Alberto è un grande amico. Padre di due splendidi figli. Fondatore ed attivamente organizzatore della SETTIMANA MANTOVANA DELLA PREVENZIONE ALLA DROGA E ALCOOL.
Alberto scrive:
“L’uso della droga si espande laddove non c’è informazione a riguardo”
Questa frase mi ha sempre fatto riflettere molto. Tutte le famiglie hanno paura che i loro figli si droghino; sperano che non succeda proprio a loro e, se non
succede, si sentono a posto. Non funziona proprio così…
In questa società, in cui regna l’individualismo, sembra che tutto sia dovuto e che la singola persona abbia il diritto di aspettarsi che siano gli altri a fare qualcosa. Ebbene non è così.
Come scrisse lo scrittore inglese John Donne, “No man is an Island”, cioè “Nessun uomo è un’isola”, la vita ha le sue migliori caratteristiche nell’interscambio di idee e nell’aiuto reciproco.
C’è un concetto filosofico-etico molto interessante che inquadra questa cosa in modo perfetto: è quella dell’Ubuntu, un movimento filosofico sudafricano la cui frase ispiratrice è “Ubuntu ngumuntu ngabantu” che significa “Io sono ciò che sono in funzione di ciò che sono gli altri”. L’essenza di questo movimento, sviluppato in un’area considerata generalmente poco civilizzata e invece portatrice di un pensiero di una potenza finora insuperata nel mondo europeo occidentale, sta quindi nel concetto che “se io sono ciò che sono gli altri, allora è mio dovere collaborare con gli altri per un futuro migliore”.
Quando pensai a questa cosa in relazione alla prevenzione delle droghe mi fu chiaro che “i miei figli saranno salvi quando tutti i figli degli altri saranno salvi”.
Quando ogni genitore e ogni ragazzo sarà stato informato e avrà capito i rischi della droga, allora la droga inizierà a scomparire.
L’informazione però non deve venire solo dalla scuola e dallo stato; aspettarsi che ai propri figli ci pensi la scuola e lo stato significa non prendersi la giusta responsabilità per tutti, delegare a qualcun altro ciò che invece è compito specifico dei genitori.
Ecco che quindi Il principio base della campagna “Settimana Mantovana per la prevenzione alla Droga e Alcool” è quello che sono i genitori a doversi prendere la responsabilità di educare i propri figli alla prevenzione alla Droga e Alcool.
L’educazione dei ragazzi deve essere un impegno assunto direttamente dai genitori nei confronti di tutti i ragazzi.
Oggigiorno si fa moltissimo per aiutare i bambini malnutriti dell’Africa o gli orfani del Sudamerica, e questa è una cosa bellissima, che da onore a chi lo fa. Occorre non dimenticare però il luogo dove abitiamo; occorre chiedersi: AI NOSTRI FIGLI CHI CI PENSA? La risposta è: DOBBIAMO PENSARCI NOI!
La campagna “Settimana Mantovana per la prevenzione alla Droga e Alcool” vuole creare un movimento di pensiero, una consuetudine culturale, una cosa che ogni anno cresce sempre di più, come se fosse un festival; le scuole sanno che troveranno aiuto gratuito da esso e i genitori faranno a gara per chi fa di più nell’organizzare e sponsorizzare. Creare questa cosa è un gusto che spero provino in tantissimi.
Ing. Alberto Fabbri
366-3673182
fabbri.alberto@alice.it
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