sabato 29 ottobre 2011

DIPENDENZA DA FUMO

Il seguente articolo, apparso su varie testate giornalistiche circa un anno fa, dimostra come si sperpera il denaro destinato alla ricerca. Attraverso queste "ricerche" che NOI finanziamo, vengono realizzati farmaci che NOI paghiamo. Il problema delle dipendenze non è un fattore genetico o farmacologico. Lo dimostra il fatto che negli ultimi anni molte persone smettono di fumare grazie ad un libro non grazie a farmaci o cerotti vari. Perché la farmacologia non ammette che questo libro aiuta molti a smettere? Perché non viene venduto nelle farmacie? Perché a loro non interessa la nostra salute ma interessa vendere prodotti commerciali brevettabili, che garantiscano introiti. 


ARTICOLO :
I ricercatori della Fondazione Istituto nazionale dei tumori di Milano (Irccs) hanno scoperto che la predisposizione alla dipendenza dalla nicotina e il pericolo di sviluppare un tumore ai polmoni sono parzialmente scritti nel nostro patrimonio genetico. Gli scienziati, diretti da Tommaso Dragani, hanno, infatti, identificato un gene, il Chrna5, responsabile della maggiore inclinazione all'abitudine di fumare e collegato al rischio di cancro polmonare. La ricerca, finanziata da Airc e pubblicata dal Journal of the National Cancer Institute, porta a compimento il lavoro avviato da studi condotti negli scorsi su migliaia di individui da grossi consorzi internazionali.
Una scoperta utile - si spiega - anche per quei fumatori che vorrebbero smettere perchè adesso i ricercatori hanno un nuovo "bersaglio" da colpire con farmaci mirati contro il responsabile genetico della dipendenza da nicotina, ma anche con la messa a punto di supporti psicologici più intensi.
"Con questa ricerca abbiamo, finalmente, identificato il gene coinvolto, il Chrna5, e il meccanismo molecolare responsabile dell'attitudine alla nicotina", ha spiegato Stefania Falvella, prima autrice del lavoro, "In sostanza, abbiamo scoperto che varianti presenti nel Dna degli individui a più elevato rischio sia di cancro polmonare che di abitudine al fumo causano una riduzione dei livelli del prodotto di questo gene".

"Finora - ha aggiunto Dragani - era stata individuata un'ampia regione del cromosoma 15 contenente sei geni associata all'abitudine al fumo di sigaretta, al rischio di cancro polmonare e di malattie vascolari I ricercatori non erano pero' riusciti a individuare il singolo gene coinvolto, ne' a capire il motivo per cui alcuni individui hanno una maggiore predisposizione a fumare sigarette rispetto ad altri".
Confrontando il dna dei forti fumatori con quello dei non fumatori e il dna di persone sane con quello di persone con un carcinoma polmonare o con malattie vascolari, gli studi precedenti avevano, infatti, permesso di individuare in modo chiaro e inequivocabile l'esistenza di un preciso legame fra il genoma e i comportamenti nei confronti del tabacco. L'anno scorso, poi, il gruppo dell'Istituto Tumori di Milano, sulla rivista Clinical Cancer Research, aveva sia confermato ed esteso i dati dell'associazione tra la regione del cromosoma 15 e il rischio di tumore polmonare anche nella casistica italiana, sia dimostrato che due dei geni localizzati in questa regione (Chrna3 e Chrna5) erano associati anche ad alterazioni dei livelli quantitativi di espressione nel tessuto tumorale polmonare rispetto al tessuto normale.

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