Il governo olandese ha annunciato che presto sarà vietata la vendita nei coffee-shop della cannabis cosiddetta "forte", il cui contenuto in tetraidrocannabinolo (Thc) è superiore al 15%.
"Dopo la modifica della legge, i coffee-shop potranno proporre solo cannabis con contenuto di Thc inferiore al 15%", ha dichiarato il vice Primo ministro olandese e ministro degli Affari economici, Maxime Verhagen, in una conferenza stampa al termine dei Consiglio dei ministri a l'Aia. "Consideriamo la cannabis con un contenuto di Thc superiore al 15% una droga forte che presenta rischi inaccettabili" per la salute, ha aggiunto il ministro.
L'intensità degli effetti "psicoattivi" della cannabis dipende dalla concentrazione di Thc, secondo l'Istituto Trimbos, autore di un rapporto utilizzato dal governo olandese.
Circa l'80% della cannabis venduta nel 2010 nei coffee- shop olandesi aveva una concentrazione di Thc superiore al 15%, secondo l'Istituto Trimbos.
Il divieto dovrebbe entrare in vigore nel marzo-aprile 2012, il tempo che la modifica della legge sia adottata, ha precisato all'Afp Maarten Bruinsma, un portavoce del ministero della Giustizia olandese. Sempre secondo il portavoce, i comuni avranno la possibilità di ordinare la chiusura dei coffee-shop che vendono cannabis "forte". La detenzione, il consumo e la vendita al dettaglio di meno di cinque grammi di cannabis in circa 670 coffee-shop, sono tollerate nei Paesi Bassi dal 1976.
Queste dichiarazioni possono risultare clamorose tenendo in considerazione che qualche anno fa il governo ha ridotto del 50% il numero dei coffee-shop ed ora dichiara che la cannabis causa rischi inaccettabili per la salute. A dirlo è il governo più liberale al mondo.
Commento di Giovanni Serpelloni:
RispondiElimina'Un notevole e lodevole passo avanti che peró necessita ancora di una normativa piú chiara ed efficace soprattutto per la salvaguardia della salute dei giovani'. Cosi' il Dipartimento antidroga della presidenza del consiglio commenta la decisione del governo olandese di equiparare la marjiuana alle droghe pesanti come la cocaina e l'eroina.
'Non possiamo che condividere questa inversione di tendenza da parte dell'Olanda. In questi anni - ha dichiarato Giovanni Serpelloni Capo del Dipartimento - è stato fatto un danno enorme diffondendo l'idea che la cannabis sia una 'droga leggera' perchè non lo è affatto e produce danni al cervello e in particolare alle funzioni cognitive. E' bene che i ragazzi lo sappiano anche perchè la cannabis è il primo approccio con il mondo della droga. Tra l'altro, i risultati degli studi portati avanti anche da questo Dipartimento da molto tempo, ed effettuati sui giovani consumatori di cannabis, hanno messo in evidenza con risonanze magnetiche come il consumo di cannabis distrugga i neuroni e riduca lo spessore della corteccia cerebrale. Si assiste cioè a una riduzione dello spessore corticale della sostanza grigia che diventa piú sottile soprattutto nei lobi prefrontali. E un cervello malato, sotto l'influenza della cannabis, non funziona a dovere, ma altera la propria rapidità di analisi e di decisione, di attenzione e di coordinamento'.