venerdì 30 novembre 2012

MD - MDMA

Conosciuta in gergo come pasta. L'assunzione viene denominata: calare. Contrariamente a quanto si pensa, l'ecstasy è un vecchio farmaco. Nasce infatti all'inizio del secolo insieme all'amfetamina, ma viene ritirato dal commercio dopo brevissimo tempo, a causa di effetti eccessivamente stimolanti, inquietudine, aggressività. Così come avviene per le altre sostanze, l'ecstasy può essere tagliata con altre droghe in funzione di uno "sballo" difficilmente controllabile. Per raccogliere una casistica sugli effetti di questa droga, l'ambiente non è più l'ospedale, ma l'uscita delle discoteche. Le manifestazioni collaterali sono tanto acute quanto momentanee. In una persona labile, si possono scatenare fenomeni di grave intossicazione e turbamenti psichici. Uno dei rischi prodotti da questa droga sull'individuo che ne abusa è un delirio di onnipotenza, per molti aspetti simile a quello determinato dalla cocaina. Quando l'effetto della droga sparisce, la persona si sente abulica, depressa, con stati d'animo ansiosi.

giovedì 29 novembre 2012

ITINERARIA METTE IN SCENA STUPEFATTO

28 Novembre 2012 grande successo della Compagnia Teatrale Itineraria che a Trento ha messo in scena lo spettacolo: "Stupefatto" ...avevo 14anni, la droga molti più di me...
Ben 400 studenti proveniente da scuole medie superiori ed inferiori hanno assistito affascinati e catturati dalla voce di Fabrizio De Giovanni.


martedì 27 novembre 2012

SMETTERE DI FUMARE


E' nato PromettoCheSmetto.it, un sito che ha lo scopo di raccogliere le promesse di tutti quei fumatori che hanno intenzione di smettere di fumare e che sono disposti ad assumersi pubblicamente l'impegno a farlo. Il sito nasce dall'idea che per avere maggiori probabilità di raggiungere un obiettivo è fondamentale indicare una data entro la quale ci si impegna a realizzarlo. Fissare una scadenza improrogabile e impegnarsi a rispettarla è  una condizione indispensabile per assumersi pienamente le responsabilità della propria scelta e per evitare quei tipici sabotaggi mentali che tendono a posticipare continuamente la data in cui si decide di spegnere l'ultima sigaretta.
PromettoCheSmetto.it invoglia l'utente a dichiarare  la data in cui smetterà di fumare ed eventualmente a renderla pubblica su Facebook e altri social network. L'auspicio è che l'impegno assunto pubblicamente possa contribuire ad aumentare le motivazioni di chi si accinge a smettere di fumare.

Il sito è uno dei servizi di Progetto ReSAP (www.resap.org), un contenitore di idee e iniziative per aiutare i fumatori a smettere di fumare. ReSAP (acronimo di “Respiro Solo Aria Pura”) permette ai fumatori di usufruire di un corso gratuito online per smettere di fumare, basato su tecniche di condizionamento mentale (conosciuto come metodo Resap) ed è anche una community virtuale in cui fumatori ed ex-fumatori possono scambiarsi idee e consigli su come riuscire a vincere la dipendenza dalla sigaretta.

lunedì 26 novembre 2012

MALATTIE INVENTATE


Ti piace fare sport? Vai in palestra o fai jogging. ATTENZIONE! da oggi se esageri sei un malato!
A volte ho l’impressione che alcuni illustri professori siano terribilmente instabili e necessitino di un TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) arrestiamoli per vagabondaggio mentale. Alcune persone hanno allucinazioni e vedono polizia che li insegue? Questi vedono malattie da curare in ogni normale attività umana.

