martedì 6 settembre 2011

LA DROGA DELLO STUPRO

Negli ultimi anni si è parlato a lungo della cosiddetta: Droga dello Stupro. Di cosa si tratta?
Sembrava essere una droga di nuova invenzione invece scopriamo che segue l’iter di tutte le droghe ovvero: un prodotto farmacologico in commercio dagli anni 60. Conosciuta come GHB è come se fosse ecstasy allo stato puro. La GHB è presente in farmaci utilizzati per curare ansia, attacchi di panico, insonnia e altre patologie correlate.
Provoca forti amnesie ed ha effetti anestetici, difficoltà nei movimenti e disabilità. 
È stata denominata droga dello stupro perché, in alcuni casi penali, è emerso che era stata somministrata, consapevolmente o meno, dalla persona in seguito stuprata. Teniamo presente che ad oggi, la sostanza tossica maggiormente legata a casi di stupro è l’alcool.
Attualmente abbiamo in commercio diversi farmaci a base di GHB. Tutti questi possiedono molteplici effetti indesiderati e la gran parte, come evidenziato dai foglietti informativi allegati dalla farmaceutica produttrice, possono causare la morte del paziente.
Una storia del 2011 che ha sconvolto molti italiani, fra l’omertà di alcuni, lo sgomento di altri e la rabbia di pochi è stato il caso del Parroco Don Seppia di cui riporto un breve articolo :
Don Riccardo Seppia: “Sono tossicodipendente da più di dieci anni. Ma negli ultimi tempi il consumo di stupefacenti era decisamente aumentato. Non consumavo più solo cocaina. Spesso per cercare lo sballo assumevo anche club drug.”. Il parroco di Sestre,  accusato di cessione di droga, tentata violenza e prostituzione minorile, ricorda che iniziò a far uso di stupefacenti per migliorare le sue prestazioni sessuali e racconta degli episodi a luci rosse avvenuti nel ritrovo genovese, dove si incontarava con dei giovani a cui somministrava la droga dello stupro sciolta in un drink.

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