domenica 28 ottobre 2012

ACCORDO ITALIA - AFGHANISTAN

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro degli Affari esteri, ha approvato il disegno di legge fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica islamica dell'Afghanistan che sancisce l'impegno dei due Paesi a rafforzare la collaborazione e la reciproca assistenza al fine di prevenire e contrastare il traffico illecito di stupefacenti.
Sotto il profilo operativo, l'Intesa si rende necessaria per realizzare una cooperazione bilaterale di polizia in materia di lotta al narcotraffico, in modo da renderla piu' aderente alle attuali esigenze di entrambi i Paesi.

Ogni volta che leggo notizie simili mi sento confuso. Sono cose apparentemente incomprensibili dato che, sono decenni che il nostro governo devolve ingenti quantità del NOSTRO denaro all’UN. L’UN, attraverso l’operato dell’ufficio che si occupa di Droga e Crimine (UNODC), dei loro rappresentanti  sviluppa contatti con vari governi per cercare di indebolire, contrastare e debellare le droghe direttamente sul luogo di produzione. L’Afghanistan è da sempre l’obiettivo primario dell’UNODC di Vienna. Nonostante abbiano già fatto di tutto e di più, l’Aghanistan continua a produrre quantità di oppio tali da coprire oltre il 90% del mercato Europeo.

Ora il governo italiano persa di ottenere qualche risultato con questo accordo? Mi pare che, anche se i media non lo evidenziano più da tempo abbiamo un contingente militare italiano in Afghanistan. Questo contingente ci costa 2 milioni di euro ogni 24h. Uno degli obiettivi primari del contingente Italiano è quello di contrastare la produzione di Oppio. 

Ora presentano la notizia di questo accordo? Pensate veramente che attraverso l’attuazione di leggi il governo Afghano possa reprime la produzione di oppio? Oppure pensate che in l’Italia, totalmente incapaci di gestire efficacemente e velocemente il nostro sistema giuridico siamo in gradi di aiutare l’Afghanistan a migliorere il loro? Cos’è una barzelletta?

In questo accordo, l’unica cosa appare logica è la domanda: “Quali interessi economici nasconde?”
I giornali evidenziano l'aspetto legato alla guerra alle droghe. Leggendo l'accordo non parla di droghe. Parla di ONG, assistenze varie e AGEVOLAZIONI PER LE AZIENDE CHE LAVORERANNO IN AFGHANISTAN. Parliamo forse di finmeccanica? Parliamo forse della realizzazione, gestione e controllo degli oleodotti Afghani? Staremo a vedere quali società italiane "investiranno in Afghanistan". 
Intanto l'accordo è firmato: On. Franco Frattini, membro esecutivo dell'Aspen Institute, società finanziata dalla Rockfeller Fundation.

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