venerdì 5 ottobre 2012

STEFANO CUCCHI

Mi sento in dovere di riportare queste recenti dichiarazioni di Ilaria Cucchi - sorella di Stefano.
"Non avrei mai pensato di esser costretta ad occuparmi in prima persona di tutto quanto sta accadendo al processo per la morte di mio fratello. Ma quanto e' accaduto e' inaccettabile per ogni normale cittadino". 
"Mi sono sentita dire che mio fratello era tanto tanto malato, che sarebbe morto comunque, che era osteoporotico, quando tutti sanno perfettamente ed hanno capito che non e' vero - prosegue - Ci siamo sentiti dire che tutto quel sangue ben visibile in ogni parte del volto di mio fratello, derivava da un'unica piccola botticina con tante diverse migrazioni. Si e' addirittura arrivati quest'estate, con gli scoop fatti sui presunti risultati delle indagini dei Pm, a mettere in dubbio la nostra onesta' ignorando il fatto che proprio noi consegnammo la droga trovata in casa di Stefano alla procura. Quella droga che gli investigatori non avevano saputo trovare".
"Siamo stanchi ed arrabbiati per l'atteggiamento a noi riservato dai Pm - aggiunge - Non mi stanchero' mai di ripeterlo: comprendiamo bene le ragioni degli imputati che hanno tutto il diritto di difendersi ed essere difesi, ma riteniamo inaccettabile quanto a noi riservato dalla pubblica accusa che rappresenta lo Stato durante e fuori dal processo".

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