sabato 30 marzo 2013

PORTOGALLO LEGALIZZAZIONE


Nei giorni scorsi, diverse testate giornalistiche, hanno pubblicato una relazione sulla situazione in Portogallo a 12 anni dall’approvazione della legge 30/2000, che ha depenalizzato il consumo e il possesso di droghe illegali. Questa legge viene definita come uno dei più importanti esperimenti legislativi al mondo in materia, che ha reso il Portogallo il paese più liberale in Europa sul fronte delle droghe. Da molti anni il dibattito sulla strategia più adatta a combattere il consumo di droga ha visto da una parte i promotori della “war on drugs” (espressione utilizzata per la prima volta nel 1971 dall’allora presidente degli Stati Uniti Richard Nixon), incentrata principalmente sulla repressione, dall’altra coloro che ritengono inutile e controproducente la pratica di persecuzione dei consumatori.
I vari articoli pubblicati, sono concordi nel riconoscere che l’esperimento portoghese ha prodotto risultati molto incoraggianti ed evidenziano che:
1° Sono diminuiti i casi di HIV.
2°Sono diminuiti i crimini.
3° L'uso delle droghe in generale è diminuito
Queste tre punti, presentati come fossero risultati eclatanti, in realtà sono solo la solita buffonata per plasmare l'opinione pubblica in merito alla legalizzazione delle droghe. Perché?
1° I casi di HIV dal 2000 ad oggi sono diminuiti in tutta Europa. L'HIV si trasmette con un contatto sanguino. Sono gli eroinomani che ne fanno un uso endovenoso ad esserne a rischio. L'eroina, come è ben noto, era quasi sparita dal mercato illecito dal 2000 in poi. È ritornata negli ultimi anni e molti giovani la fumano o la sniffano. Pertanto è impossibile che i contagi di HIV siano aumentati in Europa. Le leggi portoghesi non centrano assolutamente niente con il calo di nuovi contagi HIV.
2° Con la depenalizzazione com'è possibile che aumentino i crimini legati all'uso di droga? Anche i Italia, ad oggi migliaia di persone vengono arrestate per spaccio di hascisc, se viene depenalizzato, non verranno più arrestate e statisticamente cala il crimine. Anche se abroghiamo le leggi sugli stupri sparisce il crimine legato agli stupri. Non significa che non viene più stuprato nessuno. Significa che non è più considerato un crimine e non viene più perseguito dalla legge.
3° L'uso delle droghe è calato. Certo, se ci basiamo sulla statistica del crimine per affermare che l'uso è calato! Come ben sappiamo non esiste un modo per stabilire con precisione che l'uso è calato. Se giri su internet cercando dati statistici troverai organi ufficiali che dichiarano che in Italia meno del 10% dei giovani usa droghe! Ah! Ah! Oppure dichiarazioni assurde che evidenziano un calo enorme nell'uso! Un mese più tardi esce una nuova ricerca che asserisce l'esatto contrario della precedente. 
La verità è che la depenalizzazione delle droghe, tutte le droghe non solo la cannabis, è un progetto ben finanziato che mira a fini lucrativi e commerciali. Pertanto, come la storia contemporanea ci insegna, vengono pagati giornalisti e professoroni per creare un'opinione pubblica favorevole alla depenalizzazione e legalizzazione o somministrazione controllata.

mercoledì 27 marzo 2013

CASTELMASSA DROGHE

Giornata dedicata alla prevenzione presso il Teatro Cotogni di Castelmassa.
Mercoledì 3 Aprile 2013 ore 20:45
Ingresso Gratuito

martedì 26 marzo 2013

PERCHÈ LEGALIZZARE LE DROGHE

Jeffrey Miron, 56 anni, si considera un liberale tenace. Ha studiato gli effetti della criminalizzazione delle droghe per 15 anni, e pensa che si sia esagerato sempre e che tutti i tipi di droghe debbano essere legalizzate. E' stato presidente del Dipartimento di Economia dell'Universita' di Boston tra il 1992 e il 1998. Oggi insegna al Dipartimento di Economia dell'Universita' di Harvard.

Intervistato da Takis Wurger. Mi sono permesso di introdurre dei miei personali pensieri dopo le risposte di Miron. 

