venerdì 2 settembre 2011

RITALIN | CURIAMO I BAMBINI CON ANFETAMINE


Da alcuni anni viene diagnosticata da psichiatri e psicologi, una nuova malattia: disturbo da deficit dell'attenzione e iperattivita' ADHD.
I malati sono bambini prevalentemente nella fascia d'età delle scuole elementari.
Vediamo quali sono i sintomi di questa "grave malattia" tanto da essere curata con un farmaco psicostimolante: RITALIN. Ovvero un'anfetamina. 
L'anfetamina è uno stimolante ma somministrata in determinati dosaggi ad un bambino con un metabolismo veloce agisce da sedativo.



La presenza di sei sintomi su nove indicati sul lato destro della tabella autorizza lo psichiatra o psicologo a formulare la diagnosi ed iniziare la terapia a base di Ritalin.
Il 95% dei bambini che conosco, secondo l'American Psichiatric Association dovrebbe essere sotto cura con anfetamine!?!

Ti dicono che non fa male? Prova a leggere gli effetti indesiderati che la Novartis scrive nel foglietto informativo (bugiardino) allegato al Ritalin.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.pensareoltre.org

RITALIN
INDICAZIONI
Trattamento del disturbo da deficit dell'attenzione e iperattivita' (ADHD) nei bambini a partire dai 6 anni di eta' e negli adolescenti come parte di un programma di trattamento multimodale.
EFFETTI INDESIDERATI
Stima della frequenza: Molto frequente: >=10%; Frequente: >=1%-< 10%; Non frequente: >=0.1%-< 1%; Raro: >=0.01% - < 0.1%; Molto raro: <0.01%
Nervosismo e insonnia sono reazioni avverse molto frequenti. Si presentano all'inizio del trattamento ma possono essere solitamente controllate riducendo il dosaggio e/o saltando la dose pomeridiana o serale.
Una diminuzione dell'appetito e' inoltre una reazione frequente ma solitamente transitoria. Sistema nervoso centrale e periferico. Frequente: cefalea, torpore, capogiri, discinesia. Raro: difficolta' nella messa a fuoco e visione sfocata. Molto raro: iperattivita', convulsioni,crampi muscolari, movimenti coreo-atetoidi, tic o esacerbazione di tic preesistenti e sindrome di Tourette, psicosi tossiche (a volte con allucinazioni visive e tattili), depressione dell'umore transitoria, arteriti e/o occlusioni cerebrali. Ci sono state segnalazioni molto rare e poco documentate di Sindrome Neurolettica Maligna. Nella maggior par
te dei casi i pazienti stavano gia' assumendo altri farmaci. Non e' certo quale ruolo abbia avuto RITALIN in questi casi. Sistema cardiovascolare: frequente: tachicardia, palpitazioni, aritmie, alterazione della pressione sanguigna e del battito cardiaco (solitamente in aumento).
Raro: angina pectoris. Tratto gastrointestinale, frequente: dolori addominali, nausea, vomito. Questi sintomi si verificano di solito all'inizio del trattamento e possono essere alleviati assumendo contemporaneamente del cibo. Secchezza delle fauci. Molto raro: alterazione della funzionalita' epatica, a partire da un aumento della transaminasi sino ad arrivare al coma epatico. Pelle e annessi cutanei, frequente: rash, prurito, orticaria, febbre, artralgia, alopecia. Molto raro: porpora trombocitopenica, dermatite esfoliativa, eritema multiforme. Sangue, molto raro: leucopenia, trombocitopenia, anemia. Varie, raro: moderato ritardo della crescita ponderale e lieve ritardo nello sviluppo incaso di usoprolungato nei bambini. Non deve essere somministrato nei bambini di eta' inferiore ai 6 anni, poiche' non sono state dimostrate la sicurezza e l'efficacia in questa fascia d'eta'. Non deve essere usato per curare forme gravi di depressione esogena o endogena. L'esperienza clinica suggerisce che il farmaco potrebbe esacerbare i disturbi comportamentali e del pensiero nei bambini psicotici. In caso di uso prolungato degli stimolanti nei bambini, sono stati segnalati un moderato ritardo della crescita ponderale e un lieve ritardo nello sviluppo, anche se non e' stata confermata una reazione causale. L'abuso cronico del farmaco puo' portare a una marcata tolleranza e alla dipendenza psicologica con comportamenti anomali di diversa gravita'. Possono verificarsi evidenti episodi psicotici, particolarmente in caso di abuso per via parenterale. I pazienti affetti da rare forme ereditarie di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp lattasi osindrome da malassorbimento del glucosio/galattosio, non devono assumere questo medicinale. Il trattamento non e' indicato in tutti i casi di disturbi dell'attenzione con iperattivita', e pertanto deve essere preso in considerazione solo dopo una attenta valutazione e un dettagliato esame dei trattamenti assunti in passato. La decisione di prescrivere il prodottosi deve basare su una valutazione della gravita' dei sintomi e del loro significato rispetto all'eta' del bambino, e non deve limitarsi alla constatazione della presenza di una o piu' anomalie comportamentali. Laddove questi sintomi siano associati a reazioni a stress acuti, il trattamento con RITALIN non e' di solito indicato. Deve essere usato con cautela nei pazienti epilettici poiche' l'esperienza clinica ha dimostrato che in un numero ridotto di pazienti esso puo' causare un aumentata frequenza degli attacchi. Se la frequenza degli attacchi aumenta, la somministrazione deve essere interrotta. E' richiesta cautela nei pazienti e motivamente instabili, come quelli con storia di farmacodipendenza o alcolismo, in quanto potrebbero aumentare di propria iniziativa il dosaggio. Tutti i pazienti che assumono il prodotto, particolarmente quelli con ipertensione, devono controllare periodicamente la pressione. I profili di efficacia e sicurezza a lungo termine non sono ancora completamente conosciuti. I pazienti che richiedono una terapia a lungo termine devono quindi essere attentamente controllati e devono eseguire  periodicamente controlli ematici completi, compresa la formula leucocitaria e la conta delle piastrine. E' necessario un attento controllo quando il trattamento viene interrotto, poiche' si possono smascherare stati di depressione e di iperattivita' cronica. Alcuni pazienti possono richiedere un follow-up prolungato.


CARO GENITORE, DIFFIDA DA CHI PROPONE QUESTA TERAPIA PER TUO FIGLIO. CHIEDI LORO SE DAREBBERO RITALIN AI LORO FIGLI! 
SE INIZIAMO A DARE ANFETAMINE AD UN BIMBO SARA' UN TOSSICODIPENDENTE FIN DALLA TENERA ETA'. 


Nessun commento:

Posta un commento