venerdì 12 ottobre 2012

DOPO LA GUERRA ALLA DROGA


È stato pubblicato in lingua italiana il libro redatto dalla londinese Transform Drug Policy Foundation. 
Tratta una serie di linee guida per legalizzare le droghe. Le motivazioni sono: Se legalizziamo togliamo introiti alla mafia, diminuiscono i reati ed il numero di detenuti nelle nostre affollatissime carceri. E dietro le quinte si evidenzia il fatto che sarà lo stato a produrre e commercializzare quindi: posti di lavoro, prodotto interno lordo e soldi...TANTI SOLDI.
Ma chi c’è dietro la Transform Drug Policy Fundation: GEORGE SOROS!?! Quest’uomo manipola i mercati finanziari da quasi quarant’anni. Soros é schizzofrenicamente instabile quando si tratta di arricchirsi personalmente in modo illimitato e prova un perpetuo desiderio d'essere ben considerato dagli altri. Infatti, mentre diverse nazioni hanno aperto pratiche giudiziarie nei suoi confronti lui si presenta come filantropo e paladino del bene e della libertà. È anche responsabile di un crack nei confronti della lira, infatti nel 92, in sole 24 ore, la lira rischia l'esclusione dai mercati finanziari con una perdita improvvisa del 30% tutti soldi persi a discapito dei risparmiatori. I tribunali di Napoli e Roma aprono una procedura nei confronti di Soros ma poi...tutto si dissolve magicamente nel nulla. Soros vuole legalizzare la cannabis e gestire il mercato legale della stessa. In California ha investito ben 1 Milione di dollari nel 2011 a favore delle campagne di legalizzazione.
In futuro sentiremo sempre più parlare di legalizzazione. Non si tratta di movimenti studenteschi ma di vere e proprie organizzazioni che da tempo hanno pianificato di modificare le leggi, controllare la produzione e distribuzione spazzando via ogni possibile concorrente. I criminali “mediocri” si muovono contro la legge e rischiano. I criminali “professionisti” fanno in modo di muoversi nell’ambito del legale.
In questo libro si dice che il proibizionismo ha fallito pertanto bisogna legalizzare. 
È un’assurdità dato che siamo arrivati al proibizionismo proprio perchè la legalizzazione aveva fallito. Non dimentichiamoci che nel 1800 la cannabis si contivava anche in pianura padana. Nel 1960-70 si poteva entrare in qualsiasi farmacia ed acquistare liberamente morfina, farmaci a basi anfetaminiche ed altro ancora.

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