Ecco qui un breve sunto di una notizia comparsa in questi giorni:

Ore e ore trascorse in palestra, in piscina o a fare jogging. Se praticare attività fisica fa bene per mantenersi in salute e i medici la consigliano caldamente, esagerare può essere poco salutare o addirittura deleterio. Il rischio, insomma, è che lo sport si trasformi in una sorta di ossessione. È la cosiddetta exercise addiction, ossia la fissazione “patologica” per lo sport. Ne abbiamo discusso con il Professor Alessandro Sartorio, Primario della Divisione di Auxologia & Malattie Metaboliche dell’Istituto Auxologico Italiano, IRCCS, di Milano che di questo argomento ha parlato nel recente congresso della Società Europea di Neuroendocrinologia di Vienna.

ATTENZIONE: se stai fermo sei affetto di fermatite acuta, se ti muovi sei schizzofrenico, se stai seduto fai una cura per prevenire le emorroidi, se stai sdraiato soffri di carenze affettive, se corri sei iperattivo. 
Ma io mi domando: ma loro ci credono? Ma si curano o curano i loro familiari per queste normalissime attività che chiamano patologie?

DUBBI E PERPLESSITA'


Riassumo una notizia del 25.11.2012
In questi giorni si discute su chi debba gestire ed individuare le cure farmacologiche idonee nelle terapie di pazienti affetti da dipendenze. Da un lato la Societa' Italiana di Medicina Generale (Simg), dall’altro la Federazione Italiana degli operatori dei dipartimenti e dei servizi delle dipendenze (FederSerd).
l'utilizzo dei farmaci per la cura degli eroinomani produce risultati migliori quando si articola con una complessa serie di interventi offerti dai gruppi di lavoro all'interno dei SerT (Servizi Tossicodipendenze)
Spiega il presidente della Simg, Claudio Cricelli - E' cambiato profondamente lo scenario delle dipendenze, non più solo legato all'assunzione di oppiacei, ma a diversi altri tipi di dipendenze, anche senza sostanze, come nel caso delle ludopatie. - Per Cricelli è necessaria una riflessione per individuare chi è in grado di individuare e valutare precocemente le persone colpite da queste nuove patologie che hanno un devastante impatto sanitario e sociale. 

Una mia riflessione:
Quante parole... convegni ed esperti. Personalmente non ho mai letto da nessuna parte il numero di persone affette da dipendenza che, attraverso i trattamenti ospedalieri farmacologici hanno ripreso una vita degna di essere vissuta.
Se mi domando quanti ne conosco io... la risposta è uno! Si uno lo conosco che ha smesso frequentando il SerT. 
Quali risultati ci sono effettivamente? Ho l’impressione che si tratti solo di metodi costosissimi, pagati da noi contribuenti, e dai risultati vaghi e saltuari.
Non costosissimi solo per quanto riguarda i farmaci utilizzati e spesati dal costo sanitario ma anche per il costo delle strutture ed operatori.

La FederSerd organizza convegni nazionali e chi vi partecipa paga un biglietto. Ma chi partecipa? Per lo più dipendenti statali. Cazzo un servizio pubblico organizza convegni per dipendenti del servizio pubblico e pagano un biglietto ovviamente pagato con soldi pubblici? 
Oltretutto questi convegni hanno degli sponsor. I più importanti sono proprio le case farmaceutiche che producono i farmaci maggiormente utilizzati nelle terapie.

Ora discutono per come curare gli affetti da ludopatia. Non facciamo prima a ritornare indietro di qualche anno e vietare il gioco d’azzardo? Non vedete quante signore sole vengono ipnotizzate dalle macchinette e riversano la misera pensione in questo pozzo nero di luci e suoni? Al posto di curarli vietiamolo! Tutto molto più semplice! 
Purtroppo il business ed i facili guadagni che stanno dietro al gioco, alla droga ed alle cure farmacologiche connesse, supera ampiamente il senso del pudore, la responsabilità e l’integrità morale di chi si riempie avidamente le tasche di denaro.

ALCOL : È UNA DROGA ?

