Libro StupeFatto

domenica 28 ottobre 2012

ACCORDO ITALIA - AFGHANISTAN

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro degli Affari esteri, ha approvato il disegno di legge fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica islamica dell'Afghanistan che sancisce l'impegno dei due Paesi a rafforzare la collaborazione e la reciproca assistenza al fine di prevenire e contrastare il traffico illecito di stupefacenti.
Sotto il profilo operativo, l'Intesa si rende necessaria per realizzare una cooperazione bilaterale di polizia in materia di lotta al narcotraffico, in modo da renderla piu' aderente alle attuali esigenze di entrambi i Paesi.

Ogni volta che leggo notizie simili mi sento confuso. Sono cose apparentemente incomprensibili dato che, sono decenni che il nostro governo devolve ingenti quantità del NOSTRO denaro all’UN. L’UN, attraverso l’operato dell’ufficio che si occupa di Droga e Crimine (UNODC), dei loro rappresentanti  sviluppa contatti con vari governi per cercare di indebolire, contrastare e debellare le droghe direttamente sul luogo di produzione. L’Afghanistan è da sempre l’obiettivo primario dell’UNODC di Vienna. Nonostante abbiano già fatto di tutto e di più, l’Aghanistan continua a produrre quantità di oppio tali da coprire oltre il 90% del mercato Europeo.

Ora il governo italiano persa di ottenere qualche risultato con questo accordo? Mi pare che, anche se i media non lo evidenziano più da tempo abbiamo un contingente militare italiano in Afghanistan. Questo contingente ci costa 2 milioni di euro ogni 24h. Uno degli obiettivi primari del contingente Italiano è quello di contrastare la produzione di Oppio. 

Ora presentano la notizia di questo accordo? Pensate veramente che attraverso l’attuazione di leggi il governo Afghano possa reprime la produzione di oppio? Oppure pensate che in l’Italia, totalmente incapaci di gestire efficacemente e velocemente il nostro sistema giuridico siamo in gradi di aiutare l’Afghanistan a migliorere il loro? Cos’è una barzelletta?

In questo accordo, l’unica cosa appare logica è la domanda: “Quali interessi economici nasconde?”
I giornali evidenziano l'aspetto legato alla guerra alle droghe. Leggendo l'accordo non parla di droghe. Parla di ONG, assistenze varie e AGEVOLAZIONI PER LE AZIENDE CHE LAVORERANNO IN AFGHANISTAN. Parliamo forse di finmeccanica? Parliamo forse della realizzazione, gestione e controllo degli oleodotti Afghani? Staremo a vedere quali società italiane "investiranno in Afghanistan". 
Intanto l'accordo è firmato: On. Franco Frattini, membro esecutivo dell'Aspen Institute, società finanziata dalla Rockfeller Fundation.

ENERGY DRINKS

Una ragazza americana di 14 anni è morta dopo aver bevuto due energy drinks. Anais Fournier, questo il nome della giovane, è deceduta, secondo quanto stabilito dall'autopsia, a causa di un'overdose di caffeina che le ha provocato scompensi cardiaci letali. La famiglia fa causa alla "Monster Energy", per dimostrare la pericolosità della nota bevanda.

La giovane aveva bevuto due lattine di Monster Energy, da 0,75 litri, in poche ore. Poi ha avuto un collasso. Bere una lattina di Monster Energy significa assumente una dose di caffeina pari a sette, otto Coca Cola.

Per questo motivo, la famiglia ritiene che una simile bevanda sia da considerarsi pericolosa per la salute dei consumatori. 

L'azienda sostiene che la ragazza è deceduta per cause non legate al consumo della bevanda. 

mercoledì 24 ottobre 2012

DOTTOR MICHELE FERRARI


Michele Ferrari, il Dott. Doping. Definito da molti il guru della farmacologia, si è sempre dimostrato a favore della pratica del doping, diventandone un vero e proprio esperto. "E' doping solo quello che viene trovato ai controlli. Se fossi un atleta, assumerei tutto quello che non si becca", aveva dichiarato anni fa. Squalificato dalla Federciclismo nel 2002 e sospeso a vita dall'Usada, l'agenzia antidoping Usa, sono molti gli atleti passati dal dottor Ferrari, poi trovatisi al centro di sospetti e polemiche: tra i tanti i ciclisti Lance Armstrong, con cui Ferrari ha avuto rapporti molto stretti per anni ad oggi espropriato di tutti i titoli vinti, Filippo Pozzato, che non ha potuto partecipare alle ultime olimpiadi proprio per la sua frequentazione con il farmacista, Michele Scarponi, vincitore del Giro 2011, e Alexandre Vinokurov, oro su strada a Londra 2012 (quest'ultimo al rientro dopo una squalifica per doping). Anche Alex Schwazer, recentemente squalificato da Londra 2012 perchè positivo all'Epo, ha ammesso di averlo contattato nel 2009 per non precisati "motivi tecnici", salvo poi allontanarsene nel 2011. 
Un giro d'affari da milioni di euro l'anno. Il suo metodo consiste nel seguire gli atleti in camper, su cui per altro è stato visto salire anche lo stesso Schwazer, per poi sottoporli ad un check-up completo, con tanto di tabelle di allenamento e alimentazione, e precisi suggerimenti su certe sostanze da assumere, come risulta da intercettazioni ambientali ora al centro di un'inchiesta in corso ad opera di Nas (Nuclei anti Sofisticazioni) e Finanza per la procura di Padova. Attualmente, Ferrari è indagato per esportazione illegale di capitali all'estero, riciclaggio ed evasione fiscale, oltre che per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di pratiche illecite nello sport. A seguito del recente caso Armstrong, visto che l'Unione Ciclistica Internazionale sta chiedendo un risarcimento faraonico, non è detto che Armstrong cerchi di rivalersi sul Dott. Ferrari vista la complicità nella frode sportiva. Nel frattempo restiamo qui alla foce del fiume mentre scrorrono i resti e le "salme" di questi criminali sportivi che infangano, non solo la buona fede di chi opera rispettando le leggi ma gli ideali e la fede di milioni e milioni di fedeli fans grazie ai quali questi fantomatici buffoni diventano delle "stelle iridate".