D. Perche' si dovrebbe legalizzare l'eroina, la cocaina e la marijuana?
R. La proibizione delle droghe e' la peggiore soluzione per prevenirne il consumo. In primo luogo c'e' la conseguenza di un mercato nero corrotto e che costa vite umane. In secondo luogo impone limitazioni alle persone che non possono consumare droghe. In terzo luogo, proibire le droghe e' costoso.

Enrico: Anche le armi vengono vendute sul mercato nero. Anche far rispettare la legge è costoso. Proibire le armi impone delle limitazioni a chi le vuole. Legalizziamo anche le armi ed ognuno si erge a giudice e giustiziere!

D. Perche' costoso?
R. Se legalizzassero le droghe, gli Usa potrebbero risparmiare tra 85.000 e 90.000 milioni di Usd all'anno. Oggi la meta' di questi importi finanzia le attuali politiche antidroga, e l'altra' meta' si perde in imposte con cui gli Usa potrebbero tassare le droghe legali.

Enrico: Chi se ne frega se le persone muoiono. L'importante è che lo stato guadagni?

D. Sul piatto della bilancia, pero', ci sono molte persone che diventerebbero dipendenti delle droghe.
R. Supponiamo che, in seguito alla legalizzazione, il consumo delle droghe aumentasse. Sarebbe un male? Se applichiamo le norme dell'economia questo e' (almeno in parte) qualcosa di buono. Qualunque politica che mi impedisce di avere cio' che desidero, impedisce la mia felicita'.

Enrico: Se non è un male che le persone si drogano possiamo iniziare con i tuoi figli? Certo, facciamo un esperimento somministrando droghe ai tuoi familiari per qualche anno! Poi, visto che la politica impedisce ciò che desideri, impedisce la tua felicità, conosco dei carcerati che vorrebbero avere tua moglie in cella per qualche mese. Non vorrai impedire la felicità dei carcerati? Hai un concetto di felicità piuttosto stravagante. 

D. Le droghe portano alla dipendenza. Annebbiano la felicita' delle persone.
R. La dipendenza non e' il problema. Molte persone sono dipendenti dalla caffeina e nessuno si preoccupa. Molte persone sono dipendenti dello sport, della birra o del cibo. E questo non da' fastidio allo Stato.

Enrico: Le droghe non sono da usare o non usare perché disturbano o danneggiano lo stato. Stiamo parlando di diritti umani. Diritto alla vita!

D. Lo Stato dovrebbe trattare lo sport e la cocaina allo stesso modo?
R. Gli effetti della cocaina vengono presentati in un modo eccessivamente esagerato. Ci sono banchieri di Wall Street che sniffano cocaina: guadagnano molti soldi, usufruiscono di un buon sistema sanitario, hanno una famiglia e uno stabile trend di vita. Molti di loro smettono anche di consumare cocaina. Ho l'impressione che queste persone godono nel consumarla. E ci sono anche persone che fumano crack e conducono una vita molto diversa dagli agenti di Borsa; sono persone con pochi guadagni, senza lavoro e con una salute malmessa. Molte di esse fanno una brutta fine. Ma la cocaina non ha colpe in merito. La colpa e' della loro pessima vita. 

Enrico: Hai mai parlato con i familiari stretti di questi cocainomani? Fatti raccontare cosa succede fra le mura di casa! Non guardare quello che appare esternamente. Famiglie impaurite! Persone violentemente aggredite per futili motivi.

D. Intende dire che il crack non fa male?
R. E' possibile consumare crack per molto tempo e poi smettere? Ci sono dati che lo confermano. Le lobby proibizioniste esagerano molto per raggiungere i propri obiettivi. Le droghe sono molto meno pericolose di quanto la gente pensi. Non e' chiaro che consumare marijuana o cocaina non ha effetti negativi considerevoli se il prodotto e' a prezzi accessibili, se non dobbiamo rischiare la vita per farlo e se il prodotto non e' diluito, senza saperlo, con sostanze piu' o meno pericolose.

Enrico: Non capisco perché dichiari di non drogarti. Se non fanno male! Fallo anche tu!

D. Lei sostiene che non e' pericoloso iniettarsi eroina?
R. L'iniezione e' tanto diffusa perche', con la proibizione, l'eroina e' costosa e questo modo di consumarla consente di farlo spendendo meno soldi. Se le droghe fossero molto meno costose, la maggior parte delle persone probabilmente fumerebbe eroina invece di iniettarsela.

