia. Non vi spiego come viene prodotta. Non è giusto dare nuove idee per "sballare" i metodi esistenti e conosciuti in Italia sono già troppi. 
Sono diverse le nazioni dove si riscontra un utilizzo crescente delle cosiddette: droghe "low cost". 
Prodotte con farmaci, acidi, vernici, fertilizzanti ed altro ancora. Tutte sostanze di facile reperibilità e basso costo. 
Il comun denominatore è che si tratta di droghe utilizzate da tossicodipendenti conclamati non da giovanissimi che si avvicinano al mondo delle droghe. 
Vedi la nota Krokodil utilizzata in Russia.
Visto e considerato l'incremento su scala mondiale nell'uso di questa classe di droghe, non mi stupirei se in Italia ne vedremo "nascere" una nel prossimo futuro. 
Non dimentichiamoci che mentre diverse migliaia di persone sono dedite al recupero e prevenzione altrettanti sono impegnati nella produzione e spaccio. Se analizziamo i due "gruppi" in base ai risultati ottenuti e li paragoniamo a due squadre di calcio... direi 1-5 per gli spacciatori. Per ora! Dobbiamo fare MOLTO di più ma soprattutto lavorare su metodi e programmi efficaci non cose inutili e futili. Gli spacciatori stanno vincendo perché si impegnano attivamente, guardano i risultati e non le etichette o le apparenze. Sono organizzati ed hanno risorse economiche. Il mondo della prevenzione e recupero (preso globalmente) è disorganizzato, fondi gestiti male e vertici più interessati alle apparenze che ai risultati. 
Intanto ogni volta che le lancette compiono un giro sul quadrante abbiamo giovani che iniziano per la prima volta ad utilizzare droghe!