Voglio sottoporre due articoli usciti negli ultimi due giorni. Giovanardi parla di calo nel consumo ed azione di prevenzione capillare nelle scuole. Però, chiedendo ad insegnanti non solo non sanno quale sia questa azione capillare ma se qualche anno fa potevano investire poche centinaia di euro in attività di prevenzione, oggi il 50% delle scuole non ha un solo euro a disposizione.
Analisi sulle acque reflue? A quanto pare i dati dell'Istituto Negni non collimano con quelli nazionali.
Milano, il depuratore è pieno di coca "Qui si consumano 330 chili all'anno"
L'allarme lanciato dall'istituto Mario Negri dopo le analisi sull'impianto di Nosedo, che serve 1,25 milioni di abitanti.
Vengono consumati oltre 330 chilogrammi di cocaina, una quantità doppia rispetto alle statistiche nazionali che calcolano nell'1,2 per cento della popolazione tra i 15 e i 64 anni (circa 10mila persone nel caso di Milano) i consumatori di questa droga. Le acque del depuratore di Nosedo, che raccoglie gli scarichi della metropoli lombarda, rivelano tracce di cocaina, eroina e cannabis molto superiori alle stime sul consumo di stupefacenti. E i dati diffusi dall'istituto Mario Negri, che ha affiancato alle statistiche sul consumo di stupefacenti l'analisi delle acque del depuratore di Milano, misurano i residui di queste sostanze nelle acque di scarico, per ricavare informazioni sull'effettivo consumo di droghe da parte della popolazione.
Giovanardi va a San Patrignano “Grazie a me il consumo di droga è calato”
Per Giovanardi non v’è dubbio: “I nostri dati –chiarisce- sono testati dagli studi sulle acqua reflue, che da tre anni a questa parte hanno testimoniato un’inversione di tendenza nell’impiego delle sostanze stupefacenti. Sta cambiando la mentalità dei giovani, grazie a un’azione capillare nelle scuole, nelle parrocchie, attraverso le neuroscienze che sono in grado di mostrare loro i danni causati dalle droghe sul cervello”.
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