Enrico: Assurdo. Stai vaneggiando! Le droghe esistono da migliaia di anni e le si trova in tutto il mondo ai prezzi più svariati e della tipologia più assurda. Non è mai una questione di prezzo. È la cultura dello sballo ad essere un problema. Vai a dire alle migliaia di persone che quotidianamente vedono morire i propri cari per droga che è colpa del proibizionismo. Comunque in europa attualmente si consuma molta più eroina inalata che iniettata.

D. Ancora: pensa che sarebbe un fatto positivo che la legalizzazione portasse ad un aumento del consumo di droghe?
R. Se credi in tutto cio' che gli statunitensi dicono di credere -liberta', individualita', responsabilita' personale- occorre legalizzare le droghe. Il massimo dovrebbe essere che tutti possono fare quello che vogliono, fintanto che questo non sia nocivo per qualcun altro. Si presuppone che non si provochi danni a nessun altro quando si consuma droga, ma i dati scientifici non sostengono questa ipotesi.

Enrico: Quali dati scientifici? Molti professoroni quando sono alle strette citano i "dati scientifici" ma quali? Data; nome della ricerca; firmata da?

D. La cocaina fa si' che la gente diventi aggressiva.
R. Le prove scientifiche di questo sono molto flebili. La maggior parte delle prove che indicano una relazione tra violenza e droghe, si riferisce all'alcool. Questo vuol dire che andrebbe proibito l'alcool? Per questo la legalizzazione di tutte le droghe ridurrebbe drasticamente la quantita' di violenza che c'e' in Usa.

Enrico: Se continua così gli danno il nobel per la pace. More Drugs - Less Crime. 

D. Come?
R. La proibizione porta alla violenza. Rivolgersi al mercato nero e' inevitabile, si genera violenza perche' i conflitti tra le parti, impliciti nel traffico di droghe, non possono essere risolti con mezzi legali nell'ambito del sistema giudiziale. Si e' obbligati a vivere in un mondo in penombra in cui ci si ammazza gli uni con gli altri invee di avere a che fare con avvocati che affrontano i problemi nei tribunali.

Enrico: No comment. Mi domando solo chi ti paga e penso che devono pagarti MOLTO bene per arrivare a dire stronzate del genere. Un'intervista assurda. Se analizziamo le varie risposte è come dire che se il mondo va a rotoli per l'infedeltà coniugale, dobbiamo abrogare il matrimonio e le coppie di fatto. Così nessuno sarà più infedele dato che cesserà di esistere la parola infedeltà. L'uomo è felice se da libero sfogo ai suoi istinti pertanto chiunque può violentare anche una bambina e non sarà più reato. Anzi, quel giorno dichiarerai che lo stupro rafforza l'anima e accresce la personalità della giovane donna? 

D. Quindi lo Stato dovrebbe consentire ai cartelli di proseguire nel loro business se non di piu'?R. Ci sono studi che dimostrano che il livello di violenza si riduce quando lo Stato smette di intervenire nel traffico di droghe, grazie al fatto che ci sono meno conflitti fra narcotrafficanti. Le ultime dimostrazioni a conferma vengono dal Messico. La violenza connessa alle droghe e' molto che esiste. Ma c'e' stato un aumento notevole ed una escalation di violenza da quando il presidente dell'epoca Felipe Calderon dichiaro' la guerra contro le droghe nel 2006. Abbiamo calcolato che la percentuale di omicidi in Usa potrebbe calare di circa il 25% se le droghe fossero legali.

Enrico: Andiamo sempre peggio. Logico che se non si dichiara guerra ai narcotrafficanti diminuiscono gli scontri a fuoco ed i conflitti. Se Hitler non voleva dominare il mondo non scoppiava la seconda guerra mondiale.

D. Come varierebbero i prezzi delle droghe in conseguenza della legalizzazione?
R. I prezzi della marijuana varierebbero di poco. Se confrontiamo i prezzi del mercato nero con i prezzi di quello legale li' dove la marijuana e' oggi praticamente legale, per esempio in Olanda, sono molto simili. I prezzi che si pagano per la cocaina potrebbero invece diminuire in modo consistente.

Enrico: Wow questa si che è una bella notizia. Quindi, stando a quello che dicevi nelle risposte precedenti, se cala il prezzo della coca e quello della maria resta uguale, legalizzando aumenteranno sensibilmente i cocainomani? Per uno che ritiene innocua la coca è sicuramente una bella notizia.

