sabato 18 agosto 2012

YA BA - ECSTASY THAI


"La «ya ba» è solo all’apparenza una nuova droga, in realtà la sua è una lunga e poco nobile storia. Sintetizzata per la prima volta da chimici giapponesi, il "cristallo metanfetaminico" fu infatti introdotto sul mercato con il nome di "shabu" per la prima volta alla fine del secolo scorso, nel 1893." (da Narcomafie febbraio 2000)
Questa sostanza fu in seguito impiegata durante la IIa Guerra Mondiale dai tedeschi, dai kamikaze giapponesi e finalmente anche dai soldati alleati. Dopo la IIa Guerra Mondiale questa droga prese piede principalmente nell’area del Pacifico, più precisamente in quella regione che ancora oggi è tristemente conosciuta col nome di Triangolo d’Oro. Una regione fra le maggiori produttrici di eroina, seconda soltanto all’Afghanistan. Già negli anni ’70 la Tailandia aveva messo questa sostanza al bando, avendo già riscontrato diversi decessi legati al consumo di tale sostanza, ma il vero Boom risale agli inizi degli
anni ’90.

Le pillole thai, che hanno un forte odore di vaniglia e sono più piccole delle pasticche di ecstasy, si sono diffuse negli ultimi anni in quasi tutta Europa. Dapprima considerata al pari dell’ecstasy, questa nuova droga è poi risultata decisamente più pericolosa. Le pillole thai contengono delle metanfetamine e la loro struttura e simile a quella dell’ecstasy, ma queste due droghe non agiscono sulle medesime parti del cervello. La pillola thai facilita la produzione cerebrale di dopamina, una sostanza che provoca un intenso senso di piacere e di benessere. Il fatto che agisca sul centro dopaminico piuttosto che sulle fibre serotoniniche (come avviene con il MDMA dell’ecstasy) fa però salire considerevolmente la sua capacità d’indurre dipendenza. Si stima che la capacità a creare dipendenza psichica delle pillole thai si tre volte quella dell’ecstasy.

Gli effetti durano dalle otto alle 24 ore, possono essere paragonati a quelli causati dall’abuso di crack. Le anfetamine tailandesi sono infatti un potente eccitante, che rende euforici, aumenta l’attenzione, la fiducia in se stessi e l’aggressività. L’abuso cronico provoca un nervosismo permanente, irascibilità e allucinazioni paranoiche che possono portare ad un’improvvisa e incalcolabile predisposizione alla violenza, violenza rivolta tanto verso se stessi che verso gli altri. Il consumatore perde l’appetito soffre di disturbi del sonno cronici e di gravi e irreparabili disordini psichiatrici (ad esempio perdita di memoria) accompagnati da depressioni.

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