venerdì 2 settembre 2011

VITA IN POLVERE di Angelo Langè

Lo scorso anno mi sono ritrovato a partecipare come oratore ad un congresso. Il congresso era ben organizzato, in sala era presente un discreto numero di insegnanti ma soprattutto, cosa più importante, numerose scolaresche delle scuole superiori di Chieti. Erano prevalentemente classi quarte e quinte.


Uno degli oratori era Angelo Langè. Di lui non sapevo molto, sbirro dell'antidroga di Milano, graffittaro ed "attore" nel film documentario Sbirri (che non avevo ancora visto). Spesso ho tenuto dibattiti ed incontri con esponenti delle forze di polizia: Procuratori, Questori, Comandanti o Agenti. Molti di loro parlano solo di normative di legge, pene e sanzioni. Ai giovani non è un argomento che interessa e restano annoiati.


Quella mattina Angelo mi ha profondamente colpito. Lui ha parzialmente parlato di sanzioni e pene, ha saputo interagire con loro non come sbirro che li arresta, senza un fare altezzoso di superiorità, proponendosi con semplicità come fosse anch'esso uno studente. Ha saputo raccontare aneddoti accattivanti che li hanno coinvolti in una sorta di riflessione. Li ha stimolati a ragionare sulla loro vita e sulle loro scelte senza accusarli o renderli sbagliati. Insomma un'importante lezione di vita.


In seguito ho avuto modo di conoscere meglio Angelo ed ho capito che il suo lavoro non lo svolge per avere uno stipendio o per punire con cattiveria gli spacciatori. Lui, secondo me, sogna un mondo migliore e tutti i giorni mette a repentaglio la propria vita per aiutare i giovani ed i nostri figli.
Grazie per quello che fai!


In seguito ho letto il libro di Angelo a tengo a segnalarlo come una lettura che permette di capire meglio l'attuale "mondo delle droghe" e dello spaccio.


VITA IN POLVERE
Rizzoli
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