In effetti è improbabile chiamare droga una sostanza che in Italia è legale. Con il termine droga ci si riferisce a sostanze illecite.
L'alcol rimane sempre una sostanza che crea dipendenza ed altera lo stato fisico e mentale. Logicamente le reazioni variano a seconda della qualità e quantità assunta.
Poniamoci delle domande:
- Se una persona beve poco ed a tavola. A lei piace il gusto e sapore della bevanda senza necessariamente ricercarne gli effetti fisici e mentali, sta usando una droga?
- Se una persona beve sistematicamente solo per ricercarne gli effetti senza badare al sapore e gusto, sta usando l'alcol come una droga?
È anche vero che nessuno è nato alcolizzato. Nessuno veniva allattato con biberon di vodka! Si arriva gradualmente ad uno stato di alcolismo. 

Quando si arriva ad essere dipendente di una sostanza un giorno o l'altro ci si rende conto di essere "controllati" dalla stessa. Quando uno capisce che deve smettere e cerca di farlo si rende conto che non è così semplice smettere. Capisce che la difficoltà più grande non è la dipendenza fisica, come molti sostengono, è la voglia mentale che pervade avidamente i pensieri. Questa voglia mentale potrebbe assillare per molti anni la persona affetta da dipendenza. Il quel periodo frequentare persone che usano quella droga o vederla anche in un film potrebbe creare varie reazioni: depressione, ira ed altro, vere e proprie manifestazioni fisiologiche.
L'alcolizzato, nel tentativo di smettere, trova bottiglie in ogni ristorante, ogni market o negozio di alimentari. Sui cartelloni pubblicitari ed in TV. Per l'alcolizzato in fase di recupero la semplice pubblicità televisiva di un amaro o qualsiasi bevanda alcolica può rappresentare una brutale violenza psicologica. Secondo il mio modesto parere questo aspetto rende l'alcol la droga peggiore.

martedì 20 novembre 2012

LEGALIZZAZIONE

Mai come quest'anno si parla di legalizzazione delle droghe leggere e/o somministrazione controllata delle droghe pesanti. Quali teorie conducono diverse nazioni ad adottare queste soluzioni?
In primo luogo gli ingenti investimenti da parte di chi, interessato ad accaparrarsi gli elevati guadagni nel caso in cui diventassero legali. A seguito una serie di congetture:
- Se le droghe fossero legali ridurremmo notevolmente gli introiti delle mafie.
- Diminuirebbero gli arresti ed i costi carcerari connessi.
- La droga in circolazione verrebbe controllata e si ridurrebbero le malattie derivanti.
- Si ridurrebbe l'ingente costo sanitario.
Due aspetti che nessuno dice sono:
- Le droghe legali si produrrebbero nella nazione di consumo elevandone il PIL.
- Le droghe (farmaci) sostitutivi per le droghe pesanti esistono già e vengono quotidianamente somministrati dalle nostre Aziende Sanitarie Locali attraverso i SerT. Metadone, Subutex e molti altri...

Prendere in esame sistemi di prevenzione efficaci? Viviamo in una nazione apparentemente evoluta ma ci ritroviamo con studenti che a seguito di 13anni di scuola  a malapena assistono ad una lezione di prevenzione. Significa che non sanno cosa sono le droghe? No, significa che lo hanno imparato da conoscenti, compagni di classe, internet o "amici" che le droghe le usano e magari le spacciano. 

Purtroppo le droghe esistono perché si guadagnano ingenti quantità di denaro ed alcune persone sono molto più interessate alla ricchezza che al bene dei nostri figli. 

Chiunque si adoperi energicamente e favore della legalizzazione ha degli interessi che spaziano dall'essere un semplice consumatore che "difende" la propria categoria, all'avere dei propri tornaconti economici. Anche i consumatori dovrebbero fare molta attenzione a chi li manipola dall'alto per tornaconti economici. 

Ad oggi diversi politici, pensando di racimolare voti, si fanno portavoce di questa campagna con dichiarazione assurde del tipo:
- Il proibizionismo ha fallito.
- La mafia gestisce il commercio di cannabis va resa legale e tassata per uscire dalla crisi.

