giovedì 14 febbraio 2013

PAUL GASCOIGNE


Paul Gascoigne è uno di quei calciatori che rimane impresso a chiunque lo abbia visto giocare. Ha giocato nella nazionale inglese ed è arrivato in Italia nel 92 giocando tre stagioni con la Lazio. Burlone e simpatico, apparentemente una persona felice ma schiava dello sballo e dell’eccesso.
Non sono solo le droghe e l’alcool a distruggere avidamente la vita di Paul. Nel 2008 viene internato in una clinica londinese per disintossicarsi dal consumo di Red Bull - allora Paul dichiarò di berne circa 60 al giorno.
Negli ultimi anni si susseguono i ricoveri. Non solo per dipendenza ma, come ormai avviene da anni, le dipendenze vengono curate clinicamente con la cosidetta doppia diagnosi ovvero: tossicodipendente e malato mentale. Due differenti terapie che troppo spesso (non si sa se è anche il caso di Paul) l’utilizzo di potenti psicofarmaci minano la sanità mentale riducendo il paziente in un vero parassita cronico.
Nel 2010 Paul è ormai un senzatetto. Il suo patrimonio, stimato circa 26 milioni di euro, è finito. Nello stesso anno viene arrestato per possesso di droga.
Il 22 novembre 2012, in occasione della gara di Europa League tra Lazio e Tottenham, la società romana riesce a riportare all'Olimpico l'ex campione inglese dopo 17 anni dalla sua partenza. Prima del match Gascoigne, accompagnato dal presidente laziale, compie un giro di campo salutando i suoi vecchi tifosi.
Il 10 febbraio 2013 è colto da una crisi cardio-respiratoria e le sue condizioni appaiono subito gravi. Ad oggi è ancora ricoverato in una clinica dell'Arizona.
Sono diversi gli excompagni di squadra disposti ad assisterlo economicamente. Comunque sia, il sorriso e la vitalità del buon Paul non la rivedremo più. L’alcool, le droghe e le terapie del XXI° secolo hanno distrutto l’ennesimo campione e per ogni campione che distruggono si susseguono migliaia di persone comuni che scompaiono nell’ombra e nel silenzio. In bocca al lupo Paul.

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