sabato 5 ottobre 2019

LEZIONE DI PREVENZIONE NELLA SCUOLA

Da oltre 25 anni mi occupo di prevenzione droghe. Molti conoscono il mio nome (Enrico Comi) le attività legate al nome StupeFatto che da anni ho ideato e sono ormai presenti su tutto il territorio nazionale. 
Negli anni 90 erano ben poche le iniziative di prevenzione. Qualche associazione in lombardia, Emilia Romagna e sporadici interventi di qualche medico di buona volontà in Puglia e Veneto. Ad oggi sono molteplici le iniziative proposte dalle forze dell'ordine, la sanità, progetti ministeriali, associazioni, comunità, genitori o ex-tossicodipendenti.
Un elogio a tutti quanti! 
Come le Nazioni Unite chiedono da anni, è importantissimo coadiuvare le forze e continuare a proporre attività che possano indurre i giovani a riflettere sul loro futuro. Alcuni apprezzano le relazioni scientifiche, altri temono per i gravi effetti collaterali legati alle dipendenze, le forze dell'ordine propongono percorsi e responsabilizzano i giovani sulle leggi in materia che spesso gli adolescenti ignorano o non sanno. Gli ex alcolisti ed ex-tossicodipendenti che catturano l'attenzione con i loro spezzati di vita e riescono a relazionarsi allo stesso livello dei giovani. Nessuno di questi deve commettere l'errore di essere chi detiene l'unico metodo funzionale. Nessuno deve pensare d'essere il guru in materia di prevenzione. Tutti noi abbiamo da dare e da ricevere. 
Se siamo in grado di coordinarci bene, possiamo tutti migliorarci e saranno i giovani a beneficiare di tutto ciò. In fondo operiamo con il medesimo intento. Ahimè ad oggi le forze politiche in carica pensano di sapere tutto e non chiedono un parere agli esperti nel settore. Ad esempio la legalizzazione della cannabis. Al parlamento hanno chiamato due esperti provenienti dalle comunità Exodus e San Patrignano. Hanno rispettivamente espresso esito contrario alla legalizzazione ma qualcuno ha ascoltato le loro voci? No! Parlando con Senatori il commento è stato: "le loro motivazioni sono arcaiche. Riguardano gli anno 80. Oggi è diverso." Pensi che abbiano chiamato altri esperti per discutere l'attuale situazione? Magari il Centro Antiveleni Nazionale che può relazionare cartelle cliniche dei pronto soccorsi. No. A loro è bastato archiviare quanto detto da Exodus e San Patrignano. È come se tu fai l'idraulico e devi costruire un ponte. Fai fare un progetto ad un ingegnere. Lo guardi e poi dici: "Nooo. Non va bene". E fai tu il progetto! Questa è arroganza ed egocentrismo allo stato puro.
Nonostante quasi tutti gli addetti ai lavori, i professionisti della prevenzione e della riabilitazione sono estremamente contrari alla legalizzazione, le nostre forze politiche in carica pensano d'essere degli esperti in tutto e perseguono l'intento di legalizzare la cannabis.
Cosa centra questo con le lezioni di prevenzione? Centra tantissimo! Anni di duro lavoro vengono distrutti con una sola legge. Cosa diremmo ai giovanissimi che si troveranno la cannabis legalizzata? Per loro questa sostanza diventerà familiare come la sigaretta. Il passaggio a decidere di usarla sarà sempre più breve. Questo non lo dico io. Lo dicono le esperienze fatte in diversi stati che, prima di noi hanno legalizzato. Dalla lista di queste nazioni estromettiamo i Paesi Bassi che hanno saputo organizzare massicce e continue campagne informative per la prevenzione. 
Non ti piace come vanno le cose? Organizza delle attività di prevenzione nella tua scuola o oratorio. Fallo! È semplice! Chiedimi come e ti aiuterò a farlo. Basta volerlo. A volte basta vedere un film. Ad esempio Cristiana F. Noi i ragazzi dello zoo di Berlino. Molte persone mi dicono di averlo visto negli anno 80 e da allora non hanno mai avuto il coraggio di fumare una sola canna. Il ricordo delle disavventure di Cristiana le ha permesso di decidere autonomamente di non farlo. MAI!

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