Tutto discutibile:
- Prima del 1970 (42anni fà) era tutto legale. Si acquistava morfina ed anfetamine in farmacia. Siamo passati al proibizionismo 42anni fà perché il liberalismo aveva fallito. Ora torniamo al liberalismo pensando che apporterà enormi benefici?
- La mafia, nonostante a volte viene trovata in possesso di hashish e marijuana, preferisce abbondantemente i mercati MOLTO ma MOLTO più ricchi della cocaina ed eroina. Pensate veramente che possano essere danneggiati dalla legalizzazione della cannabis?
- Uscire dalla crisi? Quindi è importante tassare il più possibile per uscire dalla crisi che avere dei figli che non usano droghe. Per alcune classi politiche evidentemente la risposta è SI! 

lunedì 19 novembre 2012

TRAINGSPOTTING

Citazione tratta dal film Traingspotting:
Prendevamo morfina, diacetylmorfina, ciclozina, codeina, temazepam, nitrazepam, fenobarbitale, amobarbitale, propoxyphene, metadone, nalbufina, petedina, pentazocina, buprenorfina, destromoramide, chlormetiazolo. Le strade schiumano di droghe contro il dolore e l'infelicità, noi le prendavamo tutte. Ci saremmo sparati la vitamina C se l'avessero dichiarata illegale.

domenica 18 novembre 2012

ENRICO COMI

Enrico Comi ad oggi è considerato da molti un esperto in prevenzione droghe. Non è un medico, farmacista, poliziotto o insegnate. 
La sua esperienza nasce dal fatto che inizia ad abusare di droghe all'età di 14anni. Questa esperienza lo porta, come gran parte dei suoi amici, a diventare ben presto un assiduo consumatore di hashish.
All'età di 16anni le prime esperienze con la cocaina, LSD ed intensifica l'uso di alcool e superalcolici.
A 17anni conosce l'eroina che utilizzerà incessantemente sino a 21anni quando due coma in soli tre giorni lo scuotono pesantemente. Alla fine, dopo vari tentativi, riesce a ricostruirsi una vita sana e felice.
Anni di esperienza nel settore della prevenzione. Aggiornamenti, continui studi, continuo contatto diretto con le realtà giovanili. Collaborazioni con altre associazioni, esperti, ed enti statali, lo portano oggi ad essere uno stimato professionista che dedica la propria vita al servizio dei giovani. 
Incontri, lezioni nelle scuole, dibattiti, congressi, collaborazioni con molteplici associazioni ed enti politici di destra o sinistra, laici o religiosi. Enrico sostiene che tutto ciò non importa, la prevenzione non è monopolio di nessuno ma trattasi un diritto umano inviolabile che va ben oltre il colore della pelle o la visione politica e/o religiosa.
Nel 2012 nasce un'importante collaborazione con la compagnia teatrale Itineraria. Infatti, la nota compagnia che opera su tutto il territorio nazionale, mette in scena uno spettacolo tratto da una pubblicazione di Enrico: StupeFatto ...avevo 14 anni, la droga molti più di me... titolo tratto dall'omonimo libro.
In cantiere una nuova pubblicazione: Smetto quando Voglio.
 

sabato 17 novembre 2012

INFARTO E COCAINA


Oltre agli innumerevoli danni che provoca al cervello, la cocaina mina la salute del cuore, anche negli utilizzatori più giovani. Da uno studio presentato al congresso annuale dell’American Heart Association emerge che le persone che usano cocaina, anche saltuariamente, presentano arterie indurite, pressione arteriosa più alta e le pareti del cuore più spesse rispetto a chi non ne fa uso.
I ricercatori hanno utilizzato la Risonanza Magnetica (RM) per misurare i danni della cocaina in un gruppo di giovani consumatori apparentemente in buona salute.
I soggetti hanno mostrato, rispetto ai coetanei che non fanno uso di cocaina, rigidità della parete dell’aorta aumentata del 30-35%, aumento della pressione arteriosa sistolica (8 mm Hg in più) e un aumento del 18% dello spessore della parete del ventricolo sinistro. Gli effetti combinati di questi fattori aumentano notevolmente lo stress a cui è sottoposto il cuore, mettendolo a rischio di infarto, ictus e arresto cardiaco.
Secondo i ricercatori questo è il motivo per cui negli ultimi anni sono in forte aumento gli infarti a giovani che, apparentemente, godono ottima salute.