martedì 23 ottobre 2012

NARCOTRAFFICO

Durante alcuni lavori di scavo, sono stati rinvenuti 24 cadaveri nella zona urbana di Acapulco, nel sud del Messico, una regione dove spadroneggia il narcotraffico. Secondo un bilancio provvisorio sono circa 60.000 le persone che hanno perso la vita in scontri fra cartelli negli ultimi sei anni in Messico.
Nonostante l'ingente quantitativo di soldati americani e polizia messicana, ambedue impegnati nel contrastare i cartelli, nulla cenna a cambiare. 
Chiunque interferisce con i cartelli viene brutalmente assassinato: giornalisti decapitati, familiari e persone comuni. Una guerra spietata. Ma chi incolpare per questi tragici eventi?
Solitamente si tende a pensare che gli unici responsabili siano i trafficanti di droga e questo è vero ma non solo loro. Un complice dei trafficanti è l'acquirente. Si quel tal dei tali che acquista cocaina per passare "una bella serata" lui è complice di tutti gli assassini commessi dai trafficanti. Se nessuno acquistasse la sostanza, i trafficanti non esisterebbero. Si carissimo tossico, la ragazza madre che ingoia ovuli di coca e sale disperata sull'aereo destinazione Malpensa, magari per 1.000 schifosi dollari. Lei potrebbe non rivedere più il suo bimbo oppure potrebbe rivederlo solo fra qualche anno, dopo essere stata ospite delle galere italiane.
Quella cocaina che acquisti per fare il figo non è bianca! È rosso sangue e tu sei uno dei principali responsabili di tutto ciò. 

SULLA PANCHINA


Sulla panchina col capo reclino
due occhi stanchi, dopo una notte bianca,
sul suo volto, la stessa domanda;
la sua mano che passa sul viso sporco
il suo gesto disperato, è privo di richiesta d'aiuto
mentre passo indisturbata.
Solo foglie ricurve dal peso dell'acqua piovana
sullo sfondo plumbeo 
si  fondono con la sua tristezza:
un quadro di umana solitudine, 
all'alba, nei pubblici vivai
dove, formiche indaffarate 
seguono la scia, incuranti degli eventi
quando un piede le calpesta.

Giusi Porro 2012


GESÙ E LA CANNABIS

Vergognose dichiarazioni pubblicate sul noto quotidiano inglese The Guardian. Mischiare il sacro con il profano in modo così vile. Mi meraviglia l'editore del The Guardian che ha approvato la pubblicazione. Denota comunque che: 
- Nessun rispetto per le fedi religiose in generale.
- La ricerca della polemica per mirare alla vendita del quotidiano, quella si che è sacra.
- Grossi finanziamenti da parte di chi mira alla legalizzazione della Cannabis. Non solo per questo ridicolo articolo ma per quello che sta accadendo in Europa ed America in merito alla  depenalizzazione e legalizzazione della cannabis.
Ecco l'Articolo:
I miracoli di Gesù, e della marijuana. Cristo è stato il primo cristiano a fare uso di cannabis, sostanza che veniva utilizzata anche per curare i malati.
Secondo uno studio di Chris Bennet, Gesù oltre che per un olio miracoloso in grado di guarire gli occhi e la pelle, metteva un pizzico di marijuana anche negli incensi che venivano accesi durante le cerimonie.
CHI LA COMBATTE È L'ANTICRISTO.Secondo Bennet, non c'è nulla di strano in una scoperta del genere, in quanto la canapa veniva tradizionalmente utilizzata dagli ebrei, per essere naturalmente tramandata al cristiani.
Inoltre, ha sottolineato lo studioso americano, «l'applicazione di un olio con proprietà curative, a base di una sostanza chiamata kaneh bosem, diventata poi cannabis, aveva un effetto maggiore e immediato rispetto ai giorni nostri, in cui le persone assumo marijuana principalmente fumandola o mangiandola».
Concludendo il suo articolo, apparso inizialmente sulla rivista High Times, Bennet ha chiosato: «Se la cannabis era uno degli ingredienti principali dell'olio che fece diventare Gesù il Cristo e suoi seguaci cristiani, allora chi combatte la marijuana è l'Anticristo».
MIRACOLI ANCHE SENZA CANNABIS. La scoperta ha naturalmente acceso la polemica tra i fedeli. Secondo i quali potrebbe passare il messaggio, assolutamente fuorviante, che Gesù facesse miracoli grazie all'utilizzo di olii a base di cannabis.

domenica 21 ottobre 2012

FRANCIA E LEGALIZZAZIONE


La cannabis divide in due la Francia. La recente proposta del Ministro dell’Istruzione d’Oltralpe Vincent Peillon di depenalizzare l’uso della marijuana ha infatti scatenato non poche polemiche. C'è chi è dell'idea di mantenere la linea proibizionista. Mentre "nell'altra sponda" chi vuole cambiare depenalizzandone l'uso. Per ora non sembra che l'attuale maggioranza voglia permettere un cambiamento in merito. Anche perché una delle promesse in campagna elettorale era proprio quella di continuare a mantenere un linea di condotta rigida e non permissiva.In Francia vige una legge del 1970 che vieta il consumo di droghe, con sanzioni fino a 1 anno di carcere e € 3.750. Nella République il consumo di cannabis è tra i più elevati d’Europa. Sono infatti ben 13,4 milioni i francesi che ne hanno fatto uso almeno una volta nella vita. Tra questi è in costante aumento il numero dei giovanissimi. Come conferma il fatto che nella fascia di età 15-17 anni il 40% non rinuncia periodicamente ad uno spinello.