D. Di conseguenza tutto il Paese snifferebbe cocaina.
R. Il consumo delle droghe piu' innocue probabilmente aumenterebbe. E ci sarebbe un maggior numero di persone che occasionalmente consumerebbe una qualche droga. Ma, finito il proibizionismo in Usa, quando il whisky di malto senza altri mescolii divenne legale, l'intero Paese non si ritrovo' dipendente dal whisky.

Enrico: Il proibizionismo è terminato nel 1933 ed è proprio nel periodo che diverse importanti farmaceutiche introdussero anfetamine, barbiturici, oppiacei come medicine. Venne introdotta una valida alternativa all'alcool. Passare da una sostanza all'altra non è smettere.


D. Come democrazia, non abbiamo il dovere di proteggere le persone da se stesse?
R. Credo che le persone che provocano danni a se stesse con le droghe continuerebbero a farlo, indipendentemente dal fatto che queste ultime siano legali o meno.

Enrico: No. Io ho fatto del male a me stesso con le droghe e poi ho smesso. Democrazia è anche aiutare a smettere e ricrearsi una vita per chi decide di smettere e vuole ricrearsi una vita.

D. Non abbiamo una obbligo morale?
R. Se un amico fa qualcosa di stupido, crede che intervenendo la situazione migliorerebbe o peggiorerebbe? Credo che mettere il suo amico in carcere e obbligarlo a sottostare ad una terapia non sia la soluzione migliore. Credo sia meglio parlargli in modo tranquillo e sereno.

Enrico: Quindi se vengo a casa tua a rubare non mi denunci. Mi parli in modo sereno. 

D. Parlare e' la soluzione per il problema delle droghe?
R. Certamente, la proibizione non e' la soluzione.

Enrico: Certo ma si è arrivati a proibire perché il permissivismo durato 4500 anni ci ha portato 40anni fa a proibire. Forse la soluzione ideale sta nel mezzo.

D. E quindi, perche' le droghe sono vietate?
R. Le persone ingenue credono che se qualcosa e' illegale, la gente non lo fara'. E' chiaro che non e' cosi'. Alcuni credono che se le manteniamo illegali, il prezzo aumentera' e ci saranno meno persone che consumano le droghe. Ma per alcuni il prezzo non e' un fattore determinante.

Enrico: Continui a farla una questione di soldi. Veramente non hai capito niente di droghe. In Brasile i bambini non mangiano ma si procurano comunque crack. In Romania si fanno di vernici e colle e vivono per le strade. In Italia non pagano dipendenti e prendono coca.  

D. Come sarebbe un mondo in cui le droghe fossero legali?
R. Come il Portogallo. Li' sono diversi anni che il consumo e' legale e si sono avute variazioni minime nell'aumento del consumo di droghe. La legalizzazione non farebbe aumentare in gran quantita' la percentuale di consumo. E se la gente cominciasse a fumare marijuana, questo non avrebbe nessun peso. E' certo.

Enrico: Il mondo ha droghe legali: Ansiolitici, Antidepressivi, Oppiacei e molti, molti altri ancora. La gente si fa di brutto in ogni angolo della terra. L'eroina la produceva la Bayer, la Merck faceva l'MD - Ecstasy. Com'è possibile che un docente di Harvard con sa queste cose. Non è possibile! Le sa benissimo è che questo tizio è pagato da chi vuole monopolizzare il mercato di alcune droghe per scopi finanziari e speculativi a scapito di milioni di vite umane.

D. Sul serio chiede che le droghe si vendano nei supermercati?
R. Si'.

Enrico: No comment.

D. La prescrizione delle droghe sarebbe una possibilita'?
R. Una prescrizione molto larga come quella della California non ha provocato alcun danno, perche' chiunque ti da' una ricetta. Pero', facendo cosi', che vantaggio si ha? Se esiste una legge per la prescrizione molto restrittiva, di conseguenza si avra' un mercato nero.

Enrico: Questa risposta indica esattamente ciò che intendevo prima. Questo tizio viene pagato per lavorare sull'ideologia di riportare il totale controllo delle sostanze tossiche nelle mani di alcune farmaceutiche.

D. Che succedera' nel mercato nero se si legalizzassero le droghe?
R. Ognuno potrebbe scegliere. Potrebbe comprare la cocaina nel supermercato o comprarsela da uno sconosciuto trafficante messicano in un angolo di strada dove potrebbe essere ammazzato. Il mercato nero scomparirebbe.

