Tranne alcune sporadiche eccezioni, le sostanze tossiche, grazie alle loro proprietà anestetiche, stimolanti o sedative e con il loro potere di “regalare” momenti di piacere al consumatore, sono state considerate farmaci dagli straordinari poteri terapeutici.
Le sostanze tossiche sono state conosciute e utilizzate su vasta scala proprio grazie alla loro applicazione in ambito terapeutico.
Ad oggi alcune sostanze sono legali (in alcuni casi molto utili ed efficaci come nella terapia del dolore), altre sono illegali e gestite dalle mafie e/o trafficanti internazionali. I fini sono gli stessi: ricchezza e potere. I mezzi cambiano e ciò che li differenzia è il muoversi nella legalità o nell’illegalità. Almeno i narcotrafficanti ammettono la loro avidità di ricchezza a discapito di milioni di vite umane. Al contrario, chi agisce da parassita fingendosi un filantropo è un personaggio molto più meschino e pericoloso. Sfrutta la sofferenza e la malattia per propri fini ed è pienamente consapevole della sua indole distruttiva.
Ad oggi leggo l’ennesimo articolo sull’Ecstasy riportato in diverse riviste di settore internazionali. Si tratta di studi e proposte tese ad utilizzare l’Ecstasy (MDMA) come antidepressivo per fini terapeutici.
Perché vengono usate? Perché riviste di settore riportano questi articoli fuorvianti? Perché alcuni ministeri approvano queste terapie e finanziano queste ricerce?
Quando non capisci domandati: CHI CI GUADAGNA?
La risposta è semplice: La farmaceutica che riceve finanziamenti per la ricerca e che intende produrre il “farmaco” in questione.
Perché sono così avidi? Perché in questo settore i guadagni sono molto... ma MOLTO... MA MOLTO più cospicui di ciò che pensi.
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