martedì 24 settembre 2013

CI STAI CONTRO LA DROGA E LE MAFIE?


La nuova iniziativa promossa dal DPA e MIUR per la sensibilizzazione dei giovani contro droghe, alcol e mafie.
http://www.cistaicontroledroghe.dronet.org.
Questo nuovo progetto viene presentato dai nostri massimi esponenti in faccende di prevenzione.
In sintesi la realizzazione di opere creative ed artistiche quali la musica, pittura, il canto, danza o disegno. Il tutto teso a sviluppare messaggi educativi contro la droga, alcol e mafie.
Una bella idea, sicuramente carina ed indirizzata al campo artistico. Ma vorrei porre una semplice domanda:
Pensi che questa iniziativa possa fungere da strumento preventivo? Che un giovane osservando l’opera d’arte realizzata possa decidere di non usare droghe?
Una quantità esorbitante di studenti utilizzano droghe anche in ambienti scolastici e sprechiamo energie in iniziative futili e inefficaci? 
Capisco le enormi difficoltà nel decidere quali progetti approvare e proporre alle istituzioni scolastiche. Comprendo che l’impegno del DPA e MIUR c’è ed ogni anno è sempre più imponente. Ciò non toglie che dobbiamo renderci conto che da oltre 40anni il fenomeno droga ha abbondantemente sorpassato la soglia di allarme. Coinvolge centinaia di migliaia di giovani ed uccide molte più persone di quante ne ha uccise la seconda guerra mondiale. Non possiamo sprecare tempo ed energie con progettini carini e simpatici. Sarebbe come andare in giuerra e, mentre il nemico spara bombe e cannonate, noi rispondiamo armati ramoscelli d’ulivo. L’ulivo è bello ed è un importante segno di pace ma questi sparano cazzo!
Cari alti papaveri, iniziate a pensare che ogni mattina diversi giovani iniziano ad usare droghe per la prima volta, magari proprio nei bagni o nel cortile della scuola. Pensate che anche voi siete responsabili di ciò. Pensate che oggi quel giovane potrebbe essere vostro figlio!
Le conclusioni che traggo continuano ad essere le stesse: Abbiamo degli “esperti” che sono allo sbando e non sanno cosa fare. Al contrario le mafie ed i trafficanti internazionali pianificano e si impegnano attivamente per raggiungere i propri fini. Questo è e resta l’unico motivo per cui loro, da quasi mezzo secolo, continuano a vincere le battaglie di questa, ad oggi apparentemente interminabile, guerra fredda.

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