lunedì 5 marzo 2012

KURT COBAIN


Kurt Cobain leader dei Nirvana. Come ha trascorso i suoi ultimi giorni di vita?
Il 23 febbraio 1994 Kurt Cobain è in Italia e fa la sua ultima apparizione televisiva insieme ai Nirvana su RaiTre.
Il 1º marzo 1994 l'ultimo concerto del Tour Europeo dei Nirvana al Terminal Einz a Monaco.
Il 2 marzo Kurt vola a Roma per prendersi una settimana di riposo. Prende una suite all'Excelsior. Durante la notte la moglie Courtney si accorse che il marito era in overdose. Fu portato prima al pronto soccorso e successivamente inseguito dai giornalisti presso il Policlinico Umberto I. Fu trasferito la mattina seguente all'American Hospital. Qui rimase in coma farmacologico per tutta la notte, ma dopo qualche giorno si riprese.
Il 18 marzo Courtney telefonò alla polizia temendo il suicidio del marito, che si era chiuso a chiave in una stanza armato di una pistola. Al suo arrivo, la polizia confiscò alcune armi da fuoco e una bottiglia di pillole appartenenti a Cobain, di cui tuttavia negò di essere il padrone assicurando di non aver tentato il suicidio, ma di fuggire dalla moglie.
Lo stesso mese Cobain accettò di sottoporsi ad un programma di disintossicazione.
Il 30 marzo Cobain arrivò all'Exodus Medical Center di Los Angeles. Il 1º aprile Cobain uscì dall'edificio per fumare una sigaretta, scavalcò un muro alto due metri, prese un taxi e si fece portare all'aeroporto, dove prese un aereo per Seattle. La mattina seguente, si fermò a casa sua. Nei giorni seguenti, Cobain fu intravisto da parecchi a Seattle, ma molti dei suoi conoscenti ignoravano dove si trovasse.
Il 3 aprile, Courtney contattò un investigatore privato e lo incaricò di ritrovare il marito. Il giorno seguente diffuse un comunicato per la scomparsa di Cobain.
L'8 aprile 1994, il corpo di Cobain fu trovato da Gary Smith, un elettricista, nella serra presso il garage nella sua casa sul Lago Washington. Smith vi giunse per installare l'illuminazione di sicurezza e vide il corpo steso all'interno. Smith trovò inoltre quella che sembrò una lettera di suicidio. La lettera sembrava più che altro un addio al mondo della musica che a quello terreno. Un fucile a pompa, venne trovato vicino al corpo del defunto. L'autopsia successivamente confermò che la morte di Cobain fu causata da un "colpo di fucile autoinflitto alla testa". Il rapporto disse anche che il cantante era morto con tutta probabilità il 5 aprile 1994.
Nella lettera di suicidio, diretta all'amico immaginario della sua infanzia, "Boddah", Cobain citò una canzone di Neil Young, Hey Hey, My My (Out of the Blue): "It's better to burn out than to fade away" (È meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente). L'uso da parte di Cobain di quel testo ebbe un profondo impatto su Young, che dedicò parte dell'album Sleeps with Angels alla memoria del cantante dei Nirvana. 
Da anni Kurt combatteva la sua dipendenza da uso di eroina.  

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