sabato 25 febbraio 2012

VACCINO CONTRO L'EROINA

Un vaccino contro l’eroina. La notizia arriva dal giornale inglese ‘The Guardian‘, pare proprio che uno studio messicano, in parte finanziato dagli Stati Uniti, sia vicino ad ottenerlo.
L’articolo dice che la sperimentazione sugli animali, in attesa dei dati sugli essere umani, pare incoraggiare gli scienziati. Ai topi è stata somministrata eroina per un rilevante ammontare di tempo. I topi che sono stati vaccinati hanno mostrato una sensibile caduta nel consumo di eroina, dando all’istituto buone speranze di funzionamento sulle persone. Maria Elena Medina (direttrice dell’Istituto Psichiatrico messicano che sta studiando il vaccino) : ‘Il vaccino rende il corpo resistente agli effetti dell’eroina, così che chi la assume non abbia più quella fitta di piacere conseguente all’inalazione o all’iniezione. Sarà un vaccino per le persone gravemente dipendenti, che non hanno avuto successo con gli altri trattamenti e decidono di utilizzare questo strumento per liberarsi dalla droga‘, ha continuato Maria Elena Medina.

L'ennesimo sperpero inutile della medicina moderna. O meglio, sperpero dei soldi dei contribuenti per un'inutile ricerca. Giovamento alla farmaceutica produttrice che brevetterà e commercializzerà il prodotto. Anni fa esisteva un apparecchio che, tramite operazione chirurgica, veniva collocato sotto la cute dell'eroinomane ed era in grado di agire come agente di contrasto alle sostanze oppiacee. Pertanto annullava gli effetti dell'eroina. Diversi giovani si ricoveravano in cliniche svizzere, a costi indicibili, per sottoporsi a questo trattamento. Due di questi li ho conosciuti personalmente.
Nella teoria sembra sensato produrre questi agenti di contrasto ma nella realtà non servono assolutamente a niente. Il giovane che non trae il "beneficio" desiderato dall'effetto dell'eroina, semplicemente cambia sostanza. Se una persona usa droghe lo fa perché ha deciso di farlo. Se riuscirà a smettere è perché, in primo luogo, ha capito e deciso che deve smettere (non è comunque sicuro che riesca a smettere). Qualsiasi farmaco che la medicina potrà mai produrre non condurrà MAI ad una completa riabilitazione. Il farmaco opera a livello fisico non a livello mentale e spirituale e la completa riabilitazione la si ottiene solo attraverso un percorso che si basa sulla comprensione e decisione personale. Questo è un percorso mentale e spirituale MAI farmacologico.

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