Enrico: Adesso ti preoccupi perché qualcuno potrebbe essere ammazzato ma non te ne frega niente se si autodistrugge usando droghe? Il mercato nero c'è e non si basa solo sulle droghe. Anni fa solo la mafia siciliana trafficava in eroina. Le altre mafie vivevano d'altro e non scompariranno perché gli si sottrae un mercato. 

D. Che succedera' per i cartelli della droga?
R. Se le droghe si legalizzassero molti cartelli del Messico faranno tesoro della loro esperienza per creare subito delle imprese legali. Credo che sarebbero i primi e avrebbero buoni prodotti e una buona rete di distribuzione. Non e' per niente chiaro se i cartelli della droga vogliano la legalizzazione. El Chapo Guzman, a capo del cartello piu' grosso del mondo, ha un vantaggio di partenza perche' e' un criminale con molta esperienza; per questo e' tanto ricco. Se non ci fosse un mercato nero delle droga, Guzman perderebbe il suo vantaggio.

Enrico: Ah! Ah! Ah! Questa è una barzelletta. Trovami un solo esempio nella storia di mafie, gruppi criminali organizzati, trafficanti, terroristi o altro ancora che, una volta privati del loro "business", si redimono ed iniziano ad operare legalmente. Un solo esempio! 

D. Le droghe dovrebbero essere tassate?
R. Una tassa alta e' una cattiva idea perche' sarebbe un incentivo alla creazione di un mercato nero.

Enrico: Eccolo qui che ritorna la vera motivazione. Lui lavora per chi vuole produrre legalmente e risponde a loro vantaggio. 

D. Perche' nessuno sta mettendo in pratica le sue proposte?
R. Diverse migliaia di persone che ricoprono incarichi pubblici si ritroverebbero senza lavoro in seguito alla legalizzazione. I centri di riabilitazione perderebbero molti clienti perche' molte delle persone a cui prestano le cure ci vanno in quanto obbligate dal sistema giudiziale. Anche le persone che costruiscono carceri hanno interesse che ci sia un alto numero di detenuti. E nel contempo, alla Chiesa non piacciono le droghe e negli Usa la Chiesa e' potente.

Enrico: Quindi pensi che persone che lavorano nelle comunità, sottopagati, a volte 12 ore al giorno e più, senza straordinari ed alcuni è tanto se fanno 15gg di ferie all'anno, operano per interesse personale? Sarebbero preoccupati se le persone smettessero di drogarsi? Loro operano e vivono sognando un mondo migliore. 
Si nell'ambiente sanitario nazionale qualcuno si sentirebbe minacciato ma non sono così tanti come tu sostieni. Comunque per amministrare e somministrare in modo "controllato" le droghe serve personale e chi lavora nell'ambiente sanitario pubblico verrebbe immediatamente riassorbito dal nuovo sistema di spaccio legalizzato.
Alla fine mischi pure la chiesa. Droghe e chiesa? Sacro con profano? 

D. Lei consuma droghe?
R. No. Ho fumato dell'erba quando ero studente, ma poi non ho continuato. Ma se domani si legalizzassero le droghe, sarebbe possibile che le provassi tutte. Dubito che le consumerei piu' di una volta, ma dopo che ho fatto varie ricerche in materia, provo curiosita'.

Enrico: Fallo oggi. Vai in Portogallo e fatti qualche anno poi ne riparliamo.

(intervista di Takis Wurger pubblicata sul settimanale Der Spiegel del 19/03/2013)

domenica 17 marzo 2013

ALCOOL NON È UNA DROGA


L’Alcool non è una droga?
Una cosa è certa. Molte persone controllano la bevanda alcolica e ne fanno un uso moderato. In altre parole ne apprezzano il sapore e non gli effetti euforici o sedativi.
Gli altri?
Il 7 Maro scorso un diplomatico americano ha rimproverato i colleghi delle Nazioni Unite di New York - UN - “Abbiamo un problema di abuso d’alcool. D’ora in poi i negoziati si tengano da sobri”.
Se pensi che l’alcol non è un problema anche per chi gode degli effetti euforici prova a rispondere a questo test:
  • Ti faresti operare da un chirurgo che ha un poco “alzato il gomito”?
  • Saliresti su un aereo dopo aver parlato con il comandante in sato euforico ed aver aspirato il suo alito al sapor di vinaccia?
  • La Baby Sitter ha appena scolato due bei bicchieri di vino a stomaco vuoto e sta partendo in auto per accompagnare i tuoi figli a scuola. Sei felice nel vederli partire?
Alcool: Un morto ogni 26 minuti in Italia. Uno ogni 11 minuti in Francia. Le cause? Cirrosi al fegato, incidenti stradali e sul lavoro.