PETIZIONE ONLINE


Cari Amici,
Spesso ricevo richieste per firmare petizioni online.
Anch'io tempo fa avevo trovato interessanti alcune petizioni.
Quelle on line servono solo a crearsi un database di indirizzi mail da utilizzare per promuovere prodotti commerciali e siti che a loro volta producono denaro: porno e gioco.

Le petizioni online non sono legalmente utilizzabili. In base alla legge del 28 aprile
 98 n° 130 e la 30 aprile 99 n° 120, per essere valide devono essere fatte su moduli precedentemente vidimati e firmati a mano di fronte ad un autenticatore autorizzato : Notai, Giudici di Pace, Sindaci, Segretari delle Preture ecc...

I due siti di petizioni più importanti in italia sono:

www.petizionepubblica.it
Questo sito è di proprietà di un portoghese Marco Pocas che gestisce una serie di siti che vanno dal porno al gioco ecc... Sicuramente a lui non interessano le petizioni.
www.firmiamo.it
È della società digitalgraund. Si tratta di una grossa società inglese ed usano le petizioni per raccimolare indirizzari email con autorizzazione sulla privacy così da promuovere prodotti di multinazionali loro clienti: banche, finanziarie, alimentazione, telefonia ecc...

Provate a leggere l'informativa della privacy di questi siti e scoprirete che li state autorizzando ad utilizzare il vostro indirizzo mail per conto di terzi. 

domenica 11 novembre 2012

QUISTELLO DROGA

Speciale serata a Quistello dedicata alla prevenzione droghe e alcool. La serata è inserita in un progetto che coinvolge diversi scuole e comuni del mantovano. Infatti, grazie all'impegno di amministratori comunali, genitori ed insegnati si è giuti alla seconda edizione della Settimana della Prevenzione Droghe e Alcol.
Per maggiori informazioni siete tutti invitati a Quistello.

SPINELLI - OCCHI ROSSI www.enricocomi.com


Gli occhi arrossati sono indubbiamente uno dei sintomi che possono evidenziare un abuso di cannabis. Non può essere utilizzato come unico metodo per riconosce un consumatore di cannabis dato che:
1° Se chi ne abusa sa di essere controllato potrebbe utilizzare un comune collirio per eliminare il rossore.
2° Gli occhi potrebbero essere arrossati a causa di una congiuntivite o altro. Pertanto, si potrebbe accusare qualcuno ingiustamente.
Se vuoi maggiori informazioni per riconoscere un consumatore di cannabis CLICCA QUI oppure, meglio ancora, visita il sito web: www.enricocomi.com

DIPENDENZA DA CANNABIS

Una notizia raccapricciante che non necessita di alcun commento.

SAN CASCIANO DROGHE

Serata dedicata alla prevenzione droghe e alcol a San Casciano FI.

CASALMORO DROGHE

Serata dedicata alla prevenzione droghe e alcool. L'iniziativa è inserita nella settimana mantovana della prevenzione. Iniziativa nata e coordinata da genitori ed insegnanti.

lunedì 5 novembre 2012

REFERENDUM LEGALIZZAZIONE


Domani, martedi’ 6 novembre in alcuni stati USA, oltre alle elezioni presidenziali, gli elettori si esprimeranno in merito a quattro referendum: 
MATRIMONI GAY. Maine, Maryland e Washington.
MARIJUANA. Colorado, Oregon e Washington si esprimeranno sulla legalizzazione ad uso ricreativo e tre per un utilizzo medico: Massachusetts, Montana e Arkansas.
ABORTO. In Florida i cittadini saranno chiamati a esprimersi su un emendamento che mette al bando l’uso di finanziamenti pubblici per pagare l’aborto o una copertura sanitaria che includa l’aborto. Non sara’ applicato in caso di stupro, incesto o se la vita della madre e’ in pericolo.
PRESERVATIVI. Los Angeles County, patria della cinema a luci rosse, chiama i cittadini a pronunciarsi sulla obbligatorietà dei preservativi nei film porno.