HASHISH CHIMICO

Qualche anno fa, analizzando le Smart Drugs, erano stato identificato il THC sintetico. Di cosa si tratta? La Cannabis crea effetti fisici e mentali proprio perché contiene il THC che viene prodotto dalla pianta stessa. Il THC sintetico sarebbe una riproduzione chimica di quello naturale. 
Gli effetti sono molto più marcati e possono indurre a vere e proprie distorsioni delle percezioni ed una crisi di astinenza evidente e manifesta.
Da sempre, acquistando dell'hashish non si era in grado di riconoscere le sostanze da taglio contenute che sicuramente possono essere più dannose della cannabis stessa. Ad oggi non è più possibile capire se la sostanze è stata prodotta dalla lavorazione della pianta oppure nata interamente sul tavolo di un laboratorio.
Sembra un'assurdità? Sembrava anche a me la prima volta che ne ho sentito parlare!

sabato 20 ottobre 2012

STAN LAUREL

Se qualcuno di voi piangerà al mio funerale, non vi parlerò mai più.

Stan Laurel

ALCOL e FUMO - DANNI


Eccedere con l'alcol accorcia la vita di vent'anni. Secondo una ricerca che sarà pubblicata sul numero di gennaio della rivista Alcoholism: Clinical & Experimental Research ogni anno il numero di decessi fra gli uomini che abusano di alcol è 1,9 superiore rispetto a quello registrato fra gli uomini che, invece, non hanno problemi di alcolismo. Per le donne la situazione è ancora peggiore: un eccesso nel consumo di alcolici aumenta il tasso di morte annuale di 4,6 volte e lo sviluppo delle malattie associate all'alcol è più rapido.

Lo studio ha analizzato i dati riguardanti 4.070 cittadini tedeschi di età compresa fra i 18 e i 64 anni. Ulrich John, docente di epidemiologia e medicina sociale all'Università di Greifswald (Germania) e coautore della ricerca, ha spiegato che “l'età media al momento del decesso era di 60 anni per le donne e di 58 per gli uomini, entrambe di circa 20 anni inferiori all'aspettativa di vita media nella popolazione generale”. Il ricercatore ha aggiunto che, purtroppo, “il fatto di aver partecipato a trattamenti ospedalizzati contro la dipendenza all'alcol non è associato a una maggiore sopravvivenza”. In altre parole, nemmeno percorsi specifici per sconfiggere l'alcolismo proteggono  da una morte prematura chi ha a che fare con questo problema.

L'abuso di alcol sarebbe, quindi, ancora più pericoloso del fumo di sigaretta. “I casi di morte associati al fumo sono dovuti soprattutto a forme di cancro che sembrano svilupparsi più in là durante la vita rispetto a molte cause di morte attribuibili all'alcol”, ha spiegato John, aggiungendo: “Bere può spingere anche ad altri comportamenti a rischio, come fumare, essere in sovrappeso e diventare obesi. L'alcol è un prodotto pericoloso e dovrebbe essere consumato solo secondo le linee guida, non più di 12 grammi alla volta per le donne e non più di 24 grammi per gli uomini”.
di Silvia Soligon (18/10/2012)

venerdì 19 ottobre 2012

INTOSSICAZIONE COSA FARE

Il centro antiveleni dell'Ospedale Niguarda di Milano offre un servizio di prima assistenza telefonica. Le intossicazioni possono essere gravi e mettere in pericolo di vita la persona intossicata.


BOSS GAMBINO

Prima udienza dell'ultimo atto ai vari processi del Boss Italoamericano Rosario Gambino. Ad ascoltarlo parrebbe un comune cittadino ingiustamente perseguitato. Sta di fatto che i crimini a lui attribuiti vanno molto al di la di ciò che potrebbe essere un comune cittadino. Clicca qui.
"Questa udienza mi ha fatto piacere perché vogliono fare le cose in ordine - ha spiegato Gambino -. Ho scontato il mio debito con la giustizia. Ho fatto 25 anni di carcere in America e tre in Italia. Ho passato un inferno negli Stati Uniti e poi é stato ancora peggio in Italia. Non hanno carte che giustifichino questo processo in Italia". 
All'udienza hanno assistito anche la moglie di Gambino e alcuni suoi parenti. Il boss è stato scarcerato il 5 luglio scorso e gli è stato notificato l'obbligo di dimora a Palermo e il divieto di espatrio. Per Gambino, rientrato in Italia perché espulso dagli Usa nel 2009, si trattava della seconda scarcerazione dal penitenziario parmigiano. La prima risale al 25 ottobre 2011: due giorni dopo gli uomini della squadra mobile di Roma lo arrestarono in una clinica della capitale su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Corte d'Appello di Palermo. 
"Per altre vicende ho già pagato - ha spiegato Gambino - Sto cercando anche di riaprire il processo in America dove mi hanno incastrato. Una volta che conclusa la vicenda in Italia mi dedicherò a quello. Se fossi diventato cittadino americano non avrei dovuto subire tutto questo". 
Gambino, tornato a Palermo dopo 55 anni, dice di avere trovato una città "migliore, con più pulizia, piena di negozi e locali. Sono sbalordito di come ho trovato Palermo", dice. Nei lunghi anni negli Usa non ha perso d'occhio quello che stava avvenendo in Italia: "Mi dispiace per la morte di Falcone e Borsellino - dice -. La morte è sempre un episodio spiacevole". 
Il suo avvocato, Anthony De Lisi, ha sollevato l'illeggittimità costituzionale perché a Gambino non sarebbe stato assicurato il diritto di difesa e la riapertura del dibattimento. 
Il processo è stato rinviato al 6 novembre.

giovedì 18 ottobre 2012

ENRICO COMI - PREVENZIONE

Speciale serata dedicata alla prevenzione droghe. Organizzata dai cari amici dell'Associazione AMICO ONLUS. Aperta al pubblico. Ingresso Gratuito.


DROGA DEL CANNIBALE

Nel corso del 2012 abbiamo sentito parlare di una nuova droga: "La droga del cannibale".
Secondo gli esperti si tratta di un mix di lsd extasi e metanfetamina. Proveniente dagli USA dove è conosciuta con il nome di: "sali da bagno". Sembra che, come effetti collaterali, abbia  quello di far diventare cannibali i consumatori di detta droga.
Sono tre i casi registrati negli USA e due in Italia. Sinceramente penso che si tratti di una bufala mediatica. I casi sono troppo pochi per dichiarare che si tratti di una nuova droga. 
Ricordo il primo caso in Italia. È successo a Genova, lui aggredisce lei e le stacca un pezzo di labbro con un morso. Dopo due ore dal fatto i media dichiaravano già che si trattava della droga del cannibale. In realtà l'aggressore viene arrestato e deve seguire l'iter amministrativo, non viene sottoposto immediatamente al test tossicologico che certo non viene consegnato alla stampa prima delle autorità giudiziarie.
Il mondo è pieno di atti di violenza disumani ed immagino che ne accadano centinaia al giorno. Cinque casi in un anno... chi può dichiarare che si tratta di una nuova droga?

GIORNALE DI CARATE

Un articolo del Giornale di Carate. 

mercoledì 17 ottobre 2012

BRAD PITT DROGA

"Non faccio più uso di droghe, ma se volessi potrei trovarne qualsiasi tipo in qualsiasi città americana in meno di 24 ore", ha detto l'attore definendo la lotta agli stupefacenti "un terribile fallimento". Per la star l'unico modo per risolvere il problema è porre fine al traffico di denaro che sta dietro questo mercato. "Bisogna considerare la possibilità" di legalizzare l'uso della droga, lasciando alle persone la decisione se sbagliare o meno, e trattandole più da pazienti e meno da criminali", ha spiegato ancora Pitt.
La star qualche mese fa aveva rivelato di aver avuto parecchi problemi con le sostanze stupefacenti all'inizio degli anni Novanta.


Caro Brad se dichiari di aver avuto parecchi problemi con le droghe immagino che sia vero. Se è vero è strano che rilasci dichiarazioni del genere. Forse è la trovata pubblicitaria per lanciare "The house I life in" il suo ultimo film-documentario che parla di droghe. In effetti, queste dichiarazioni, rilasciate in occasione della presentazione del film, sono balzate sulle testate giornalistiche di tutto il mondo. Che strana coincidenza!
Anche il problema delle armi di contrabbando si risolverebbe rendendo le armi un prodotto di libera vendita.
Anche la criminalità ed il sovraffollamento carcerario si risolverebbe permettendo a chiunque di entrare in casa di Brad e saccheggiare ogni cosa.
Il Doping non sarebbe più un problema se qualsiasi sportivo potesse riempirsi di anfetamine prima della gara. 

BOLIVIA BRASILE e PERÙ


Bolivia, Brasile e Peru' insieme per contrastare il traffico di droga. I governi dei tre Paesi mettono appunto un'agenda per rendere piu' efficace la lotta al traffico di sostanze stupefacenti lungo i confini, e nei luoghi di produzione e di transito. Ad annunciarlo e' stato il ministro boliviano Carlos Romero. Le autorita' dei tre Paesi vogliono mettere a punto quest'intesa prima della riunione del Mercato comune del Sud (Mercosur) che si terra' a novembre a Brasilia. Romero ha spiegato che l'obiettivo principale e' quello di rafforzare la lotta comune contro la droga, e ha ricordato come il 60 per cento della cocaina sequestrata in Brasile proviene dal mercato peruviano e transita attraverso la Bolivia. Per questo si punta a coordinare meglio le azioni e lo scambio di informazioni tra le forze antidroga dei tre paesi. In questo contesto il Brasile donera' quattro elicotteri H-1H, due dei quali sono gia' stati consegnati la scorsa settimana, per effettuare pattugliamenti aerei in particolare contro la produzione e traffico di cocaina

martedì 16 ottobre 2012

EROINA È TORNATA

Finalmente diverse testate giornalistiche riportano notizie sul ritorno dell'eroina come fosse una novità del 2012. In realtà sono 6-7 anni che, con una graduale ripresa, l'eroina è ritornata.
Diversi articoli riportano notizie inventate, come ad esempio:
- L'eroina ora la si può anche sniffare.
L'eroina si è sempre sniffata ed iniettata. La "nuova abitudine" è quella di fumarla dato che ora circola il cobret. Un tipo di eroina grezzo che si presta ad essere fumata.
- A causa della crisi i tossicodipendenti ritornano ad usare eroina. 
Cos'è il discount della droga? Cosa vuoi che importi ad un tossicodipendente della crisi. Si drogano in ogni angolo della terra. Anche dove la mancanza di cibo miete giornalmente vittime e secondo alcuni il drogato compra la droga che costa meno?!? Ma per favore! 

Le cose stanno in questo modo: 
Da circa 6-7 anni i trafficanti di eroina hanno ripreso ad importare in Italia. In alcune province il mercato è ripreso subito: Abruzzo e Campania. Hanno seguito l'Emilia ed il Lazio per poi estendersi su tutto il territorio nazionale.
I vecchi tossici (35-40anni) hanno ripreso subito con le siringhe. Le nuovi generazioni, forse spaventate dalle malattie mortali che accompagnano il buco, si sono mostrate restie all'uso della siringa. Hanno iniziato a fumare l'eroina e/o sniffarla e solo alcuni arrivano ad iniettarla. 
Molti di loro credono falsamente che fumandola o sniffandola si limitino notevolmente i danni. La maggior parte non sa ancora che ha intrapreso un viaggio di sola andata. Destinazione paradiso? No amico mio solo fuoco e fiamme! 

sabato 13 ottobre 2012

MICK JAGGER - DROGA


Mick in una recente intervista parla di droga:

perché le prendevate? Vi sentivate più creativi?

“No, anzi. Quando sei giovane riesci a lavorare nonostante la droga, dopo diventa complicato".

SerT SERVIZIO TOSSICODIPENDENZE


I Sert sono le strutture ospedaliere preposte ad aiutare i ragazzi a venire fuori dalla dipendenza della droga. Un giovane, ed i propri familiari, si rivolge al SerT con la speranza di ricevere un supporto valido nel delicato e complesso tentativo di smettere con l’abuso di droghe e dipendenze in generale.
Nella maggior parte dei casi si ritrova a ricevere gratuitamente metadone, subutex e/o farmaci vari che sono vere bombe che agiscono contro il rispetto dell'essere umano, tali psicofarmaci mettono a rischio la loro vita.
Anni fa ho partecipato ad un congresso nazionale del SerT. Gli sponsor ufficiali del congresso erano: Molteni ed Eli Lilly ovvero le due principali farmaceutiche produttrici dei farmaci che ho appena nominato. Ero stato invitato da un alto esponente del SerT. A pranzo abbiamo discusso molto sul fatto che un congresso nazionale di enti pubblici viene finanziato da chi ricava enormi quantità di denaro dall’operato di questi enti. Questa cosa mi ha schifato! 
Esistono giovani che a seguito di pesanti trattamenti farmacologici smettono di usare droghe ma rimangono dipendenti da farmaci. Parlano con i muri, escono la notte, diventano paranoici e schizofrenici, a volte violenti, hanno uno sguardo perso ed altro ancora. Questa non è riabilitazione è schiavitù a vita. È una violazione dei diritti umani! 
So perfettamente che molti operatori del SerT sono li pieni di buona volontà ed osservano diligentemente i protocolli studiati. Negli anni 80, quando frequentavo il SerT (all’ora chiamato NOT Nucleo Operativo Tossicodipendenze) non venivi imbottito subito di farmaci. I percorsi erano diversi e non mi pare che le cure farmacologiche attuali abbiano così tanti risultati da giustificare un cambio nelle procedure di recupero. Anzi, se i risultati positivi erano ben pochi negli anni 80, ad oggi non ricordo quando è stata l’ultima volta che ho sentito qualcuno dichiarare d’essersi riabilitato al SerT. O meglio, qualcuno c’è ma poi scopri che continua a prendere psicofarmaci da oltre un decennio ed ha sempre nell’alito quel forte odore di vitigno! Uno così ha smesso?

SBALLO DELLA CANNA


Questa è una delle diverse mail che ricevo. Si chiama Giorgio ed è un grande. Uno di quelli che le cose le capiscono senza doverle provare. Dico spesso: "non è necessario schiantarsi conto un palo con l'auto per capire che ci si fa male".

caro Enrico
ho trent'anni e ti seguo da tempo, ho letto con interesse il tuo libro "stupefatto".
Ti scrivo per raccontarti una situazione che mi è accaduta molto simile a quella che hai vissuto con Antonella, Franco, Luca e Simone. La prima volta che hai visto qualcuno fumare una canna; io, però, dopo quello a cui ho assistito, ho radicato in me ancora di più la convinzione: droghe? no, grazie.  Sarà la mentalità dei trent'anni diversa da quella dei 13, non so, l'unica cosa che ho chiara in mente, è droga no grazie e la domanda: ma il divertimento dove sarebbe? Un piacere momentaneo che poi non ti resta quasi nemmeno nel ricordo e che se fatto durare a lungo termine ti distrugge la vita: ha senso?

Era un sabato sera come tanti, io sono uscito per fare alcune commissioni e per strada incontro due ex compagni di scuola che non vedevo da più di un decennio; dopo esserci salutati e fatto due chiacchiere, abbiamo deciso di passare la serata assieme per mangiarci una pizza e assistere a della musica dal vivo all'aperto. 
Nostro malgrado lo spettacolo era molto noioso ed io senza mezzi termini glielo riferisco; loro, per tutta risposta, mi dicono "non preoccuparti ora ti portiamo in un posto e ti facciamo passare noi, la noia"
Pensavo che volessero portarmi in uno di quei posti dove ci sono ragazze mezze nude che ballano ed invece mi hanno condotto in un passaggio abbastanza isolato, e uno dei due ha iniziato a prepararsi una canna. 
Non ho mai fumato in vita mia ma sapevo perfettamente cosa stesse facendo; a me da fastidio anche l'odore delle sigarette e mi sono girato dall'altra parte per non sentire puzza. Che poi alla fine puzza non era, l'odore dell'erba tutto sommato non è poi cosÏ cattivo.
Mentre lui finiva di fumare io lo ignoravo, come faccio di solito quando una persona fuma ed è tutta concentrata sulla sua cicca; avevo iniziato a parlare di computer con l'altro, che stava invece a guardarlo con l'aria di uno che non ne può più di qualcosa ma ormai non ci può far niente, stavo raccontando di un crash abbastanza eclatante accaduto in ufficio e mi esce una citazione: "i problemi dei computer stanno tra la tastiera e la sedia", e il ragazzo che fumava inizia a ridere.
Quella però non è una barzelletta. È una citazione che indica quanto molto spesso i computer hanno problemi per la negligenza di chi li adopera. Eppure quel ragazzo rideva come se anzichè aver appena assistito a un concerto noiosissimo di canzoni mosce suonate male, fosse stato ad uno spettacolo di un bravissimo comico. 
Un quarto d'ora lì, a ridere come un imbecille, di qualsiasi cosa si dicesse anche non rivolta a lui: sostanzialmente io non ho percepito allegria, ho soltanto assistito ad un idiota che rideva senza motivo come se non facesse parte di questo mondo, una sorta di pagliaccio con la risata incontrollata, tanto che ad un certo punto dissi all'altro ragazzo, "ma tu che lo frequenti più spesso, hai qualcosa per spegnerlo? Quando gli si scaricano le batterie?"
Nel suo ridere non sono riuscito a vedere qualcuno divertito, bensì una persona alterata, che ha avuto bisogno di indursi il ridere anche se la situazione richiedeva soltanto una soluzione: prendere, e andarsene a casa! Quella risata mi aveva ricordato un episodio accaduto a me qualche anno prima: durante una festa ho bevuto 3 bicchieri di seguito, di crema al limone. Quel digestivo creato utilizzando limoncello e anche latte. Per cui il sapore dell'alcool è mitigato e ti puoi prendere una sbronza senza accorgerti! Soprattutto se, come nel mio caso, non si è abituati a bere! Ovvio che se sei abituato a bere anche fosse solo vino a pasto, 3 bicchierini di crema limone non ti fanno niente. 
Non mi sono ubriacato in quell'occasione ma tutti mi definivano "allegro" perchè ho semplicemente riso senza motivo per una ventina di minuti e gli altri ridevano con me, però alla fine della risata mi è venuta una gran malinconia addosso. Non che ci fosse da essere tristi, era una festa. Ma era una sensazione di completo squilibrio: Ë vero che mentre ridevo mi piaceva e avrei voluto non finisse mai, ma appena è passato l'effetto mi sono reso conto che il ritorno alla realtà è stato duro, ma perchè prima mi ero trovato fuori dal mondo all'improvviso e altrettanto all'improvviso ci ero ritornato dentro! E allora che senso ha uscire dal mondo se, tanto, dentro ci devi vivere? Se non stai bene in questo mondo, uscirne in quel modo è la peggior scelta da fare: esci pure, ma ogni volta che ci ritorni sarà sempre più dura. 
Giorgio

venerdì 12 ottobre 2012

DOPO LA GUERRA ALLA DROGA


È stato pubblicato in lingua italiana il libro redatto dalla londinese Transform Drug Policy Foundation. 
Tratta una serie di linee guida per legalizzare le droghe. Le motivazioni sono: Se legalizziamo togliamo introiti alla mafia, diminuiscono i reati ed il numero di detenuti nelle nostre affollatissime carceri. E dietro le quinte si evidenzia il fatto che sarà lo stato a produrre e commercializzare quindi: posti di lavoro, prodotto interno lordo e soldi...TANTI SOLDI.
Ma chi c’è dietro la Transform Drug Policy Fundation: GEORGE SOROS!?! Quest’uomo manipola i mercati finanziari da quasi quarant’anni. Soros é schizzofrenicamente instabile quando si tratta di arricchirsi personalmente in modo illimitato e prova un perpetuo desiderio d'essere ben considerato dagli altri. Infatti, mentre diverse nazioni hanno aperto pratiche giudiziarie nei suoi confronti lui si presenta come filantropo e paladino del bene e della libertà. È anche responsabile di un crack nei confronti della lira, infatti nel 92, in sole 24 ore, la lira rischia l'esclusione dai mercati finanziari con una perdita improvvisa del 30% tutti soldi persi a discapito dei risparmiatori. I tribunali di Napoli e Roma aprono una procedura nei confronti di Soros ma poi...tutto si dissolve magicamente nel nulla. Soros vuole legalizzare la cannabis e gestire il mercato legale della stessa. In California ha investito ben 1 Milione di dollari nel 2011 a favore delle campagne di legalizzazione.
In futuro sentiremo sempre più parlare di legalizzazione. Non si tratta di movimenti studenteschi ma di vere e proprie organizzazioni che da tempo hanno pianificato di modificare le leggi, controllare la produzione e distribuzione spazzando via ogni possibile concorrente. I criminali “mediocri” si muovono contro la legge e rischiano. I criminali “professionisti” fanno in modo di muoversi nell’ambito del legale.
In questo libro si dice che il proibizionismo ha fallito pertanto bisogna legalizzare. 
È un’assurdità dato che siamo arrivati al proibizionismo proprio perchè la legalizzazione aveva fallito. Non dimentichiamoci che nel 1800 la cannabis si contivava anche in pianura padana. Nel 1960-70 si poteva entrare in qualsiasi farmacia ed acquistare liberamente morfina, farmaci a basi anfetaminiche ed altro ancora.

giovedì 11 ottobre 2012

ADHD

La cronaca conferma i peggiori timori e le più spaventose previsioni.  Dal 2007 nel nostro paese sono stati autorizzati i farmaci per la cure dell’ADHD, una malattia relativamente nuova che secondo molti non è nemmeno una malattia. UNA MALATTIA VERA ? - Nel corso dell’aspro dibattito che ha aperto la strada al riconoscimento e alla cura di questa malattia, i sostenitori della sua esistenza non hanno potuto dimostrarla che attraverso una descrizione che si riduce alla fotografia del comportamento nei bambini e negli adolescenti che devia dalla media e inclina all’iperattività fino alla rivolta e all’asocialità. I bambini iperattivi, quelli distratti e con difficoltà a concentrarsi sono tutti sospetti malati.  
I sintomi per diagnosticare l'ADHD sono cose banali e comportamenti comuni in molti bambini come ad esempio: Interrompe l'adulto prima che abbia finito di parlare? Mordicchia la penna? Resta fermo nel banco per la durata della lezione? Ed altri sintomi simili riscontrabili (a mio parere) nel 95% dei bambini. Il rimedio farmacologico? RITALIN, un farmaco a basi anfetaminiche che, nelle dovute quantità si trasforma in un potente calmante dagli effetti collaterali devastanti. Mi piacerebbe trovare un solo sostenitore dell'ADHD che abbia diagnosticato la malattia al proprio figlio e gli abbia somministrato Ritalin! 

CONSORZIO DI SOLIDARIETA'

Seconda giornata sulla nascita del Consorzio di Solidarietà dedicata alla problematica delle misure alternative per i detenuti tossicodipendenti e all`esperienza americana dei tribunali speciali (Drug Courts).
Il capo del Dipartimento Antidroga Giovanni Serpelloni ha aperto i lavori con la seguente affermazione: "La tossicodipendenza è una malattia prevenibile, curabile e guaribile e che deve trovare soluzioni fuori dal carcere".
Il ministro Riccardi in questi giorni ha più volte sottolineato come sia necessario fare di più per trovare percorsi alternativi per i detenuti tossicodipendenti e avviarli verso un percorso di guarigione al di fuori del carcere dove la vita è insostenibile e anche per Serpelloni "i detenuti tossicodipendenti non possono essere considerati dei criminali solo per il fatto di usare sostanza stupefacenti e il carcere non è luogo di cura e riabilitazione della tossicodipendenza; è necessario quindi rimodulare meglio gli interventi rivolti a queste persone, approfittando della necessità che debbano scontare una pena, trasformandola così in una occasione di un vero recupero sociale e lavorativo".

mercoledì 10 ottobre 2012

MANTOVA PREVENZIONE DROGHE

Siamo alle soglie della Settimana Mantovana della Prevenzione Droghe e Alcool. Siete tutti invitati alla serata di inaugurazione.


lunedì 8 ottobre 2012

PRODUZIONE OPPIO


Produzione di oppio in Afghanistan + 61% alla fine del 2011. E’ questa la previsione dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (Unodc).
Nel 2011 si stima che la produzione di oppio sarà pari a 5.800 tonnellate, contro le 3.600 dello scorso anno. Il prezzo dell’oppio secco e’ aumentato del 43% rispetto al 2010, da 169 a 241 dollari al kg. Lo scorso anno circa 605 milioni di dollari di oppio sono stati prodotti in Afghanistan, mentre quest’anno si stimano guadagni per 1,4 miliardi di dollari, un incremento del 133%.
Da sempre l'Afghanistan produce l’80% del totale dell’oppio prodotto su scala mondiale. “I guadagni piu’ alti ricavati dall’oppio, contro i prezzi piu’ bassi del grano, possono aver incoraggiato i coltivatori a riprendere la coltivazione del papavero da oppio”, si legge sempre nel rapporto.
I ricavi prodotti dal papavero hanno raggiunto i 10.700 dollari all’ettaro nel 2011, un livello mai riscontrato dal 2003.
Il rapporto dell’UNODC , 2011 Afghan Opium Survey

DIVIETO DI FUMARE ALLO STADIO


«Allo stadio non si fuma». Dopo la tessera del tifoso voluta dall’ex ministro dell’Interno Roberto Maroni, adesso arriva un’altra restrizione: a partire dalla prossima stagione 2013 sugli spalti le sigarette potrebbero essere vietate.
La decisione arriva dall’Osservatorio sulle manifestazioni sportive del Viminale che ha approvato un ordine del giorno ad hoc.
Il provvedimento non è ancora operativo.

domenica 7 ottobre 2012

DIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGA


Lo studio SPS-ITA 2012 del Dipartimento delle Politiche antidroga ha rilevato che il 25% degli studenti hanno sperimentato il consumo di cannabis. Il 2,6% dei ragazzi tra 15 e 19 anni ha assunto cocaina almeno una volta nella vita. Circa 390 mila minori di 11-15 anni di età sono consumatori a rischio di alcol.
Se calcoliamo che i giovani dai 13 ai 18 anni sono circa 6 milioni significa che il 6,5% sono i consumatori a rischio. 
L`eroina è stata consumata almeno una volta nella vita dallo 0,5% degli studenti italiani.

Mi viene voglia di scrivere un sacco di insulti. Perché ci copriamo di ridicolo in questo modo. Questi personaggi che compilano statistiche assurde di questo tipo... È ridicolo pensare che queste statistiche siano veritiere!!! Mi piacerebbe sapere come ottenete queste informazioni. Forse su TOPOLINO? Rendiamoci conto che gli "esperti" che abbiamo in Italia ritengono veritiere queste informazioni al punto di pubblicarle e distribuirle come fossero di estremo valore. Sapete cosa fanno gli studenti delle superiori quando si leggono queste informazioni in classe? Si ammazzano dalle risate come fosse la barzelletta più esilarante. 
Capisco che lo fate in buona fede e vi impegnate a fondo. Sappiate che state sperperando inutilmente denaro pubblico ed il vostro lavoro non serve a NULLA!!!

Ora è stato lanciato un progetto di prevenzione sulle scuole elementari. Non potevate chiedere ai docenti e dirigenti dei comprensivi se questo progetto è considerato utile? Avreste saputo, prima di perdere tempo e denaro, che il 99% degli insegnanti delle elementari non apprezza questo progetto (ed anche moltissimi genitori) ritengono scorretto parlare di droghe e alcool a ragazzi così giovani. Il prossimo anno vi renderete conto che si tratta dell'ennesimo fallimento. 
Perché mi incazzo? Perché mentre stati li alle prese con le vostre cazzate, la fuori muoiono ragazzi e molti, proprio oggi, hanno iniziato ad usare droghe! 


PERCHÈ I GIOVANI SI DROGANO

Una domanda apparentemente semplice ma se chiediamo ad esperti, medici, associazioni varie, psicologi ecc... otteniamo le più svariate risposte.
Solitamente un genitore che si ritrova con un figlio drogato ritiene che la causa sia una di queste tre:
1. Compagnie sbagliate che hanno trascinato il figlio.
2. Incolpano un eventuale divorzio o comunque traumi infantili.
3. Si autoaccusano di aver sbagliato.
Queste 3 motivazioni sono errate. Chi ha sbagliato è il figlio. Certo una buona unione familiare ed un'educazione adeguata pongono delle solide basi per il futuro ma non basta. Ho conosciuto ragazzi con famiglie disastrate fare una vita molto più che dignitosa e persone di ottima famiglia diventare tossici e criminali. 
Un giorno o l'altro il figlio si ritrova a decidere della sua vita ed a quel punto è lui che commette errori oppure prende delle scelte giuste. 
Usare droghe è un errore decisionale. Mi spiego meglio: caliamoci nei panni di un giovane. Arriva intorno ai 13 anni ed ha sentito parlare spesso di droghe. Con i genitori, a scuola, nelle cronache mondane ed in TV. 
Prova a chiedere ad un giovanissimo (ipotizziamo un 13enne che non usa droghe e alcool) se vuole usare droghe. Ti risponde: "se matto! Le droghe uccidono, fanno male, non lo farò mai". lui è convinto di ciò.
Poi, che lo voglia o meno si ritrova a conoscere gente che fuma canne (spinelli). Vede che quando fumano si divertono. Risultano allegri. Gli dicono: "non è vero che fa male, smetti quando vuoi, è naturale, la cannabis è usata in medicina per curare il tumore, la sigaretta uccide non la cannabis" ed altro ancora.
Il giovane si ritrova confuso. Sono gli amici a dirgli che non fa male. Non li vede morire ma divertirsi. Ti sembra così difficile che inizi a pensare di voler provare?
Se prova una volta si diverte anche lui! Cosa farà la prossima volta che ne avrà l'occasione?
Quando decidono di provare la prima volta sono convinti di fare la cosa giusta, non di commettere un errore.
Perché i giovani dicono che non fa male? Perché lo fanno! Uno che fuma dice che non fa male. Quelli che fumano le canne ti dicono che la cocaina fa male. Uno che sniffa cocaina ti dice che la cocaina non è così grave come l'eroina. Uno che usa l'eroina ti dice: "io la fumo non la inietto. Non sono matto è da tossici iniettarla" e così via nell'infinito e confuso mondo delle droghe.
Altre informazioni le trovi nel corso gratuito cliccando qui.

sabato 6 ottobre 2012

COME FARE IL TEST ANTIDROGA

Un trucco per sottoporre un figlio MINORENNE al test antidroga. Attenzione: utilizzare il trucco dell'acqua con un figlio maggiorenne può essere un'azione perseguibile legalmente.
Se tuo figlio è minorenne e vuoi sapere se usa droghe puoi fare il test del capello oppure il semplice test, che si acquista in farmacia, utilizzando un campione di urine.
Quello del capello ha un costo medio di circa 300,00 € e viene effettuato da centri specializzati che si possono trovare su internet. Evidenzia l'uso di droghe nell'arco degli ultimi 5-6 mesi. Quello delle urine e/o della saliva evidenzia gli ultimi 2-10 gg - varia a seconda del tipo di droga.
Se il figlio si rifiuta accusandoti di essere un genitore disumano, di non avere alcuna fiducia in lui ed altri ragionamenti ben più coloriti, sai al 99% che quel test sarà positivo.
Se consuma alcolici-superalcolici lo scopri facilmente. Non insospettirlo così che non prende precauzioni per camuffare l'alito. Lo lasci rientrare la sera, dopo che si è coricato, aspetta 15 min e poi vai a sentire l'alito.
Se vuoi sottoporlo al test delle urine, puoi usare il trucco dell'acqua. Ovvero, la sera chiudi il rubinetto a squadro (quello che blocca il flusso dell'acqua di tutto il bagno) e vai a dormire. Lui, rientrando la notte quasi sicuramente urina prima di andare a letto. Se è stordito dall'uso di droghe non ha ne la voglia ne le energie per cercare di capire perché lo scarico del wc non funziona. Così si corica lasciando nella tazza il campione di urina che userai per il test. Questo metodo funziona quasi sempre.
Se sei un genitore ti consiglio di leggere anche questo post: clicca qui.

IG FARBEN e BAYER

Non sono un sostenitore di Grillo ma condivido al 1000% ogni singola parola di questo video.


MINA and AMY


Basta. Basta considerare chi si droga un figo. Non si può dire di no, è proprio così. L'aria da maledetto, bevitore, drogato incanta i ragazzi. E non arrivo ancora a capire perché. Qualche volta, questa perfida interpretazione si accompagna con una reale capacità. Ma si muore. E un'altra vittima di questa imbecillità è caduta. Una che aveva stoffa. Una che aveva un talento potente. E non lo ha potuto esprimere in pieno. Una che non avrà più niente da questa vita che, qualche volta, vale la pena di essere vissuta in lucidità. Si muore. E Amy Winehouse, vittima di un lungo suicidio, se ne è andata. Senza alcuna bellezza. Senza splendori.
Mina