ASSASSINO
dall'arabo: [hashishiya] fumatore di hashish
Si dice che prima di commettere gli omicidi fossero soliti fumare hashish. E si dice anche che all'interno delle mura di Alamut il Vecchio della montagna avesse ricreato il paradiso di Allah, con giardini fioriti, e donne bellissime, e fiumi artificiali di vino e latte e miele, dove ogni desiderio veniva esaudito: si dice che rapisse chi voleva diventasse suo adepto (uomini usi all'esercizio delle armi), e che lo facesse vivere per un po' in questo paradiso - finché non fosse stato necessario l'omicidio di qualcuno: al che l'adepto veniva drogato e trasportato fuori dal paradiso di Alamut. E la sola speranza di rientrarvi era portare a compimento la missione omicida comandata dal Vecchio della montagna.
Fra realtà e fantasia, fra storia e romanzo si sviluppano le nostre frammentarie conoscenze di questa specialissima società che si estese dalla Persia alla Siria - dalla sua scismatica nascita alla sua fine sotto gli zoccoli delle orde mongole - e che però ancora, a distanza di secoli, impone sulla nostra lontana lingua la cifra del suo terrificante costume, affascinante come sa essere solo l'atmosfera degli ombrosi saloni delle antiche fortezze mediorientali, coperti di tappeti, fumosi di incensi e droghe, e avvolti in musiche pizzicate su lunghe corde o ritmate su piccoli tamburi.
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