domenica 4 novembre 2012

RICONOSCERE USO DI SPINELLI

Gli occhi arrossati sono indubbiamente uno dei sintomi che possono evidenziare un abuso di cannabis. Non può essere utilizzato come unico metodo per riconosce un consumatore di cannabis dato che:
1° Se chi ne abusa sa di essere controllato potrebbe utilizzare un comune collirio per eliminare il rossore.
2° Gli occhi potrebbero essere arrossati a causa di una congiuntivite o altro. Pertanto, si potrebbe accusare qualcuno ingiustamente.
Se vuoi maggiori informazioni per riconoscere un consumatore di cannabis CLICCA QUI

venerdì 2 novembre 2012

RAVE CUSAGO


C’è un rave in una ex Standa alle porte di Milano. La polizia lo va a sgomberare e una ragazza di 22 anni finisce in coma farmacologico all’ospedale senza aver assunto sostanze. Un bel controsenso per chi aveva guidato la spedizione in nome della difesa della salute di chi partecipava alla festa abusiva. Perché il blitz della polizia è stato ordinato da un dipartimento della presidenza del consiglio, il dipartimento politiche antidroga.
Luigi Savina, questore a Milano, stamattina ha fornito una ricostruzione dei fatti elogiando i suoi uomini e rammaricandosi per l’effetto collaterale. La ragazza, verso le 21.30 di ieri, ha chiesto soccorso ad una delle ambulanze che si trovavano fuori dal capannone temporaneamente occupato dai ravers. In un primo momento ha lamentato una forte nausea ed è stata trasportata in codice giallo al San Carlo di Milano. Verso mezzanotte, però, la giovane ha accusato una sonnolenza anomala che ha allarmato i medici che subito hanno disposto una tac. L’accertamento ha evidenziato una emoragia cerebrale e la giovane è stata operata immediatamente. Con ogni probabilità il versamento è collegato alla caduta della ragazza che, mentre si fuggiva dall’assalto della polizia è inciampata e ha battuto la testa su un calcinaccio. La prognosi è ancora riservata.
La Questura di Milano è stata allertata dal dipartimento politiche antidroga della Presidenza del Consiglio angosciato per la sorte di una serata che poteva degenerare per consumo di alcool e di droga. Doveva essere un servizio preventivo. Tra venerdì e ieri sera, la polizia s’è attivata per evitare che il party si svolgesse prima in un’area industriale dismessa del milanese, poi a Limbiate, in provincia di Monza e Brianza. Alla fine il rave si è concentrato a Cusago.
Il report di Hazard Unitz crew, la “ciurma” che ha promosso la festa rave, racconta una storia diversa. Alle 11 di sabato è stata creata la Taz (Temporary Autonomous Zone) in un capannone completamente isolato, per non dare nell’occhio e non rompere i timpani ai residenti. Due ore dopo una pattuglia di vigilantes chiama la polizia.