lunedì 4 marzo 2013

SERATA A NOVATE MILANESE

La scorsa settimana, grazie agli amici del Centro Sociale di Novate Milanese abbiamo organizzato una serata di prevenzione e presentazione del libro : STUPEFATTO.
I cittadini non si sono accalcati ma... come si dice... pochi ma buoni.
Nei giorni precedenti ho tenuto incontri presso l'Istituto Erasmo da Rotterdam di Bollate. In effetti la cittadina non è la miglior zona in fatto di droghe. Non tanto per la stessa Bollate ma, come ci evidenziano i fatti di cronaca negli ultimi 25 anni, aree limitrofe come: Baranzate, Quarto Oggiaro ed alti, continuano ad essere quartieri dove criminalità giovanile e droga sono all'ordine del giorno.
Non esiste una bacchetta magica in grado di cambiare radicalmente la situazione ma l'inpegno costante di operatori, volantari e centri vari possono invertire la pericolosa tendenza. Sicuramente le attività di prevenzione droghe e alcool sono un ingrediente indispensabile.
Se anche tu vuoi organizzare incontri nella tua scuola, oratorio, centro sportivo e altro: enrico@prevenzionedroghe.org

CANNA ELETTRONICA


La chiamano Cannacig, oppure E-joint, o più semplicemente spinello elettronico ed è un prodotto made in USA. Dopo il boom della sigaretta elettronica si sono inventati lo sballo elettronico. La prima ad arrivare sul mercato è stata un’azienda californiana, laRapid Fire Marketing che già dalla scorsa estate ha lanciato la prima cannacig.
È attualmente  in commercio in diversi Stati americani, quelli dove è ammesso il consumo di cannabis a scopo terapeutico o ricreativo.
Ogni inalatore costa circa 70 dollari e presumibilmente gli effetti sono gli stessi di quelli dati dalla canna  tradizionale. La Rapid Fire Marketing sta ora valutando l’idea di allargare il giro d’affari anche in Europa puntando su Olanda, Spagna, Portogallo e Svizzera, dove appunto il consumo a scopo ricreativo è consentito. Ma anche all’Australia, il Bangladesh e l’Argentina.
Cosa contiene? La sigaretta elettronica può essere aromatizzata con vari sapori oppure, oltre all'aroma contenere anche nicotina. Lo spinello elettronico segue il medesimo principio. Può essere prodotto aromatizzato alla marijuana oppure contenere il principio attivo presente nella pianta della cannabis (THC) la cui assimilazione vaporizzata crea comunque gli effetti mentali e fisici e derivanti dall'uso della cannabis.
I sostenitori e produttori della canna elettronica dichiarano che l'assunzione di THC inalata elimina i danni causati dalla comune canna dato che non comporta l'assunzione di catrame, nicotina, monossido ed altri agenti tossici. Questo è estremamente vero ma subentrano altri due fattori:
1°- È la quantità assunta a determinare i danni. Anche la birra è meno dannosa della grappa ma una cassa di birra paragonata ad un bicchiere di grappa?
2° È la cultura dello sballo che rende una persona sempre meno capace di vivere una vita serena e soddisfacente. Quando una persona inizia a dover necessariamente utilizzare una sostanza (anche se quasi innocua al suo organismo) per poter gioire e trarre piacere dalla vita quotidiana, sta sempre più cancellando sè stessa e le proprie abilità. Con il passare degli anni, se quella sostanza causa anche malattie e morte è "solo" un ulteriore aggravante non è ciò che determina la bontà o meno della sostanza.
Personalmente mi scappa da ridere. La figura del consumatore di droghe-Bio mi suona come un controsenso. Una delle tante assurdità di questo secolo. Ti piace fumarti i cannoni? Fallo e fanculo tutto il resto. Tieni comunque presente che vivi in una nazione che attualmente non approva ciò che fai e lo perseguita penalmente.