Libro StupeFatto

giovedì 26 gennaio 2012

LA TRUFFA DELLA PENICILLINA


Ennesima truffa? Leggi e decidi tu se si tratta dell’ennesima speculazione!

Molti bambini curano malattie reumatiche con la Penicillina. Si tratta di un antibiotico in grado di agire sulle cellule batteriche in fase di crescita.
La farmaceutica produttrice la commercializzava al prezzo di 1,95 € a dose e sino ad oggi era un farmaco rimborsato dal sistema sanitario. Anche per via del fatto che il trattamento per malattie reumatiche ha una durata che spazia tra i 5 ed i 10 anni.
Da qualche mese la reperibilità della Penicillina è diminuita gradualmente creando non poche difficoltà ai giovani pazienti.
Oggi la medesima farmaceutica ha tolto dal mercato la vecchia Penicillina sostituendola con un nuovo formato: Stesso quantitativo ma commercializzato in siringhe preriempite.
Quanto costa? UDITE UDITE il 1230 % in più: 24,00 € 
Inoltre, l’intero costo è a carico dell’utente!
La Penicillina è un antibiotico MOLTO importante. È in grado di agire sulle cellule batteriche in fase di crescita. Distrugge la parete del battere lasciandolo privo di protezione, viene utilizzato per trattare infezioni di varia forma quali : otite, meningite, polmonite, tonsillite, sinusite ed altro ancora. 
La scoperta della penicillina viene attribuita allo scozzese Alexander Fleming nel
1928, che per essa vinse il premio Nobel per la medicina nel 1945.

2 commenti:

  1. Quando ero piccola ho fatto tante di quelle punture di penicillina e invece oggi i miei bambini non sanno neppure che esiste, i pediatri non la prescrivono più, come mai?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ancora oggi si prescrive la penicillina. Molti antibiotici (con differenti nomi) contengono penicillina.
      Esistono delle controversie sull'uso e dosaggi. Io non sono medico e per questo copio ed incollo un aricolo della Dott.ssa Julia Hofmann.

      La penicillina è da oltre 50 anni l’antibiotico più importante che viene impiegato nei bambini. Ogni anno ai bambini britannici vengono somministrati oltre 6 milioni di antibiotici, 4,5 dei quali sono rappresentati dalla penicillina orale. Se il dosaggio sia abbastanza alto è tuttavia dubbio, almeno per i ricercatori del King's College London e della University of London. Infatti le raccomandazioni di dosaggio della British National Formulatory for Children (BNFC) si basano sulla classe d’età, che invece non considerano lo sviluppo del peso negli ultimi decenni.
      Secondo le indicazioni del prodotto dell’amoxil per sospensione del 2011 per i bambini sotto i 40 kg di peso raccomandano tra i 40 e i 90 mg per chilogrammo al giorno per tutte le indicazioni. Altre raccomandazioni, come quelle per l’amoxillina e la penicillina sono basati sulla classe d’età, anche se, per alcune indicazioni, esistono anche delle raccomandazioni fondate sul peso corporeo. Spesso i dosaggi impiegati nei bambini si orientano alla dose raccomandata per gli adulti secondo la vecchia indicazione: un bambino grande e un baby equivalgono ad un mezzo adulto, un bambino piccolo equivale alla metà di un bambino grande e un baby equivale alla metà di un bambino piccolo.

      Per comprendere l’origine delle indicazioni di dosaggio nel passaggio, Paul Young e Mike Sharland hanno analizzato, in nome della Children’s Antibiotic Prescribing Research Network (iCAP), la letteratura, inclusi gli archivi storici tra cui, tra gli altri, quelli della British Medical Association. Le indicazioni sul dosaggio basate sulla classe d’età sono state proposte negli anni 50 e si basavano su degli studi specifici sul dosaggio. Nella circostanza è stato considerato il peso medio della classe d’età. Dal 1963 tutti gli antibiotici dovrebbero essere dosati secondo la classe d’età. Tuttavia crescita e peso sono cambiati notevolmente dal momento dello sviluppo di queste raccomandazioni. Mentre, nel 1963, il peso medio di un bambino di 5 anni era 18 chilogrammi e 30 Kg per uno di dieci, al giorno d’oggi i valori corrispondenti sono di 21 e 37 chili. Significa che i bambini, al giorno d’oggi, pesano mediamente il 20% in più, come uno studio in Inghilterra del 2009 ha mostrato. La conseguenza, spesso, sono dei sottodosaggi.

      Il dosaggio deve essere individualmente adeguato alla malattia ed al suo grado di gravità e le raccomandazioni attuali devono essere osservate. È possibile che le assunzioni giornaliere siano spesso due o tre, ciò che può significare una differenza nell’efficacia, in quanto la concentrazione dei principi attivi nei tessuti è differente. La ricorrenza dell’assunzione influenza inoltre la compliance. Ulteriori fonti di errore sono costituite dagli adulti quando devono “mischiare” antibiotici pronti all’uso.

      Per evitare lo sviluppo di resistenze non sono necessarie solo delle correzioni dei dosaggi degli antibiotici sulla base del peso e di fattori individuali dei bambini. Anche per gli adulti si rendono infatti necessarie delle correzioni delle indicazioni sul dosaggio, come sostengono alcuni scienziati greci. Quindi, l’attuale prassi zoppica anche qui, seguendo troppo spesso i risultati della biologia molecolare e della possibilità di una terapia su misura per il paziente.

      Julia Hofmann

      Elimina