Alle 14 arriva la digos di Milano, accompagnata dalla celere. “Prendiamo accordi con un funzionario che, comunicando col questore, ci da l’ok per far proseguire il party fino a domenica». Tutto ciò perché il proprietario non aveva intenzione di sporgere denuncia. Qualcuno avrebbe fatto pressione su di lui, probabilmente minacciandolo di ritorsioni, perché – senza la denuncia – la polizia non avrebbe avuto titolo per l’assalto. I ragazzi ignorano quello che sta per arrivare, la festa sembra andare avanti tranquillamente. Alle 21 il proprietario cede. E’ l’ora in cui la celere si presenta di nuovo, «con aria minacciosa», tutta l’area è bloccata dalla polizia, «il questore ci minaccia che se non spegnamo entro 10 minuti sarebbero intervenuti, e noi gli abbiamo detto che gli accordi erano diversi» Ormai ci sono 2mila persone, fuori è buio, forse era meglio aspettare l’alba per poter evitare di creare disordini. «Se avessimo saputo le intenzioni della polizia ci saremmo organizzati in un modo diverso».
A un certo punto la musica viene spenta. La crew continua a cercare un accordo. Una folla di 1500 persone inizia a fare cori e urlare, «cerchiamo di riaccendere la musica a volume ridotto per calmare le acque, ma avremo spento da li a poco», continua a raccontare il report. «La polizia irrompe dentro il capannone, ci spegne l’impianto, chi chiude nel retro del sound, e inizia a manganellare qualsiasi cosa trovano davanti, ragazze, ragazzi, cani, persone indifese e anche i ragazzi che avevano la bancarella di crepes davanti al sound, usando pure lacrimogeni, nel mentre ci spaccano tutte le luci sull’americana, cercano di bucarci i coni delle casse con i manganelli, arrivano alla consolle dove c’erano i piatti e mixer ma non fanno in tempo a toccarlo perchè vengono messi in salvo da noi, ma riescono a rubare un macbook di uno dei noi senza che nessuno se ne accorgesse. In tutto questo frangente si accende una miccia che scatena l’inferno e si crea guerriglia tra persone e polizia dentro il capannone e in mezzo alla strada».
La ciurma smonta l’impianto, «usciamo in blocco dal posto e la polizia crea un muro, e ci ferma all’uscita, tenendoci un ora li fermi in strada, decide di scortarci in una questura li vicina, senza farci comunicare dove eravamo, e ci sequestra tutto l’impianto, anche a noleggio, denunciandoci». Un migliaio di persone gira a piedi per ore nella zona. Quattro gli arresti. Perfino un sindacato di polizia, il Siap, critica la decisione «assurda, da incompetenti», ma solo perché avrebbe mandato al macello i colleghi
.
«Dal nostro punto di vista non stavamo creando problemi a nessuno e si stava creando un’atmosfera molto positiva». Secondo gli organizzatori del rave, la polizia ha imposto di parcheggiare le macchine in strada. Lo scompiglio creato è stato il cavallo di Troia per intervenire, una volta entrati, questa è la denuncia della crew: «Hanno usato pura violenza, uccidendo un cane e ferendo altre persone bloccando la statale per tutta la notte».
«I giornalisti ora ci descrivono come criminali ma hanno creato loro il tafferuglio. Degli agenti sono stati feriti, è vero, ma non dicono cosa hanno fatto veramente prima. Abbiamo visto una ragazzina presa per i capelli, fatta strisciare a terra e presa a calci, ci hanno raccontato di gente chiusa in un angolo e presa a manganellate. Chiediamo solo il vostro supporto, che non venga nascosto nulla di quello che è accaduto, pura violazione dei diritti civili».
Fonte: http://teatridellaresistenza.wordpress.com


