lunedì 26 novembre 2012

DUBBI E PERPLESSITA'


Riassumo una notizia del 25.11.2012
In questi giorni si discute su chi debba gestire ed individuare le cure farmacologiche idonee nelle terapie di pazienti affetti da dipendenze. Da un lato la Societa' Italiana di Medicina Generale (Simg), dall’altro la Federazione Italiana degli operatori dei dipartimenti e dei servizi delle dipendenze (FederSerd).
l'utilizzo dei farmaci per la cura degli eroinomani produce risultati migliori quando si articola con una complessa serie di interventi offerti dai gruppi di lavoro all'interno dei SerT (Servizi Tossicodipendenze)
Spiega il presidente della Simg, Claudio Cricelli - E' cambiato profondamente lo scenario delle dipendenze, non più solo legato all'assunzione di oppiacei, ma a diversi altri tipi di dipendenze, anche senza sostanze, come nel caso delle ludopatie. - Per Cricelli è necessaria una riflessione per individuare chi è in grado di individuare e valutare precocemente le persone colpite da queste nuove patologie che hanno un devastante impatto sanitario e sociale. 

Una mia riflessione:
Quante parole... convegni ed esperti. Personalmente non ho mai letto da nessuna parte il numero di persone affette da dipendenza che, attraverso i trattamenti ospedalieri farmacologici hanno ripreso una vita degna di essere vissuta.
Se mi domando quanti ne conosco io... la risposta è uno! Si uno lo conosco che ha smesso frequentando il SerT. 
Quali risultati ci sono effettivamente? Ho l’impressione che si tratti solo di metodi costosissimi, pagati da noi contribuenti, e dai risultati vaghi e saltuari.
Non costosissimi solo per quanto riguarda i farmaci utilizzati e spesati dal costo sanitario ma anche per il costo delle strutture ed operatori.

La FederSerd organizza convegni nazionali e chi vi partecipa paga un biglietto. Ma chi partecipa? Per lo più dipendenti statali. Cazzo un servizio pubblico organizza convegni per dipendenti del servizio pubblico e pagano un biglietto ovviamente pagato con soldi pubblici? 
Oltretutto questi convegni hanno degli sponsor. I più importanti sono proprio le case farmaceutiche che producono i farmaci maggiormente utilizzati nelle terapie.

Ora discutono per come curare gli affetti da ludopatia. Non facciamo prima a ritornare indietro di qualche anno e vietare il gioco d’azzardo? Non vedete quante signore sole vengono ipnotizzate dalle macchinette e riversano la misera pensione in questo pozzo nero di luci e suoni? Al posto di curarli vietiamolo! Tutto molto più semplice! 
Purtroppo il business ed i facili guadagni che stanno dietro al gioco, alla droga ed alle cure farmacologiche connesse, supera ampiamente il senso del pudore, la responsabilità e l’integrità morale di chi si riempie avidamente le tasche di denaro.

1 commento: