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giovedì 24 gennaio 2013

ASSENZIO


Artemisia Absinthium ovvero Assenzio. Stiamo parlando di una pianta comunemente presente nelle zone alpine. Color verde argentato dal sapore amaro.
L’Assenzio è anche un distillato d’erbe ampiamente diffuso nell‘800. A quel tempo era la bevanda più consumata sul territorio francese. 
Nel 900 l’Assenzio, conosciuto anche con il nome di Fata Verde, venne vietato in quasi tutto il mondo.
Nasce in Francia nel 1972. Presentato come medicina straordinaria in grado di curare le più svariate patologie. Si calcola che un secolo più tardi la popolazione francesce consumava 36 milioni di litri di assenzio ogni anno.
Le problematiche legate all’alcolismo sono ben note. Essendo l’Assenzio la bevanda alcomica (dall’elevata gradazione) maggiormente consumato divenne il capro espiatorio e pertanto etichettato come la causa dell’alcolismo stesso. Oltretutto, la semplicità nella preparazione permetteva la vendita a prezzi contenuti rendendo l’Assenzio una bevanda alla portata di tutti i ceti sociali.
Strano che l’Assenzio venne bandito mentre altre bevande alcoliche no. In realtà non è così strano. Molti prodotti commerciali hanno subito le pressioni politiche, le guerre legali ed i biechi sotterfugi dello spionaggio industriale. Infatti le lobby dei produttori di vini, distillati vari ed altre bevande alcoliche non apprezzavano il monopolio incontrastato dell’Assenzio e riuscirono, tramite vere e proprie guerre legali a far passare l’Assenzio come una bevanda dagli effetti allucinogeni e deleteri per la salute dei consumatori. 
In Italia l’Assenzio non è illegale. Ad oggi, seppur poco noto, è possibile acquistarlo e sorseggiarlo. Una goccia alla volta vista la gradazione alcolica che spazia intorno ai 70°. 

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