venerdì 25 aprile 2014

EROaZERO di ENRICO COMI

Mi avevano parlato di lei. Mi era stata presentata come una serpe. Una Vanda Marchi all’ennesima potenza. Pensavo: “stronza non mi avrai mai”. Avevo 17anni quando inaspettatamente ha bussato alla mia porta. Non mi sembrava così malvagia. Poi, forse per un momento di debolezza condita con un pizzico di noia e curiosità… sono uscito con lei. Fu amore.
Devo ammetterlo l’ho amata alla follia. Con lei sentivo di poter fare tutto. Adulta, saggia, matura ed esperta. Voleva continuamente possedermi ed io, inconsapevolmente accecato dalla sua sensualità, non facevo altro che assecondare ogni suo desiderio.
Ho cercato di rispettarla ma, con il passar del tempo, lei non ha rispettato me. Iniziava a negarsi. A volte era scontrosa ed io impazzivo. Usciva con altri e ciò mi faceva impazzire. Ma poi… poi la perdonavo. Ero uno schiavo che perdonava e venerava la sua Regina.
Ha invaso e permeato i miei sogni. Mi ha quasi strappato l’anima non facevo altro che pensarla. Con il passare degli anni ho finto per odiarla. Ma alla fine ero sempre li. Mi bastava un suo sguardo… un sorriso… anche una smorfia.
Dopo anni di fuggiaschi e clandestini incontri mi abbandonò. L’oblio, il vuoto ed io li al centro. Privo d’ogni sensibilità emotiva. Incapace di reagire e vedere un timido spiraglio di luce.

1 commento:

  1. Una descrizione perfetta di come è la droga, ho smesso di considerarla come una persona, non considero piu una migliore amica, per me adesso è solo passato e senza di lei adesso sto abbastanza bene, a volte mi torna in testa e mi manca da morire, ma ho smesso di andargli incontro per non mancarci più,è anche finita la confusione dentro a me senza di lei, mi manca ma è meglio che non diventi di nuova la metà di me.

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