Non saprei come commentare. I Rave fanno guadagnare parecchi soldi agli organizzatori che lavorano in nero e gestiscono OGNI genere di commercio legato all'evento: Alcool, droghe e cibo. Poi si lamentano come se fossero dei benemeriti cittadini. Come se la polizia abbia cacciato persone oneste e dedite al proprio lavoro quotidiano. Poi quando un giovane muore? Andate voi in galera? La ragazza rischia la vita per colpa degli sbirri? E voi? Se non organizzavate il rave quella ragazza era in coma farmacologico oggi? 

AMSTERDAM STRANIERI e CANNABIS


Mentre nel resto del mondo si propinano programmi di legalizzazione della cannabis, la nazione più liberale in materia di cannabis passa alle restrizioni.
Lo scorso maggio e' entrata in vigore una legge che limita la vendita di cannabis ai residenti. La norma è una sorta di lotta contro il “turismo della droga”, dovra' essere applicata in tutto il Paese dall'inizio del 2013, ma la città di Amsterdam non ci stà. Infatti si calcola che sono circa mezzo milione i “turisti della droga” che visitano annualmente la capitale. Si calcola che l’entrata in vogore di questa legge costringerà alla chiusura una discreta percentuale dei 200 coffee-shop presenti ad Amsterdam.
Ad oggi il Sindaco di Amsterdam, Eberhard van der Laan, assicura che i turisti stranieri che visitano la sua citta' potranno accedere ai coffee-shop.
Van del Laan considera che le limitazioni potrebbero “far aumentare i furti e le violenze, e verrebbe meno il controllo sulla qualita' di questa droga”.
Nel dicembre 2001, il tribunale della Corte di Giustizia Ue, aveva dato ragione alla decisione dell'amministrazione comunale di Maastricht di vietare l'accesso ai coffee-shop ai non-residenti in Olanda, motivandola come deterrente per lotta contro il turismo della droga. La Corte di Lussemburgo si e' ugualmente pronunciata in una contesa tra un proprietario di questi coffee-shop di Maastricht e le autorita' del Comune che avevano ordinato di chiudere il locale perche' non aveva rispettato il divieto di ingresso per gli stranieri.
La depenalizzazione del consumo di cannabis in Olanda e' datata dal 1976. La legge in vigore penalizza il traffico, il possesso e la vendita di piu' di 30 grammi.

giovedì 1 novembre 2012

DIPENDENZA DA SESSO


Riporto questo articolo trovato sul web. Mi sembra di vivere in un mondo immaginario solo che una volta erano i bimbi a crearlo con le loro innoque e dolci fantasie. Ora abbiamo pseudo esperti che quotidianamente danno il meglio di sè dichiarando nuove patologie.
Ora anche il sesso è una malattia? Perché esiste chi desidera farlo frequentemente mettendo a rischio bla...bla... Immagino che, dai tempi di Adamo ed Eva c’è chi preferisce farlo più frequentemente di altri. Freud è stato fra i primi a dichiararlo ufficialmente fondando la psicanalisi. Si Sigmund il cocainomane! La psicanalisi basa le fondamente sugli studi effettuati da un cocainomane dichiarato.
Se continuiamo così chi va in bagno ad urinare tutti i giorni sarà affetto da Urinomania. Chi saluta una persona che non conosce bene deve prendere 3 pastiglie di immuno simpaticomania. Le cure? Lunghissime, anni ed anni di analisi con assunzione di psicofarmaci astrali e forse, dopo 10 anni avremo qualche timido miglioramento. Certi medici le sparano grosse ma a dirla tutta, chi ci crede è messo ancora peggio!

Ecco qui l’articolo:
La dipendenza da sesso è una vera e propria patologia che comporta un'insistente ricerca del piacere finalizzata allo sfogo di tensioni da stress, alla fuga da situazioni di ansia, dolori per la perdita di una persona amata, o dall'incapaità di gestire delle relazioni intime. E' una vera e propria malattia diffusa soprattutto negli Stati Uniti, e molto sottovalutata in Europa seppur presente, anche in Italia.

Nel nostro Paese, infatti, secondo la Dott.ssa Annalisa Pistuddi, psicoterapeuta dell'asl di Milano 2, che sta studiando la sexual addiction, almeno il 6% della popolazione è coinvolta in questo fenomeno. La percentuale è composta perlopiù da uomini tra i 26 e i 35 anni, single o da poco divorziati, disoccupati, e che hanno subito traumi, lutti, abbandoni, e soffrono anche di disturbi dell'umore.
Ciò che deve realmente allarmare, quindi, è la pericolosità della dipendenza di tipo sessuale. Annalisa Pistuddi, infatti sottolinea: «Quando si ha questo tipo di patologia, ci si mette in situazioni di rischio per sé e per gli altri. Il sesso e le sue fantasie permeano tutta la vita e la giornata, e non si riesce a controllarle. Non si considerano le conseguenze, proprio come avviene con l'abuso di sostanze».
Naturalmente, come per l'addiction da droga o alcool, esistono cliniche di riabilitazione anche per l'ossessione sessuale, ma le terapie hanno una durata molto lunga e il percorso necessita, come in tutti i profili di cura, di una forte volontà di cambiamento da parte del paziente.